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Ultimo aggiornamento il 28/04/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Editoriali/827

Vincenzo De Luca

Allora, chi segue Saleincorpo sa bene che non siamo mai stati teneri con il governatore della Regione Vincenzo De Luca, muovendogli critiche politiche anche feroci. Questa storia, però, dell'inchiesta che lo vede indagato per falso e truffa è una buffonata.

In estrema sintesi a De Luca viene contestato di avere fatto entrare nel suo staff alla Regione quattro ex vigili urbani del Comune di Salerno. A parte il fatto che l'indagine è un atto dovuto visto che nasce da un esposto di un ex assessore, restano due aspetti della storia che vanno chiariti. E di questi uno è quantomeno sospetto.

In primo luogo, un governatore, come un sindaco, ha il potere di scegliere persone di fiducia da inserire nel suo staff. E' sempre accaduto e sempre accadrà. Poi c'è il fattore della tempistica. L'inchiesta è partita tre anni fa, De Luca era stato già ascoltato dal pm prima dell'insorgere dell'emergenza Covid dando la sua versione dei fatti. Se questi sono i passaggi perché la notizia viene "sparata" a due settimane dalle elezioni? Inutile dire che quasi sicuramente il pm procederà con una richiesta di archiviazione.

De Luca va combattuto sul piano politico, contestando nel merito scelte che ha fatto in cinque anni di governo. Attaccarsi alla storia dei quattro ex vigili è da miserabili.

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Il Comune di Scafati

Questo articolo di Domenico Gramazio è stato pubblicato sulla Città.

 

Non bastavano gli errori di ortografia e le ripetizioni nell’avviso pubblico che servirà a selezione il prossimo addetto alla comunicazione dell’Ente, da assumere con un contratto da responsabile triennale a tempo pieno. I dirigenti di Palazzo Mayer a Scafati si sono superati, pubblicando nel documento il numero di conto corrente postale intestato alla tesoreria del Comune di San Marzano sul Sarno.

Il fatto. Non bastavano le polemiche sollevate dall’opposizione. A creare confusione sulla selezione del nuovo responsabile comunale dell’Ente, infatti, ci hanno pensato proprio i vertici dirigenziali del Comune guidato da Cristoforo Salvati. L’avviso pubblico, da qualche giorno presente sull’albo pretorio dell’Ente nella sezione delle determine dirigenziali, presentava già qualche carenza dal pun...

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Nell'ambito del dibattito di Saleincorpo su destra e sinistra ospitiamo l'intervento di Vincenzo Marsicano.

 

Parlare oggi dei “valori “della sinistra. Valori? Sono stati persi da decenni. Un mio caro Amico/Compagno di Milano, partigiano e dirigente della CGIL clandestina, purtroppo morto, mi diceva verso la fine degli anni '80: "Stiamo messi male se si parla di zoccolo duro, significa che non stiamo capendo che succede, che viviamo su una rendita, si sta sostituendo all’analisi, alla discussione, alla sintesi, battaglie di posizione all’interno dell’apparato, stai con me o sei contro di me, così non va lontani". Col senno di poi aveva pienamente ragione.

Di che valori vogliamo pallare? io non ne vedo. Da trenta anni a questa parte non abbiamo fatto altro che sbagliare, e non parlo solo della mutazione dal PCI al PD e alle varie scissioni, di Rifondazione Comunista con la sua pretesa di essere portatore del vero verbo comunista, tanto da fare una battaglia di posizione in Potere al Popolo, per non parlare di del Partito Comunista di Rizzo, e la grande delusione, la CGIL che si regge sulla autoreferenzialità, salvo alcuni casi di singole realtà dove si cerca ancora di fare sindacato. Dove è finita la lotta dei diritti, dell’emancipazione, dell’etica, dell’uguaglianza della fratellanza, l’internazionalismo, l’ecologia? Il dramma è che oggi forse siamo alla vigilia di un di una vittoria delle destre, sia in Italia che nel resto del mondo, di enormi problemi ambientali con conseguenti problemi economici, politici, con scenari più di guerra che di pace, e mi fermo, ma la delusione, la depressione e la rabbia soprattutto è tanta. Spero che il futuro, non per noi ma per i figli e nipoti, ci riservi giorni migliori, donne e uomini che siano capaci di ...

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Il segretario del Pd Zingaretti

Questo commento di Norma Rangeri è apparso sul Manifesto.

 

La scelta referendaria interpretata come il cavallo di Troia con cui dare l’assalto decisivo a palazzo Chigi. È l’obiettivo di un fronte trasversale, non quello legittimo e naturale che si esprime nei Sì e nei No al quesito costituzionale, ma quello che usa strumentalmente il voto. Non ne fa mistero la destra che anzi sul cavallo mette le sue punte d’attacco, dal forzista Brunetta al leghista Borghi, e senza giri di parole invita a votare No per mandare a casa il governo.

Mentre la famiglia allargata dei renziani, dentro e fuori il Pd, a malapena dissimula le cattive intenzioni. Se ne è accorto anche Zingaretti che, assediato su tutti i fronti, ieri ha preso carta e penna per scrivere a Repubblica, giornale capofila indefesso della tifoseria che vorrebbe in campo, come capitano del futuro rinascimento ...

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Angelo Vassallo

Il 5 settembre saranno trascorsi dieci anni precisi dall’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo e in ogni pagina del volume in uscita domani, ‘La Verità Negata’, trasuda la rabbia e il dolore degli autori per la mancata scoperta del colpevole, o dei colpevoli. Con Vassallo morì una speranza: quella di un territorio libero dalle mafie, dalla droga, dagli abusi edilizi. Dieci anni di omertà e depistaggi, dei silenzi di chi sapeva qualcosa e ha taciuto. Per indifferenza. Per paura. Perché è più facile girare la testa dall’altra parte.

Da dieci anni Dario Vassallo, il fratello del sindaco pescatore, si batte alla ricerca della verità. Il libro è attraversato dal racconto in viva voce degli incontri, delle iniziative, delle conferenze, delle lettere, delle denunce di Dario, per tenere viva la memoria di Angelo e per sollecitare il lavoro di magistrati e inquirenti. Mentre ...

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Nell'ambito del dibattito di Saleincorpo su destra e sinistra ospitiamo l'intervento di Giuseppina Esposito.

 

Ancora ci si accapiglia quando si dibatte su questa contrapposizione, ancora che si difendono posizioni di appartenenza con argomentazioni lucide o furori emozionali e, peggio ancora, con levate di scudi o lancio di sedie nelle piazze. E poi si vuole sostenere che destra e sinistra siano, attualmente, omologabili o il niente e il nulla, inseguendo un nichilismo, nella migliore delle ipotesi, da bar dello sport. No, io non ci sto. Non ci sto per una serie di motivi che mi sforzerò di sintetizzare. Il nero e il rosso e altre colorazioni, pur annacquati, scoloriti o scambiati, persistono ancora negli schieramenti politici e abbiamo i loro rappresentanti sia nel nostro parlamento che in quello europeo.

Tant'è che poi ne derivano coalizioni governative, a r...

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