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Ultimo aggiornamento il 01/05/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Inchieste/852

 

La spesa ai tempi del Coronavirus include le sostanze stupefacenti. Nessuno si meravigli. Dall’inizio della quarantena i pusher finiscono in manette o denunciati a piede libero, come a Pagani, per un market a conduzione familiare, per uno scambio in zona mercato ortofrutticolo, con mascherine e guanti e dose in bocca. Come a Nocera Inferiore, dove un pusher coltivava e vendeva marijuana nel suo appartamento, segnalato da un vicino. Il Sistema non si ferma, non si fermano gli spacciatori e i consumatori: a Pagani i quartieri dello spaccio hanno cambiato orari, avviando il mercato dalle nove del mattino fino al tramonto, relegando agli orari notturni le richieste d’urgenza di consumatori pronti a sfidare il coprifuoco, con un aumento dei prezzi per il “pallino” di coca, da quindici a venti euro. Altrove la dipendenza porta a sottoscrivere “acquisto droga” come giustificazione per le uscite in strada. Qui il mercato non si ferma, come non si ferma lo scambio continuo, perché chi assume cannabinoidi, oppiacei o eccitanti, non può smettere. Come non smettono i fumatori o gli assuntori di farmaci ad alto grado di dipendenza. L’Agro continua a rivendere e consumare, in particolare Pagani, base di riferimento, dove da almeno dieci anni esiste una regia in grado di gestire un commercio ricchissimo.  

 

«La droga spunta dagli angoli delle strade come i fiori» «Pagani è la piazza di spaccio più grande della provincia di Salerno». «C’è un sistema organizzato con turni e ruoli».

 

 

In un anno Dda e Procura ordinaria hanno chiuso due maxi-operazioni, Sistema, contro il gruppo della Lamia, e Bora, a Viale Tr...

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Giulio Tarro

Pubblichiamo una intervista di Barbara Ruggiero al virologo Giulio Tarro apparsa oggi sul Quotidiano del Sud.

 

 

"Le mascherine forse è meglio che le mettano certi virologi per non dire troppe stupidaggini in televisione». Giulio Tarro, virologo di fama mondiale, allievo di Albert Sabin, padre del vaccino contro la poliomelite, non ha peli sulla lingua. Il professore, siciliano di origini ma campano d’adozione, isolò a fine anni Settanta il virus respiratorio sinciziale nei bambini, causa di un’epidemia chiamata del “male oscuro” e ha le idee chiare in tema di Covid-19.

Professore, secondo l’andamento attuale del contagio nel nostro Paese, che prospettive di ripresa ci sono?

Si potrebbero verificare diversi scenari. Potrebbe accadere quello che accadde con la Sars che durò diversi mesi e poi scomparve da sola. O quanto accaduto con la Mers, la ...

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Michele Russo

Pubblichiamo un intervento di Michele Russo, consigliere di opposizione e già candidato sindaco a Scafati.

 

 

Nessuno resti solo. E’ questo l’obiettivo cui tendere e che molti enunciano. In un momento così delicato sono davvero tante le risorse che con impegno straordinario si stanno mettendo in campo per essere vicini a quanti hanno bisogno. Ovviamente sono da apprezzare e ringraziare tutti coloro i quali stanno contribuendo generosamente ed in particolare quelli che lo stanno facendo senza pubblicità e lontano dai riflettori. E sono tanti.

Ci piacerebbe, anzi sarebbe doveroso, che tutto si svolgesse anche con l'aiuto e la necessaria regia delle istituzioni, ma senza politici in prima fila, o peggio a distribuire il frutto della generosità delle persone. Bastano i dipendenti comunali, le parrocchie, le associazioni, i volontari che  in maniera encomiabile, dappertutto ed anche a Scafati, stanno prestando la propria opera per aiutare quanti vivono nel disagio e nelle difficoltà, e che in molti casi lo fanno da sempre.

Non è affatto necessario che al momento della distribuzione dei generi di prima necessità, siano presenti politici, sindaci, assessori e consiglieri comunali, come è avvenuto e sta avvenendo in talune disdicevoli circostanze. 

Se poi c’è commistione tra risorse messe a disposizione dai privati o addirittura confusione tra donazioni su conti correnti gestiti da privati e dal pubblico, per far finire tutto in un unico calderone, a maggior ragione la politica dovrebbe fare di tutto per evitare la propria inutile visibilità. La politica non speculi sul bisogno. Tornaconto elettorale? Il voto di scambio si materializza in occasione delle elezioni ma si costruisce nel tempo. 

La difficile e drammatica f...

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“Benvenuti nel futuro”. Forse era questo il cartello che immaginavo di trovare.

Siamo entrati nel futuro, come sempre è avvenuto nella storia umana, attraverso una frattura traumatica ed imprevedibile della normalità quotidiana: ieri guerre e rivoluzioni, oggi una pandemia e il distanziamento sociale. La quarantena è la necessità di stare isolati persino nei nuclei familiari. A nulla valgono gli sforzi congiunti di scienziati, istituzioni, personale sanitario, volontari, se non si resta separati e chiusi in spazi limitati. La vita si capovolge e richiede una fase di fermo di qualsiasi attività, arresto della socialità come l’abbiamo costruita nei secoli, precarietà e incertezza del futuro come mai era capitato a memoria d’uomo. Tutto fermo, quindi. Questo sembrerebbe il quadro.

La realtà procede, invece, speditamente sui binari tracciati e porta le mutazioni, non solo ...

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Nicoletta Fasanino

Pubblichiamo un intervento di Nicoletta Fasanino, assessore all'Ambiente del Comune di Nocera Inferiore. Ingegnere, specializzata in questioni ambientali, nel suo pezzo rende bene l'idea di cosa significhi scontrarsi con una burocrazia ottusa. Qualcosa che nel nostro paese, purtroppo, accade spesso.

 

 

L’emergenza sanitaria nazionale per il rischio di contagio da COVID19 sta incidendo in maniera significativa sulla vita delle persone e sull’economia del Paese, senza eccezioni. A risentirne è anche la filiera per la gestione dei rifiuti, a partire dalle realtà locali che sono state chiamate a rivedere protocolli operativi e organizzazione per far fronte a direttive ministeriali che, per stessa ammissione di chi le ha concepite, se eseguite alla lettera sarebbero di difficile applicazione in quanto la raccolta spetterebbe alle strutture sanitarie attraverso ditt...

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Questo pezzo di Massimo Fini è apparso oggi sul Fatto.

 

 

Chi sono i meno svantaggiati dal Coronavirus? Gli anziani. Perché fanno quello che hanno sempre fatto: stare a casa. Le giornate sono lunghe, immobili, inutili, come sempre. Nulla è cambiato. Ci si sveglia fra le 4 e le 5 del mattino, ma c’è la compensazione del tempo che ci si mette a vestirsi, diciamo un paio d’ore, perché quando infilarsi le mutande diventa un problema tutto si fa difficile.

Quanto ai giornali, a parte che è meglio non leggerli perché stressano e basta, l’unica, vera questione è che è inutile comprare la Gazzetta dello Sport. Eh sì, il ghiotto bottino degli Europei, e forse anche della Champions (quel baraccone delle Olimpiadi non le guarda più nemmeno un centenario) è sfuggito di mano, il 2021 sembra, ed è, tremendamente lontano, un anziano, Corona o non Corona, non può ragi...

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