info@saleincorpo.it
Testata registrata presso il tribunale di Nocera Inferiore n.86 del 13/02/2017.
Direttore responsabile Alfonso Tramontano Guerritore / Editore Carlo Meoli. Questo sito non riceve contributi da enti pubblici. Sostieni Saleincorpo, sito indipendente. Puoi farlo versando un contributo a piacere e su base annua sul c/c bancario IT72E3253203200006575211933 intestato a Carlo Meoli. Causale Sostengo Saleincorpo. Grazie.
Code & Graphic by iLab Solutions
Ultimo aggiornamento il 01/05/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Inchieste/852

Il vescovo Giudice

Il vescovo della diocesi Nocera-Sarno, Giuseppe Giudice, aveva deciso una cosa bellissima: riaprire le chiese per la preghiera "solitaria", ma ha dovuto fare marcia indietro. E lui stesso ha spiegato il perché: "Questa mattina, parlando con i sindaci e il prefetto, sentendo il clamore della gente, ho deciso che è bene mantenere le chiese chiuse, pur sapendo che voleva essere un segno di speranza per il nostro popolo. Una decisione molto sofferta. Ma in questo momento stiamo combattendo, abbiamo i morti, situazioni difficili, non deve minimamente passare l’idea che noi come Chiesa non contribuiamo ad arginare tutto questo. Teniamo aperti supermercati, farmacie, ho pensato di tenere aperte le chiese perché l’uomo non è soltanto ad una dimensione. La dimensione spirituale la dobbiamo coltivare. La gente in questo momento è presente con la Caritas, entrando nelle famiglie, ma a me sembrava che tenere quelle porte aperte era un segno di speranza. Ma se farlo può significare per qualcuno abbassare la guardia, faccio un atto di umiltà e ne dispongo la chiusura”.

Insomma, l'hanno "costretto" al passo indietro. Noi non siamo cristiani ma pensiamo che per chi lo è il raccoglimento, la preghiera, la riflessione di fronte a Cristo possa aiutare a vincere questa battaglia. Invece, come al solito, a vincere, se così si può dire, è stata la paura di istituzioni che sanno affrontare le emergenze solo con la repressione. Così è facile. Lungi da noi il pensiero di applicare il modello svedese: nessuna imposizione e tutto viene lasciato alla sensibilità del singolo. Questa è l'Italia, noi non lo abbiamo mai dimenticato, a prescindere dalla becera retorica del "siamo eroi", "restiamo a casa", "grazie medici e infermieri". 

Noi crediamo, ma potremmo sbagliare naturalmente...

Continua a leggere

De Luca con Canfora

Tutto si può dire tranne che Saleincorpo sia stato tenero con il sindaco Sarno, Giuseppe Canfora. Continuiamo a ritenerlo un "abusivo". Un politico condannato, in primo grado, a due anni per tentata concussione si deve dimettere. Questo non toglie, però, che sia eticamente corretto lodare la persone quando, anche se in ritardo, si schierano contro i poteri forti in Campania, soprattutto quando questi si materializzano nella persona di Vincenzo De Luca di cui Canfora, oltretutto, è un fedelissimo.

Piccolo passo indietro. La Ptr è una azienda che si occupa del trattamento dei rifiuti nella zona industriale di via Ingegno. Pochi giorni fa un deposito della ditta è stato distrutto dalle fiamme. Canfora, confortato anche dai dati Arpac, decide di chiudere tutto il complesso industriale appartenente alla potentissima famiglia Agovino. Su questa azienda si è sempre chiacchierato molt...

Continua a leggere

Controlli al confine tra Germania e Polonia

Pubblichiamo un intervento di Anne Applebaum. Giornalista, esperta in relazioni internazionali, ha scritto, tra l'altro, per The Economist e The Indipendent. E' editorialista del Washington Post. Ha vinto il premio Pulitzer. L'analisi è stata pubblicata in Italia dall'Internazionale.

 

Lo scorso 13 marzo – venerdì 13, guarda caso – mio marito stava guidando su un’autostrada polacca. Quando la radio ha annunciato che il governo avrebbe chiuso i confini entro ventiquattr’ore, ha accostato e mi ha chiamata. Pochi minuti dopo ho comprato un biglietto da Londra a Varsavia. Non vivo tutto l’anno in Polonia, ma mio marito è polacco e l’unica casa che possiedo si trova nelle campagne polacche. Volevo andare a casa mia. La mattina del giorno dopo l’aeroporto di Heathrow era spettrale, quasi completamente deserto fatta eccezione per i passeggeri del volo per Varsavia, carico di persone che cercavano di rientrare nel loro paese con uno degli ultimi voli disponibili. Durante il check-in gli agenti impedivano l’imbarco a tutti passeggeri sprovvisti di passaporto polacco (io ne ho uno) o di certificati di residenza. A un certo punto qualcuno ha capito che le nuove regole sarebbero entrate in vigore solo a mezzanotte, e così ho assistito a una conversazione tra un assistente di volo e due passeggeri non polacchi: “Si rende conto che forse non riuscirà a uscire dal paese e resterà a Varsavia per molto tempo…”. 

Nella stessa giornata abbiamo chiamato nostro figlio, iscritto al primo anno di università negli Stati Uniti. Gli abbiamo chiesto di andare immediatamente in aeroporto. Dopo la chiusura dell’università aveva in programma di trascorrere del tempo con amici e parenti. E invece, con appena mezz’ora di preavviso, ha dovuto prendere un volo per Londra e poi...

Continua a leggere

Maria Rita Gismondo

Con la consueta chiarezza la virologa Maria Rita Gismondo spiega come vanno letti i dati e perché alcuni sistemi di conteggio siano assolutamente fallaci. Il pezzo è uscito sul Fatto di oggi.

 

Non ha senso comunicare ogni giorno il numero dei positivi SarsCov2. Serve solo a confondere un quadro che è già incerto. Nella diagnostica vige il principio che troviamo ciò che cerchiamo e, di contro, non troviamo se non cerchiamo. Sembra un gioco di parole, ma è una delle chiavi di lettura del sali-e-scendi delle curve che ogni giorno ci angosciano. Mi spiego. La positività o negatività è il risultato dell’esame di un tampone. Più tamponi si analizzano, più positivi troviamo; meno ne analizziamo, meno positivi troviamo. Pertanto, visto che le modalità di indagine, in due mesi, sono cambiate decine di volte, i numeri hanno seguito queste indicazioni.

È che, se cambiano...

Continua a leggere

Al centro Enrico D'Angelo

“Inutile girarci intorno. Siamo di fronte a una grande emergenza”. Enrico D’Angelo, medico di base con oltre 1600 assistiti e neuropsichiatra, parte esaminando quali conseguenze può avere sulla mente delle persone il coronavirus.

Quali reazioni possono esserci?

“Dobbiamo, prima di tutto, fare una differenza sostanziale”.

Quale?

“Ci sono gli psicotici e i non psicotici”.

Si spieghi meglio.

“I primi, proprio perché molto spesso non sono consapevoli della loro malattia, fondamentalmente non ne risentono. Il problema reale può sorgere con i non psicotici”.

Cioè?

“Il rischio concreto è che persone già ansiose possano andare soggette al disturbo da attacco di panico. Si tratta di un fenomeno che può manifestarsi con diversa intensità, ma che non va assolutamente sottovalutato”.

Che consigli può dare in casi del genere?<...

Continua a leggere

Attilio Barbarulo

Pubblichiamo un intervento del noto medico nocerino Attilio Barbarulo. I toni sono duri, molto critici e possono non essere condivisibili come i contenuti, questo è chiaro. Secondo noi, però, fotografano  molto bene la drammaticità della situazione.

 

Sarò più spietato e più semplice possibile: ...Mai più ultimi...così recitava uno slogan più utopistico che "propagandistico"... In Campania i pochissimi tamponi eseguiti non ci consentono assolutamente di sapere la reale diffusione del Coronavirus. Ecco il clima di terrore creato ad arte da un cabarettistico governatore (Striscia la notizia docet...): non sappiamo la diffusione del Coronavirus, ma sappiamo benississimo quello che abbiamo combinato con gli ospedali (...mai più ultimi 😉🤣...)

Allora mi rivolgo a tutti i cittadini della regione: rimaniamo a casa, CALMISSIMI, ancora per un po'. In questo modo tutti, m...

Continua a leggere