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Ultimo aggiornamento il 08/05/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Editoriali/832

Questo commento di Carlo Verdelli è apparso sul Corriere della Sera.

 

Anche stavolta, in coda di pandemia, se proprio vogliamo considerarla una coda, i giovani sono altrove. E molti messaggi che arrivano al loro mondo, già insofferente per costituzione a regole e costrizioni, suonano assolutori, incoraggiano a riprendersi quel che i mesi di isolamento hanno indebitamente tolto, spingono a uscire dalla solitudine da smartphone e social media per immergersi senza imbarazzi né cautele in un’altra solitudine, quella affollata e rumorosa delle movide.

Una specie di risarcimento, benedetto dai profeti riconosciuti delle notti senza freni. Il dj Bob Sinclar, signore di albe sfinite: «Godiamoci l’attimo. Dopo tanta angoscia, la gente ha bisogno di divertirsi, di ballare, di darci dentro». E il suo epigono italiano, Claudio Cecchetto: «Alla fine, dico che vivere è meglio che sopravvivere». Vivere vorrebbe forse intendere ammassarsi, schifare le mascherine, cancellare le distanze, stringersi in falò sulla spiaggia o nelle vie dello struscio, senza preoccuparsi se poi, tornando a casa, si porta in dote a genitori e nonni qualche lascito inatteso. D’altronde, anche il leader del partito teoricamente più forte, Matteo Salvini, ha appena dato il suo contributo alla causa dell’irresponsabilità generazionale: «L’unico problema non sono i ragazzi che ballano ma quelli che sbarcano». Secondo il Viminale, da gennaio a luglio 2020 sono approdate in Italia 13 mila persone; nello stesso periodo nel 2019 furono 18 mila; nel 2015, 144 mila. Ma il problema non è il fantasma sistematico e ripetitivo dei migranti, agitato come unico mantra dal capo leghista, che si è distinto anche per una insensata battaglia anti mascherine.

Il problema è che finora nessuna vo...

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Questo commento di Peter Gomez è apparso sul Fatto.

 

Se davvero si vuole convivere con il virus sarebbe il caso di cominciare a dirsi la verità. Visto quello che accade nelle nostre spiagge, bar, navi e discoteche non c’è una sola ragione al mondo per pensare di essere diversi da Germania, Francia e Spagna dove il numero di nuovi contagiati supera ormai abbondantemente i mille al giorno. Se non cambieranno al più presto i comportamenti dei cittadini e delle autorità, gli italiani avranno modo di capire personalmente chi ha ragione tra i due diversi schieramenti di esperti: quello minoritario, convinto che il Coronavirus non sia più un problema ospedaliero perché ormai meno aggressivo, e quello maggioritario, certo invece che con un alto numero di infettati finiranno di nuovo per riempirsi i reparti Covid e di conseguenza i cimiteri. Noi che esperti non siamo non sappi...

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Isaia Sales

Questo commento di Isaia Sales è apparso oggi sul Fatto.

 

Gentile Zingaretti, i provvedimenti della Procura di Napoli (che hanno coinvolto collaboratori strettissimi del presidente della Regione Campania De Luca) meriterebbero qualche suo commento, visto che riguardano scelte e comportamenti gravi almeno quanto quelli dei vertici della Regione Lombardia. Le inchieste sono relative alla costruzione di strutture anti-Covid e alle modalità di effettuazione dei tamponi, cioè il cuore della politica sanitaria degli ultimi mesi. Sono state quelle scelte a consentire la ricandidatura di De Luca, capovolgendo nei fatti orientamenti a sostituirlo, e oggi esse si dimostrano opache e inefficienti.

Lei, ad esempio, metterebbe un consigliere regionale della sua maggioranza a occuparsi nel Lazio di appalti nella sanità? Come è accaduto con Luca Cascone, oggi accusato di turbativa d’asta per i tre ospedali Covid senza avere alcun ruolo istituzionale. E perché mai le imprese si riferivano essenzialmente a lui e non agli organi o ai funzionari incaricati di seguire gli appalti? E lei, quale segretario e presidente della Regione Lazio, avrebbe mai permesso che una struttura pubblica (l’Istituto Zooprofilattico) insediasse i suoi macchinari in un centro di analisi privata a cui poi è stato assegnato un grande appalto per i tamponi? E ci vuole spiegare perché l’Asl Napoli 1 non viene sciolta per infiltrazione camorristica? Al comando di quell’Asl c’è un certo Ciro Verdoliva, che in qualsiasi altra Regione sarebbe stato cacciato da tempo. È implicato in vari processi, è stato anche agli arresti domiciliari, ma continua a godere della fiducia di De Luca. Anche lui è implicato nella indagine sugli ospedali Covid mai aperti e mai collaudati. Conosce l’inchiesta dell...

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Lucia Pagano

Pubblichiamo un intervento della sindacalista Lucia Pagano, candidata alle prossime elezioni regionali nella lista "Centro democratico-De Luca presidente". 

 

Intercettiamo i fondi dell’Unione Europea ed abbassiamo il costo del lavoro per rilanciare l’occupazione nell’Agro nocerino e nell’intera provincia di Salerno. I fondi europei per la ripresa economica post Covid-19 sono un’occasione unica per l’occupazione sul territorio della provincia di Salerno e dell’Agro nocerino sarnese. Dobbiamo puntare immediatamente ad abbattere il costo del lavoro e la pressione fiscale. Il pacchetto per il Sud appena approvato prevede il taglio del 30% dei contributi per chi assume nel Meridione o stabilizza lavoratori precari dal primo ottobre fino alla fine dell’anno. Questa è la direzione giusta, da concretizzare ulteriormente con l’attuazione di un piano per rendere strutturale il ...

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Mario Paciolla

La Procura generale della Nazione ha ordinato di indagare gli agenti della Sezione di indagine criminale (Sijin) della polizia di San Vicente del Caguán che hanno permesso a membri della Missione di Verifica dell’Onu in Colombia di raccogliere gli effetti personali del volontario Mario Paciolla e alterare il luogo dove è stato trovato morto il 15 luglio scorso. Secondo le autorità si tratta di suicidio, ma i dubbi sono moltissimi.

UNA VOLTA ACCERTATO che la Sijin è venuta meno al suo dovere di vigilare l’appartamento – nel quartiere Villa Ferro – dove viveva il volontario italiano e che ha agito con negligenza permettendo l’alterazione della scena dei fatti da parte della Missione Onu – si tratta di ostruzione alla giustizia – il procuratore di Florencia ha citato gli agenti responsabili delle procedure iniziali: Yomer José Velandia Casallas, Jesús Alberto Rada Gutiérrez, Carl...

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Questo commento di Francesco Pallante è apparso sul Manifesto.

 

La vicenda dei verbali del Comitato tecnico scientifico, prima secretati dal governo e poi (parzialmente) resi pubblici per timore di una clamorosa sconfessione da parte della giustizia amministrativa, lascia davvero interdetti. Nel metodo e nel merito. Nel metodo. Riconoscere che il Covid-19 abbia costituito e costituisca un pericolo reale non significa ammettere che il governo abbia avuto e abbia carta bianca nel decidere le misure di contrasto. Tanto più, perché la misura-chiave tra quelle adottabili per evitare la (ripresa della) diffusione della pandemia – la decisione di drastiche misure di distanziamento interpersonale – ha comportato e comporta la limitazione di numerosi e delicatissimi diritti costituzionali. Nei momenti di emergenza la controllabilità delle decisioni e dei comportamenti delle pu...

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