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Ultimo aggiornamento il 18/06/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Un sito di approfondimento con un pizzico di provocazione ed ironia. Un punto di vista differente rispetto alle notizie, agli avvenimenti, ai fatti e misfatti di questi ultimi anni. Dal nazionale al locale, senza nessuna preclusione.

Abbiamo pubblicato oggi un’analisi realizzata in cinque Paesi europei, tra cui l’Italia, che rivela che la carne di pollo venduta da Lidl è spesso contaminata da agenti potenzialmente patogeni e da batteri resistenti agli antibiotici. Nel concreto, insieme ad altre organizzazioni europee, abbiamo incaricato un laboratorio di eseguire alcune analisi microbiologiche su 142 prodotti di carne fresca a marchio Lidl e i risultati sono allarmanti. Nello specifico, per quanto riguarda i dati italiani, lo scenario emerso nel nostro paese è tra i peggiori: quasi un campione analizzato su due contiene un enzima prodotto dai batteri e in grado di conferire loro resistenza a uno o più antibiotici e il 46% delle confezioni analizzate risulta contaminato da salmonelle, un batterio invece assente o quasi nei prodotti di pollo a marchio Lidl analizzati negli altri paesi.

I risultati dei test m...

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A destra Imperiale

"Giovanni Fontana è stato l'organizzatore del carico che da Villa Literno doveva raggiungere l'Australia. Lui portò la droga a bordo dei container fino al Porto di Napoli. Ha imbarcato il carico sulla nave e per tutta l'organizzazione è stato pagato con 500.000 euro. Non so poi che fine abbia fatto il carico né do alcuna colpa a Fontana. So che il carico di cocaina lui lo ha imbarcato. Questo mi basta sapere. Credo sia stato rubato al porto o a Napoli o a Gioia Tauro dove la nave ha fatto scalo".

Sono le dichiarazioni rese dal broker pentito Raffaele Imperiale, noto come il boss dei Van Gogh, pentito a spese dello Stato italiano, nel processo sulla rete di rete di narcotrafficanti da lui gestita in cui è coinvolto anche l'ex presidente del Villa Literno Calcio Giovanni Fontana. Dinanzi ai giudici della Settima Sezione del Tribunale di Napoli, Imperiale ha spiegato la vicenda del carico di cocaina da 600 chilogrammi commissionato a Giovanni Fontana che da Villa Literno a bordo di due container doveva arrivare in Australia. "Gli australiani per questo affare avevano versato 14 milioni di euro in anticipo . La cocaina di loro proprietà era pari a 400 chilogrammi, i restanti 200 chilogrammi erano miei. Ad affare concluso dovevano versare altri 150 milioni di euro. L'affare però non si è mai concluso perché il carico lì non ci è mai arrivato", ha spiegato il collaboratore Imperiale.

Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di aver fatto parte di un’associazione a delinquere specializzata nel traffico internazionale di cocaina, hashish e marijuana, e di essersi resi protagonisti di singoli episodi di traffico di droga dal 2018 al 2022. Al vertice dell’ipotizzata gang di narcotrafficanti, per la Dda partenopea c’era Imperiale: lo stabiese, trasferitosi a ...

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Natale sarebbe la festa del Bambinello. Il bue, l’asinello, Giuseppe e Maria. Ma arriva quello di Hamas Hamas e sgozza nella culla il bambino. “Siamo molto incazzati, è un segnale per i Romani che ci occupano da tanti anni”. La luce, subito dopo, in cielo, non è affatto una cometa ma è il superbombardiere romano venuto a vendicare il bambinello. A fuoco la baracca coll’asino e col bue, e pure Maria e Giuseppe”. “Levatevi dai piedi, brutti selvaggi”è il messaggio stavolta. Poi arriva Erode, e ci mette del suo (anch’egli per nobilissimi motivi). E i Magi? Sono davanti al televisore a vedersi lo spettacolo, seguito dal dibattito epoi dal film di Natale. Perché, incredibilmente, è Natale anche se, ovviamente, non ci crede più nessuno.

Parlare di “politica”? Ok, ma parliamo al muro. Un po’ degli italiani sono tradizionalmente fascisti, bombardavano gli africani a gas tossici e ora ...

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Tra i tanti inquinamenti che ci affliggono, ce n’è uno di cui poco si parla; ma basta guardare le denunzie che arrivano in Procura per capire che è molto più frequente di quanto si pensi.

Si tratta dell’inquinamento da puzza o, per meglio dirlo con il legislatore, da “emissioni odorigene”, che fino a poco tempo fa non veniva neppure preso in considerazione dalle nostre leggi di tutela ambientale. Tanto è vero che nei casi più insopportabili si ricorreva ad un generico articolo (il 674) del codice penale che punisce come contravvenzione chiunque “provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a molestare le persone”; e che, pur se non parla di odori, era stato ritenuto applicabile dalla Cassazione, in casi dove, ad esempio, c’è gente che deve vivere con le finestre sempre chiuse per attutire esalazioni moleste provenienti da manifatture come torrefazioni di caffè o da terreni agricoli abbondantemente ricoperti di concimi e immondi fanghi da depurazione. Per non parlare delle esalazioni da rifiuti giacenti in discariche o per strada.

Nel 2017, tuttavia, veniva finalmente inserito nel testo unico ambientale un articolo (272-bis) sulle emissioni odorigene, che, tuttavia, non dice niente di certo ma si limita a demandare alla normativa regionale o alle autorizzazioni per le emissioni la facoltà di prevedere misure per la prevenzione e la limitazione delle emissioni odorigene degli stabilimenti, riservando, nel secondo comma, allo Stato la facoltà di elaborare indirizzi e proporre integrazioni della normativa tecnica in proposito.

Aspettavamo, quindi, con ansia un intervento deciso dello Stato che finalmente, pochi giorni fa, è arrivato con un Decreto Direttoriale del Ministero dell’Ambiente, il quale indica indirizzi tecnici di riferimento pri...

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Con l’aumento dell’inflazione e la stagnazione dei salari, i discount sono ormai diventati un punto di riferimento per moltissimi consumatori costretti ogni mese a far quadrare i bilanci familiari al centesimo. Ma dietro alle offerte di questi supermercati a buon mercato che spesso vendono a prezzi concorrenziali e talvolta sottocosto spesso si nasconde anche la compressione dei costi che impatta – è la denuncia dei lavoratori – soprattutto su stipendi e condizioni di lavoro di chi opera nei punti vendita. E insomma, specialmente nell’ultimo anno, in queste realtà i fatturati sono esplosi, ma a questo non è corrisposto affatto un miglioramento delle condizioni per i dipendenti. Anzi.

Le segnalazioni arrivano da diverse realtà di questo settore (anche se non tutte le aziende si comportano alla stessa maniera): turni massacranti, spesso comunicati con preavvisi di pochi giorni, ...

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Come purtroppo da me ampiamente previsto, la Procura Generale della Cassazione (dr Luigi Giordano) propone la restituzione di ben 220 milioni di euro ai Pellini, riconosciuti autori della strage per disastro ambientale da sversamento da rifiuti tossici all’interno del Comune di Acerra, sede tra l’altro a partire dal 2009 anche del più grande inceneritore di Italia (che vogliono ulteriormente ingrandire) per ineludibili vizi procedurali.

Come sia stato possibile che uno Stato di diritto e che si professa democratico abbia potuto permettere nei decenni trascorsi che una piccola ditta di un piccolo comune di non oltre 60mila abitanti abbia indisturbatamente accumulato un profitto così eccezionale con il turpe commercio di rifiuti tossici nel proprio territorio ha sinceramente dell’incredibile e fa letteralmente sparire, per le conseguenze numeriche di questa autentica “strage deg...

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Ci avrei scommesso: puntualmente anche Bonaccini si associa a quanti invocano un terzo mandato. D’istinto, verrebbe da reagire così: possibile non ne abbiano mai abbastanza? Ma sarebbe una reazione riduttiva dal sapore moralistico. Trattasi infatti di questione di rilevanza politica e istituzionale.

Si pensi a una distorsione che non è solo lessicale: è invalsa l’abitudine di chiamare “governatori” i presidenti di regione. Un nome privo di valenza costituzionale. Una deriva tutt’altro che priva di conseguenze pratiche. Lo abbiamo misurato e pagato al tempo della pandemia. Lo si riscontra nella boria dei Formigoni e dei De Luca e in quella solo meno ostentata degli Zaia. Ripeto: non è problema di forma ma di sostanza. Il limite ai mandati era strettamente connesso con la introduzione della elezione diretta dei presidenti di regione. E ancora oggi chi, giustamente, critica il “p...

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