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Ultimo aggiornamento il 25/04/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Un sito di approfondimento con un pizzico di provocazione ed ironia. Un punto di vista differente rispetto alle notizie, agli avvenimenti, ai fatti e misfatti di questi ultimi anni. Dal nazionale al locale, senza nessuna preclusione.

Erano i due pilastri maggiori del cattolicesimo praticato. Italia e Stati Uniti. Paesi con storie e società diverse, ma in cui la fede sembrava trasmettersi solidamente – pur con qualche dimagrimento – dalle famiglie ai figli.

Non è più così. Le indagini sociologiche in America rivelano che l’appartenenza religiosa mostra crepe non irrilevanti. Mentre in Italia quel cattolicesimo popolare di massa, su cui puntavano all’inizio del secolo le gerarchie cattoliche per esercitare ancora un potere di influenza politica, si è andato progressivamente sgonfiando.

L’ultimo libro del sociologo Luca Diotallevi ha un titolo azzeccatissimo: La messa sbiadita. Perché fotografa lucidamente l’affievolirsi inesorabile della partecipazione ai riti religiosi in quanto fenomeno, che non nasce da una contestazione radicale nei confronti della Chiesa come poteva avvenire negli anni Sessanta ...

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I giornalisti della Città hanno proclamato complessivamente dieci giorni di sciopero contro la decisione dell'azienda di licenziare quattro persone. Di seguito potete leggere i comunicati sindacali e quelli dell'azienda.      

"Nello stesso giorno in cui applica un ulteriore aumento al prezzo di copertina (portandolo a un importo superiore a quello del principale concorrente), la Edizioni Salernitane srl annuncia un piano di quattro licenziamenti che è l'ultimo atto di un progetto preordinato volto allo smantellamento dell'attuale redazione composta da tredici giornalisti. Il Comitato di redazione esprime parere contrario a ogni ipotesi di licenziamento e ribadisce che i tagli avviati con il documento aziendale non trovano alcun fondamento nei dati contabili della Edizioni salernitane (come emerge dal saldo attivo dell'ultimo conto di esercizio depositato in Camera di commercio) e che negli ultimi due anni i giornalisti hanno acconsentito a enormi sacrifici economici che hanno permesso all'azienda cospicui risparmi sul costo del personale. A fronte di ciò l'azienda ha invece continuato ad avere atteggiamenti dubbi, drenando risorse in favore di progetti editoriali riferibili ad altre sigle societarie. È quindi evidente come i licenziamenti annunciati ieri siano frutto di un progetto precostituito, avviato già nel 2017 con la cessione della testata a una società fiduciaria (con proprietà schermata) e culminato ora con la stesura di quella “black list” che il precedente direttore responsabile, nel suo editoriale di saluto, ha spiegato di avere reiteratamente rifiutato di stilare. Un'azienda che, al contrario, volesse ancora sostenere di avere come obiettivo il mantenimento del prodotto “la Città” ha il dovere di tornare al tavolo delle trattative ...

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C'è tanta Italia che ci piace. C'è tanto Sud che ci piace. C'è tanto Agro nocerino che ci piace. Fortunatamente siamo diversi. Alcuni piccoli esempi.

1) C'è Alfonso Bellacosa, scienziato nocerino, tra i più grandi ricercatori del mondo sul melanoma.

2) C'è Paola Cianciullo, donna imprenditore sempre aperta alle innovazioni e non chiusa ottusamente in una ricchezza di solo accumulo.

3) C'è Piero lo "svedese", biologo di razza che lavora nell'Europa del Nord ma, appena può, scappa dagli amici a Nocera.

4) C'è la signora Lucietta, paganese, che ha accolto i migranti del centro di via Pesca ed ha pianto quando li hanno portati via.

5) Ci sono tutte quelle persone che, in silenzio e senza clamori, stanno ospitando nelle loro case gli stranieri con le loro famiglie, spesso rinunciando a qualcosa pur di donare qualcosa.

6) C'è la Caritas che ac...

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Per lavorare nelle scuole come collaboratore, bidello o funzionario di segreteria è titolo preferenziale una precedente esperienza analoga in istituti paritari privati. Su questa base centinaia di persone in tutta Italia sono finite sotto inchiesta per aver prodotto false documentazioni di questo tipo, utili e necessarie per mettere piede nell’agognato ruolo “di stato”. Il mito del “posto” resiste e persiste, più forte negli anni della crisi e delle migrazioni di massa per mettere qualche soldo in tasca. Tanti di questi però lavorano in virtù di un curriculum adulterato, secondo più inchieste, con attestazioni rilasciate da istituti compiacenti per ottenere l’incarico. Bidelli, applicati di segreteria e collaboratori con esperienze fasulle, riportate su carta senza un solo giorno di lavoro, tremano in attesa dei numerosi prosegui relativi ai tanti filoni d’inchiesta aperti in varie regioni d’Italia, da parte delle procure competenti per territorio. A Nocera Inferiore l’indagine riguarda al momento 42 persone, con una proroga per ulteriori attività investigative. Formalmente le accuse sono di falsità materiale commessa da privato e pubblico ufficiale, con i riscontri puntati sulle domande compilate per entrare a far parte delle graduatorie per personale Ata, cioè ausiliario amministrativo. E’ un classico giro di falsi, un fake, con epicentro locale nel comune di Castel San Giorgio. Il sistema, da queste parti, avrebbe permesso a molti residenti dell’Agro nocerino, di ottenere i posti di lavoro con titoli falsificati. Più concretamente, a novembre scorso la Guardia di finanza della compagnia di Nocera Inferiore aveva eseguito perquisizioni e sequestri a carico degli attuali indagati. Il lavoro riguarda la comparazione di da...

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Quando è capodanno da queste parti non c’è legge. Non per i botti o per i petardi, vietati da ordinanze e sempre esplosi in ogni forma e misura. Non per gli spari. Quelli di pistola. Sparati a caso, perché la fine e l’inizio vanno celebrati con il fuoco. E col rumore, che scaccia i cattivi presagi. 

 

 

Funziona così dalla notte dei tempi. Funziona così in molti paesi dell'agro, a Napoli e anche a Pagani, nelle zone popolari, dove un'arma può sempre servire, specie per una festa o un’occasione speciale. Come a mezzanotte del trentuno dicembre. Poi, ogni primo gennaio, qualcuno si ritrova le finestre bucate, i colpi sul balcone e l'auto centrata da un proiettile. E’ successo alle vetrate delle scuole, in passato, è successo nel cuore di Piazza Cappella, quando cartelli e insegne divennero be...

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La vigilia di Natale a Nocera Inferiore

Solo «musica consona all’evento natalizio» a Nocera Inferiore. Con divieto assoluto per i generi «punk,  hard rock, house». Così recita l’ordinanza emessa dal comune nocerino, sindaco Manlio Torquato, che vieta contestualmente la vendita e somministrazione di alcolici in vetro, limitando il volume delle emissioni sonore.  Perché «bisogna tutelare la quiete cittadina e tutelare la sicurezza e la incolumità pubblica". 

 

Questa restrizione fa ridere di gusto. Perché ricorda i divieti emessi a caso, come se i disordini di piazza, le risse o l’ordine pubblico dipendessero dallo stile di una canzone o dal suo genere. E quindi la musica del diavolo, cioè il blues, provocherebbe isterie. O pensieri cattivi. E il rap antisistema inciterebbe all'odio. Senza contare il folk che sbeffeggia l’autorità, spesso foriera di decisi...

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Non è possibile fare una recensione, nel senso comune del termine, di un libro come quello di Enrico Fierro ("La Genovese. Una storia d'amore e di rabbia", ed. Aliberti). Non è possibile perché dietro questo splendido romanzo c'è la vicenda umana e professionale di quello che, a mio avviso, è uno dei più grandi giornalisti italiani.

Fierro è stato per anni inviato speciale dell'Unità. Ha raccontato, tra l'altro, le storie del terremoto e lo scandalo della ricostruzione. Oggi collabora con il Fatto e, ogni tanto, regala ai lettori reportage straordinari (andrebbe letto, per esempio, quello su Desirée e Cisterna di Latina). Fierro spiega come i giornalisti di oggi dovrebbero recuperare la "raggia", la rabbia, che non è quel semplice indignarsi a comando, ma la forza di tornare a raccontare le storie, andare sui posti, ascoltare la gente.

E' la storia di un mestiere che n...

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