Un sistema sulla pelle delle donne
Il recente decreto legge sul lavoro, con le sue misure di ampliamento delle forme di precarietà, il ridimensionamento del reddito di cittadinanza, colpiscono in particolare le donne, che più spesso degli uomini si trovano in condizioni di disoccupazione e di lavoro povero. Ma oltre l’aumento delle difficoltà materiali di vita, c’è una pressione ideologica reazionaria specifica, centrata sul tentativo di rilanciarne il ruolo di asse portante del lavoro di riproduzione sociale all’interno di una famiglia dalla forma patriarcale tradizionale.
La triade “dio-patria-famiglia”, che è stata al centro della campagna elettorale di FdI, è ora terreno della politica governativa di riordino sociale in cui le donne sono viste come fattrici per la riproduzione biologica, segregate nella subalternità dei ruoli familiari, in un quadro di ri-disciplinamento dell’intera società.
La t...
Continua a leggereOrmai è chiaro che né l’Ucraina, né la Russia, né gli Stati Uniti hanno intenzione di negoziare. Per la prima vige il principio che per la patria e per la libertà da Mosca ci si fa trucidare e si resiste fino alla distruzione totale della nazione e della popolazione. La seconda è saldamente in pugno a Putin, che non conosce la parola sconfitta e per quanto riguarda gli Stati Uniti, gestiti dal partito democratico, notoriamente guerrafondaio, hanno tutto da guadagnare dal prolungamento della guerra. Basta menzionarne i vantaggi economici: si pensi solo ai carichi di metano liquefatto che venderanno a noi europei, senza parlare del trionfo della Nato, creazione loro, che ormai ingloberà anche la pacifista, o meglio ex pacifista, Svezia, la ex diplomatica Finlandia e forse anche la ex neutrale Svizzera.
Gli unici che da questa guerra hanno solo da perdere siamo noi, gli europei. Avete dato un’occhiata alle bollette energetiche o fatto il pieno di benzina, e che dire dei prezzi dei biglietti aerei per le tanto desiderate vacanze estive…? E poi c’è l’inflazione alimentare, i tassi d’interesse che salgono, la stagflazione dietro l’angolo, più di quattro milioni di ucraini da sistemare, da aiutare. La lista è ben lunga.
Certo l’industria delle armi gongola, ma non è certo un volano per l’economia del vecchio continente. La stragrande maggioranza dei fondi di investimento non la toccano, come non investono nell’industria del tabacco. Ma non basta essere tartassati dalle conseguenze negative di una guerra che si poteva e si doveva evitare con la diplomazia, adesso al vecchietto Biden è stato dato un nuovo copione da recitare da chi gestisce il potere in America, e cioè il partito democratico e chi lo dirige, probabilmente la Clinton e il suo seguito. Nel copio...
Continua a leggereUna nota dell’Ufficio scolastico regionale diffusa ieri informa che l’ispezione da esso avviata “a tutela di tutta la comunità scolastica e per verificare le segnalazioni alle quali la stampa nazionale ha dato ampio risalto […] non ha accertato violazioni del codice disciplinare, per cui questo Ufficio non avvierà procedimenti né adotterà provvedimenti disciplinari”. Insomma, non solo la vicenda della Preside del Liceo Montale Sabrina Quaresima e della sua presunta love story con uno studente maggiorenne non aveva alcuna rilevanza penale ma, si apprende ora, non aveva neppure alcuna rilevanza disciplinare.
Non solo, dunque, la Preside, anche ammesso che la relazione con lo studente che le è stata imputata sia mai esistita, non ha violato – e questo già lo sapevamo – alcuna norma di legge; ma non ha commesso neppure alcuna violazione disciplinare. Eppure la sua vita è stata mas...
Continua a leggereStoricamente ogni guerra comporta un esodo e le categorie più penalizzate sono donne e bambini. La conoscenza di tali "fughe" negli scorsi secoli spesso è sommaria, ma nell’era dei social pare di essere coinvolti anche a chilometri di distanza. Sfollati e profughi fanno le valigie e noi guardiamo, condividiamo , ci permettiamo di commentare, accusiamo. Poi c’è chi decide di accogliere , anche se non tutti procedono secondo le più corrette modalità etiche.
L’Unhcr stima che, al momento, siano oltre 4,5 milioni i rifugiati ucraini fuggiti dal paese di cui circa 100.000 sono arrivati in Italia. Nel 1951 i 144 stati contraenti la convenzione di Ginevra definiscono lo status di rifugiato ponendo come principio fondamentale quello del non-refoulement : nessun rifugiato può essere respinto verso un Paese in cui la propria vita o libertà potrebbero essere seriamente minacciate. Lo Stato che li accoglie, dunque, possiede obblighi legali affinché questi possano condurre e proseguire normalmente la loro vita.
Più della metà degli attuali rifugiati sono donne e bambini e non tutti tra loro hanno davanti un futuro roseo. C’è chi sostiene che stiano scappando verso un futuro migliore rispetto all’oscuro presente , lontano da pericoli di guerra, ma i più attenti conoscitori della realtà sapranno che per molti di loro l’accoglienza alle frontiere con la Polonia presenta il pericolo dei trafficanti che esercitano il loro potere su soggetti disperati e impauriti , i quali una volta consegnato bonariamente il passaporto a un finto volontario spariscono nel nulla e di loro ci restano foto, numeri di cellulare e messaggi mai letti di parenti che li aspettavano. Per ritrovare le donne vittime di tali violenze, ma anche bambini , sarebbe provvidenziale cercare nel busin...
Continua a leggereLa giornalista anticamorra Marilena Natale, da anni sotto scorta, si è vista rifiutare la richiesta di affitto di una casa per le vacanze a Formia, in provincia di Latina: “La scorta potrebbe destabilizzare i vicini” è stata la motivazione addotta.
A dirlo è la stessa giornalista con un post su Facebook: “Sentirsi mortificati per aver fatto il proprio dovere: questo mi è accaduto oggi” scrive Marilena Natale, minacciata dal clan dei Casalesi e per questo sotto tutela dal 2017. E commenta amareggiata: “Morale della favola a Formia sono ben accetti i Bardellino, Giuliano, gli Esposito, i Bidognetti, i Mallardo ma non Marilena Natale: tirate voi le somme!”.
Hanno espresso solidarietà alla giornalista la Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), il sindacato dei giornalisti, Articolo 21, decine di colleghi, cittadini di Formia. Sulla vicenda è intervenuto Nicola ...
Continua a leggereDuecento euro al mese nei call center. Supermercati che offrono “stage” con nessuna prospettiva di trasformarsi in assunzioni. Poco più di 500 per fare il “consulente finanziario” offrendo prestiti via telefono. Contratti che cambiano di anno in anno – e magari diventano part-time – con l’unico obiettivo di alleggerire gli stipendi. Turni da 10 ore al volante dei bus privati, anche se la paga è solo per 6 ore e mezza. Rimborsi che arrivano solo se il capo è “di buon umore”. E chi fa il vigilante in azienda è fortunato se prende 5,2 euro all’ora per 8 ore al giorno, che vuol dire meno di 1000 euro in busta paga: c’è chi ha un contratto peggiore, quello di portineria, che di euro ne prevede poco più di 2. Ecco alcune storie.
Sono autista di autobus per aziende private. L’impegno è di 50/60 ore alla settimana, pagate ovviamente 39. Le ore di fermo in divisa nei piazzali...
Continua a leggereIl gesto di Adalgisa Gamba, una mamma di Torre del Greco che ha ucciso il figlio Francesco di due anni, mi ha lasciata in uno stato di confusione e con molte domande senza risposta immediata. Con la consapevolezza di dover scrivere proprio sulla risposta al male mi sono chiesta che tipo di giustizia bisognerebbe applicare in questo caso, se si può parlare davvero di male o se come scrive Giancarlo Tamanza , docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a proposito della “psicodinamica della colpa, della punizione e della riparazione”, si è trattato di “ un effetto di un cedimento del Sé… pensare che il reato è soggettivamente determinato da aspetti che non sono del tutto confinabili nell’intenzionalità razionale e neppure, primariamente, da un deficit di consapevolezza circa la necessità e l’utilità di rispettare la norma, bensì da assetti psichici profondi e in parte inconsapevo...
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