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Ultimo aggiornamento il 18/04/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Inchieste/845

Anna Rosa Sessa

Ormai lo sanno tutti: una Anna Rosa Sessa distrutta, anche fisicamente, si è dimessa da sindaco facente funzioni di Pagani. E se si legge con attenzione la sua lettera d'addio si capisce che per lei è stata una liberazione. Certo, l'infornata di nomine all'azienda speciale per i rifiuti se la poteva risparmiare. Ma, diciamocelo francamente, la colpa è sua solo in parte. Questo imbroglio politico che è Pagani nasce da un peccato originale. Alberico Gambino, il sindaco rimosso in base alla legge Severino, sapeva i rischi che correva quando si è candidato. Se voleva veramente bene a Pagani, come dice sempre, doveva saltare questa tornata. Non lo ha fatto e i risultati sono lapalissiani.

Ora, a leggere le dichiarazioni di politici o presunti tali, si capisce solo una cosa: tutti cercano un colpevole, o i colpevoli. Questa caccia grossa non porta da nessuna parte. Chiunque governerà Pagani tra qualche mese dovrà fare i conti con la vera emergenza: un Comune pieno di debiti, senza un euro. E' così assurdo fare appello ai "responsabili" di tutti gli schieramenti perché nasca un fronte comune che  abbia un progetto reale di risanamento finanziario? Non lo sappiamo. Quello che, invece, sappiamo bene è che, ancora una volta, a mancare è stata la società civile paganese. Sono quelli che potrebbero fare, hanno le competenze giuste, ma restano a casa, e pontificano pure. Chiamiamola la "zona grigia".

Non è un problema solo paganese. Ma se proprio avete voglia di scovare i "colpevoli" cercateli lì, sì, nella "zona grigia". Qualcuno sicuramente lo troverete. E ripensate alla lezione di Marcello Torre sulla Pagani "libera e civile".

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Da San Bartolomeo a Sant’Anna, dal Convento degli Olivetani a quello Domenicano. La mia aspirazione è soprattutto quella di offrire a Nocera un contributo culturale e tecnico: proporre delle ipotesi senza pretesa di immediata attuazione. In questo caso ritengo, però, ritengo facilmente attuabile la mia proposta, almeno nelle linee generali. Continuo a essere convinto che la città debba dotarsi di più fattori attrattivi capaci di catalizzare l’attenzione su di essa. Uno di questi potrebbe essere l’istituzione del "miglio storico", rendendo con questo finalmente merito alla parte di città di maggior rilievo storico-architettonico. 

Sarebbe premiante, a mio avviso, ipotizzare la valorizzazione del sistema monumentale costituito dai complessi conventuali ai piedi della Collina del Parco, dal complesso di San Giovanni in Parco e dal Castello posto sulla sommità, senza tralasciare, ...

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Rocco Panetta

L'inchiesta che pubblichiamo stasera è sconvolgente. E' la storia di un veterinario cocciuto che si chiede come possa essere stato possibile che un animale abbia contratto un tumore al polmone. E, soprattutto, perché sul corpo del bovino sono state trovate tracce di una sostanza che si rinviene nei rifiuti tossici. L'indagine di Angelo Mastrandrea è apparsa sul sito di Internazionale e ripresa dal Quotidiano del Sud.

 

 

La mattina del 3 aprile 2019, osservando il polmone di un vitello di dieci mesi appena ucciso, Rocco Panetta si è accorto che aveva delle “lesioni sospette”. In 32 anni da veterinario nel piccolo macello comunale di Monte San Giacomo, un paese di appena 1.500 abitanti alle pendici del monte Cervati, nel parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, non gli era mai capitato di vedere un animale così giovane malato di tumore. Da queste parti gli animali spesso vivono allo stato brado e non esistono allevamenti intensivi. Il mattatoio, che si trova oltre la parte più alta del paese, a 800 metri di altitudine, è aperto solo due mattine a settimana e ci vanno solo piccoli allevatori che macellano la carne per sé o per venderla alla macelleria in piazza. 

Panetta non ha mai avuto grandi problemi con la salute di mucche, vitelli o maiali. Alla parete del suo ufficio ha affisso l’articolo di una rivista veterinaria il giorno in cui scoprì un caso di tubercolosi. In un’altra occasione, mi racconta, riuscì a scoprire un imbroglio: dovevano arrivare dodici bufale malate di brucellosi per essere abbattute e lui si accorse che gli avevano mandato altrettante bestie vecchie e acciaccate, ma senza alcuna malattia infettiva, così gli toccò andare nell’allevamento a visitarle una per una per scoprire quali fossero quelle realm...

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Lorenzo Guarnaccia

La necessità di una piattaforma programmatica comune delle città della valle del Sarno si fa stringente e indispensabile alla luce non solo alla luce degli avvenimenti nazionali, ma anche di quelli internazionali. La Brexit e la crisi economica e politica che sta aggredendo la Germania dopo aver quasi destabilizzato la Francia rilanciano un interrogativo, che per me è carico di insidie: reggerà l'Unione Europea? E in che forma? E le economie dei singoli Stati?

Una programmazione territoriale che aggredisca i punti focali delle difficoltà dell'Agro con progetti e opere adeguate ha bisogno di tempi e investimenti consistenti. I problemi sono molti, troppo profondi, strutturali, e nessuna bacchetta magica li risolverà. Nessun uomo della provvidenza cambierà la situazione in tempi rapidi. Programmazione, tempo, investimenti e partecipazione dei cittadini alle scelte e al controllo...

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I fondi europei del ciclo 2014-2020 sono ancora in piena fase di attuazione e in parte – purtroppo – di programmazione anche di dettaglio. La spesa e la rendicontazione dovranno essere completate entro il 31 Dicembre 2023.  Al 31 ottobre 2019, per tale ciclo 2014-2020 la Regione, su un totale di  4,95 miliardi di euro di risorse complessive, aveva impegnato due miliardi, circa il 41%, e proceduto a pagamenti per poco meno di un miliardo, ovvero circa il 20%. D’altro canto è già in corso la discussione sul prossimo ciclo di fondi europei 2021-2027, che potrebbe apparire prematura in relazione al fatto che il grosso delle risorse precedenti deve essere ancora impiegato.  Il 27 marzo 2019 hanno preso avvio i lavori per la programmazione della politica di coesione in Italia per il periodo 2021‐2027, con un confronto in questa fase articolato in cinque tavoli tematici: Tavolo 1 un’Europa p...

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Michele Russo

Bologna e Salerno, Emilia Romagna e Campania: stessi uffici, stesse procedure, stesse norme, tempi rapidissimi nel primo caso, tante incertezze e dubbi nel secondo. Un’Italia a due velocità e il problema non sempre è la legge, ma, a volte, probabilmente, chi lavora e la applica. Ma veniamo ai fatti. Gara di appalto, contratto da stipulare: occorre chiedere la certificazione antimafia per due ditte, una con sede a Bologna e l’altra a Caserta. L’Ente appaltante che ha sede in provincia di Salerno è tenuto a farlo attraverso la banca dati nazionale telematica. Per tale ragione l’Ente chiede il 15 gennaio, a mezzo pec, le credenziali di accesso alla prefettura di Salerno. 

Alla domanda sui tempi necessari per ricevere l’accreditamento e la password per la banca dati, il funzionario non fornisce certezze parlando di procedure complesse e della necessità di effettuare accertamenti a...

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