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Ultimo aggiornamento il 04/05/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Editoriali/829

I moduli fuori all'ospedale di Salerno

Questo articolo di Barbara Ruggiero è apparso sul Quotidiano del Sud.

 

Ospedali Covid incompleti e che non hanno mai ospitato un solo paziente. Tra questi ci sono anche i blocchi modulari voluti da De Luca all’interno dell’ospedale Ruggi di Salerno. Quella degli ospedali Covid fu un’impresa promossa in tempi record dalla Regione Campania in piena pandemia. Per i blocchi di Napoli, Caserta e Salerno, la Regione spese 18 milioni di euro per tre plessi che dovevano essere pronti in 18 giorni. Come denunciato in passato dalle colonne di questo giornale, il prefabbricato del Ruggi d’Aragona costò 2,2 milioni di euro per 24 nuovi posti letto e non è mai entrato in funzione.

Fanpage scava e tira fuori la storia degli ospedali prefabbricati di Salerno e Caserta, voluti fortemente dal governatore per fronteggiare la fase acuta della pandemia e mai entrati realmente in funzione. E non certo per mancanza di pazienti.Quegli ospedali – ha detto Luigi Greco, ex virologo dell’ospedale Ruggi di Salerno - sono serviti a «far battere le mani alle persone quando hanno visto la colonna di tir, non certo ai malati. Del malato non se n’è mai fottuto nessuno».

Il mancato collaudo. Gli ospedali che avrebbero dovuto funzionare in 18 giorni, dopo tre mesi sono ancora chiusi. Il motivo? Un pasticcio con i collaudi. La Regione, visto che le terapie intensive non servivano più, ha pensato di fare un uso diverso dei blocchi. I lavori di adeguamento richiedono un maggiore impiego di risorse per la ditta appaltatrice, la veneta Manufacturing Engineering & Devolopment (MED): si tratta di un extra budget di circa 2 milioni di euro (541mila euro per i blocchi del Ruggi). Ma a questo punto – spiega il legale intervistato da Fanpage - «hanno realizzato un ospedale di...

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Lucia Pagano

Non so quante volte Lucia Pagano è "risorta". Posso dirvi solo come l'ho conosciuta io, decenni fa ormai. Mi occupavo di cronaca sindacale e seguivo delle vertenze nel comparto dell'edilizia. Mi dissero che alla Cgil di Nocera il settore era guidato da una donna. In un mondo fondamentalmente maschile combatteva battaglie difficili. Da allora ho capito che sono due le parole che Lucia Pagano usava, e ancora usa, praticamente sempre: "compagni" e "lavoratori".

Ci sentivamo spesso. Poi, per una divergenza legata a una questione personale, ci siamo persi di vista. Fin quando, non abbandonando mai la realtà sindacale, me la trovai che gestiva un ristorante biologico a San Marzano. Andai a cena da lei e parlammo tanto. Irruenta, appassionata, a volta anche settaria, il suo mondo è la sinistra, ma si sbaglierebbe a pensare al partito. Per lei la militanza è stata quasi unicamente rap...

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La farmacia a Sarno

Cofaser: cronaca di un tracollo annunciato. Milioni di euro dissipati nel corso degli anni adesso mettono a serio rischio il futuro delle farmacie comunali. Era il 10 ottobre del 2019 quando il Consorzio di Farmacie e Servizi, costituito dai comuni di Sarno e Mercato San Severino, presentava ricorso per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo innanzi al tribunale di Nocera Inferiore. La situazione finanziaria del Consorzio era divenuta insostenibile con un passivo che supera, ancora oggi, i tre milioni di euro. Una mala gestio delle sette farmacie comunali, a Sarno, Mercato San Severino, Montecorvino Rovella, Battipaglia e Castel San Giorgio, che inizia da lontano e che ha portato a una situazione finanziaria catastrofica.

L'ammissione alla procedura di concordato preventivo, da parte della I sezione civile del tribunale, fu un fulmine a ciel sereno a Sarno e Mercato San Severino. Da una parte il sindaco Giuseppe Canfora e dall'altra il sindaco Antonio Somma sostenevano che la situazione si sarebbe risolta per il meglio e che il deficit era dovuto ad una “gestione allegra” dalle amministrazioni, a guida centrodestra, e dell'ex direttore generale Luigi Napoli.  Nel contempo, si aprono anche le prime inchieste giudiziarie per via della sottrazione, a opera di ignoti, dei libri contabili del Consorzio e per via di ammanchi di cassa da decine di migliaia di euro, di indennità d’oro autoliquidate e di numerose altre anomalie. Così, nel dicembre 2019, la Guardia di Finanza esegue un sequestro di 23mila euro per le ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso per il dirigente Luigi Napoli. Ne seguono esposti alla Procura generale della Corte dei Conti dove sono in corso tutt'ora delle indagini sul Consorzio.

Nel frattempo, l...

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Norma Rangeri

Questo commento di Norma Rangeri è apparso sul Manifesto.

 

Magari il commissario Paolo Gentiloni esagera quando dice che, dopo l’euro, siamo di fronte al passaggio «più rilevante nella storia della comunità europea». Ma di certo il presidente del consiglio Conte, sceso dall’aereo e ricevuto al Quirinale da Mattarella, se non la guerra, ha però vinto la prima, campale battaglia. Dimostrandosi un coriaceo mediatore, qualità del resto ampiamente sperimentata nel suo ruolo di capo equilibrista dell’inedita maggioranza che lo sostiene. Politicamente, guardando al cortile di casa, la missione compiuta al tavolo europeo rafforza il governo e divide le opposizioni di centrodestra.

L’intesa raggiunta a Bruxelles tra i 27 è storica nel senso che ribalta la filosofia dell’austerity perché, per la prima volta dai tempi di Maastricht, si approva l’emissione di un debito co...

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Meloni e Salvini

Questo commento di Antonio Padellaro è apparso oggi sul Fatto.

 

L’autunno scorso, ad Atreju festa di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni organizzò un dibattito sul mio libro Il gesto di Almirante e Berlinguer centrato sul tema dell’interesse nazionale che negli anni '80 convinse i due leader storici, pur da posizioni conflittuali di destra e di sinistra, a collaborare nella lotta contro il terrorismo. Sul palco, assieme a Ignazio La Russa, c’erano anche Walter Veltroni e Bianca Berlinguer, a dimostrazione di una visione politica rigorosa nei principi, ma aperta al dibattito che ogni giorno di più sondaggi alla mano, indicano la Meloni come la leader non solo della destra italiana, ma anche dell’opposizione, in un futuro meno lontano di quanto si pensi.

Nei giorni del negoziato a Bruxelles ha fatto molto discutere la sua frase: “Se Conte difenderà l’interesse ita...

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Luigi Amati

Questo pezzo di Luigi Amati è apparso oggi sul Quotidiano del Sud.

 

«Scusi, chi ha fatto palo?». Basterebbe la domanda disperata del ragionier Fantozzi per capire la centralità nell’epica calcistica del “prendere il palo”: evenienza terribile e disperante, se la si subisce, oppure salvifica e graditissima, quando se ne ricava vantaggio. Costretto dal collega Riccardelli, intellettuale con sciarpone di ordinanza, ad assistere alla proiezione de “La corazzata Potëmkin” mentre si gioca Inghilterra-Italia, Fantozzi in viaggio verso la sala del cineforum ascolta la radiocronaca di Nando Martellini e quando sente “palo”, si arrampica sulla finestra, ne rompre un vetro e fa la fatale domanda, ma si becca un cazzottone in pieno viso. È la dimostrazione lampante che in una partita di calcio, a parte i gol, ci si emoziona solo e soltanto per un rigore sbagliato e, appunto, per ...

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