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Ultimo aggiornamento il 18/04/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Un sito di approfondimento con un pizzico di provocazione ed ironia. Un punto di vista differente rispetto alle notizie, agli avvenimenti, ai fatti e misfatti di questi ultimi anni. Dal nazionale al locale, senza nessuna preclusione.

A un anno dall’omicidio della psichiatra pisana Barbara Capovani per mano di un suo ex paziente, 503 psichiatri e professionisti della salute mentale sottoscrivono le riflessioni di un giovane psichiatra, Stefano Naim, “Basaglia si rivolta nella tomba”, e le trasformano in un appassionato appello a Mattarella. Scrivono: “In queste settimane si è celebrato il centenario di Franco Basaglia, psichiatra e intellettuale, ispiratore di quella legge che, mezzo secolo fa, ha cambiato per sempre nel nostro Paese l’approccio alla malattia mentale, portandoci all’avanguardia del mondo. Ma cosa penserebbe Basaglia della situazione attuale dell’assistenza psichiatrica italiana? I servizi di salute mentale hanno un’importanza cruciale […]. L’Italia non può permettersi di assistere impotente alla loro regressione, processo in atto da anni e vicino a un punto di non ritorno. E noi, operatori impegnat...

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Sul conflitto mediorientale siamo stanchi di leggere commenti da curva sud e le castronerie sui social. Per questo Saleincorpo ha deciso di pubblicare l'editoriale di Marco Travaglio apparso oggi sul Fatto. Un'analisi intelligente ed equilibrata che dovrebbe far riflettere.

 

Chi ama Israele perché è l’unica democrazia del Medio Oriente, per quanto sfigurata da 16 anni di governi Netanyahu (salvo brevi intervalli), dovrebbe leggere i suoi principali quotidiani e prendere esempio. Da quelli conservatori a quelli progressisti, dal Jerusalem Post ad Haaretz al Time of Israel, sono unanimi nel puntare il dito sull’unico vero responsabile politico della débâcle che ha regalato ad Hamas una vittoria insperata quanto inedita: “Bibi”, il premier più corrotto e più incapace, ma anche più longevo della storia dello Stato ebraico. Il “Mister Security” che non ha saputo garantire la sicurezza del suo Paese e del suo popolo, mettendo la firma sulla più cocente sconfitta dai tempi delle due guerre in Libano. Forse che la stampa israeliana se la fa con i terroristi di Hamas? O non sa distinguere fra aggressore e aggredito? O è al soldo dell’Iran? No, assolve semplicemente al primo dovere dell’informazione libera: raccontare, analizzare e commentare i fatti senza sconti per nessuno. E i fatti dicono che Israele ha tutto il diritto di esistere nei confini tracciati dall’Onu nel 1948; ha tutto il diritto di difendersi dalle aggressioni; merita tutta la solidarietà per le stragi e i sequestri di innocenti subiti nell’attacco terroristico di sabato. Ma oggi, trent’anni dopo gli accordi di Oslo fra Rabin e Arafat, non regge più la giustificazione dei territori occupati in attesa di restituirli in cambio del riconoscimento dai Paesi arabi, come Begin fece con Sadat a Camp ...

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Se Giorgia Meloni si vanta di essere “underdog” e popolare, colui che l’ha lanciata verso la formazione di un nuovo partito (“perché dovevamo saltare una generazione”), e cioè Ignazio La Russa, ha invece una storia che s’intreccia con i grandi giri della finanza e del potere tra gli anni Cinquanta e Settanta in Italia. La ricostruisce per la tv un’inchiesta di Report che andrà in onda stasera su Raitre. La saga inizia a Paternò, in Sicilia, dove lo zio, Rosario La Russa, fu nominato dal regime fascista podestà e il padre, Antonino La Russa, fu segretario del partito fascista. Era di Paternò anche Michelangelo Virgillito, il discusso finanziere che fu protagonista a Milano delle prime scorrerie finanziarie in Borsa. Secondo la ricostruzione di Report, Virgillito, arrivato a Milano da Paternò negli anni Venti con le scarpe bucate e senza una lira, passa dal commercio di ferro vecchio al...

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Sempre peggio. Da tempo le famiglie italiane comprano meno e spendono di più. I prezzi salgono, i salari no. L’ultimo dato a confermare questa discesa del potere d’acquisto è quello sulle vendite al dettaglio di agosto, diffuso oggi dall’Istat. La spesa è salita del 2,4% rispetto all’anno prima ma la quantità di prodotti acquistati è scesa del 4,1%. Il confronto è sconfortante anche rispetto al precedente meso di luglio: – 0,4% in valore e – 0,5% in quantità. L’aumento della spesa su base annua è dovuto solo agli acquisti alimentari che crescono del 5,6% in valore e diminuiscono del 4,1% in volume, mentre quelle dei beni non alimentari registrano una variazione negativa sia in valore (-0,3%) sia in volume (-4,2%).

Diversi studi hanno messo in luce come mentre le aziende hanno pienamente recuperato l’effetto dell’inflazione alzando i listini, i consumatori non lo hanno fatto quasi per niente a causa della ristrettezza delle politiche salariali e delle lungaggini nel rinnovo dei contratti. Secondo il centro studi di Mediobanca il potere d’acquisto delle famiglie è sceso di oltre il 20%. Ocse e Ue hanno documentato come questo fenomeno sia particolarmente spiccato in Italia, rispetto ad altri paesi europei.

Inevitabilmente ci si sposta sempre di più verso i discount alimentari dove, in agosto, le vendite sono salite dell’8,6% in valore su base annua, oltre tre volte in più del dato nazionale, secondo i dati Istat. Registrano aumenti anche il commercio elettronico (+1,4%) e le vendite al di fuori dei negozi, come per esempio il commercio ambulante (+1,3%). Al contrario i piccoli negozi risultano in calo, con una riduzione delle vendite dello 0,2%. Per la grande distribuzione c’è un aumento del 4,8% su base annua dovuto soprattutto al settore alimentare (+...

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Avevano chiesto al governo 4 miliardi in più. Si ritrovano con due miliardi in meno. Taglio che – se la prossima manovra di bilancio confermerà la Nadef, nota di aggiornamento al Def – potrebbe essere il colpo di grazia per la disastrata sanità pubblica. E su questo i governatori sono tutti d’accordo, anche se con sfumature diverse. Dal leghista Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, presidente della Conferenza delle Regioni) a Stefano Bonaccini, Pd, ai vertici dell’Emilia-Romagna.

“È il momento di fare scelte coraggiose, le risorse sono limitate, né Regioni e Comuni possono fare una lista della spesa infinita – dice Fedriga -. Anche noi dobbiamo fare proposte serie, in particolare per la sanità, io penso che non saranno sufficienti le risorse per risolvere i problemi che oggi ha”. Fedriga ha parlato ieri ai microfoni di In Mezz’ora, su Rai 3. Proprio come Bonaccini. “Su...

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Vittorio Agnoletto

Il tempo a nostra disposizione non è molto. Il Servizio Sanitario sta per crollare definitivamente ed in alcune zone d’Italia è già praticamente scomparso. Difendere la Costituzione in questo momento vuol dire soprattutto rivendicare il diritto alla salute come valore universale, oltre che ovviamente il reddito e il lavoro; per questa ragione molte delle associazioni che si occupano di sanità hanno aderito alla manifestazione “La via maestra. Insieme per la Costituzione” il prossimo 7 ottobre a Roma. La punta avanzata del business sulla sanità è la Lombardia dove dal 1996, con l’insediamento di Formigoni, si è sviluppata una selvaggia occupazione di spazi da parte della sanità privata che ha invaso completamente il SSN fino ad arrivare alla più recente legge, approvata durante la pandemia, che ha inserito l’ “equivalenza”, nel Servizio Sanitario Regionale tra strutture pubbliche e pri...

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Il ministro Orazio Schillaci vuole infermieri indiani per i nostri ospedali. Il responsabile della Salute del governo Meloni ha annunciato la svolta in un’intervista a Repubblica dello scorso giugno: “Gli infermieri mancano in tutta Europa. Per questo stiamo pensando ad accordi con Paesi extraeuropei, che potrebbero metterci a disposizione professionisti già ben formati. Penso ad esempio all’India. Hanno una scuola infermieristica di alta qualità e ovviamente tantissimi abitanti”.

L’India ha infermieri e medici di qualità perché negli ultimi decenni ha risparmiato tanto sottraendo profitti ingiustificati e dichiarati illeciti dalle corti internazionali sui brevetti dei farmaci specie oncologici. Per questo motivo in India sta crescendo – e non saltando – un sistema sanitario pubblico che finanzia adeguatamente la formazione di medici e infermieri. In parallelo in Italia il SSN...

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