info@saleincorpo.it
Testata registrata presso il tribunale di Nocera Inferiore n.86 del 13/02/2017.
Direttore responsabile Alfonso Tramontano Guerritore / Editore Carlo Meoli. Questo sito non riceve contributi da enti pubblici. Sostieni Saleincorpo, sito indipendente. Puoi farlo versando un contributo a piacere e su base annua sul c/c bancario IT96G0538776270000000001187 intestato a Carlo Meoli. Causale Sostengo Saleincorpo. Grazie.
Code & Graphic by iLab Solutions
Ultimo aggiornamento il 25/04/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Quando è capodanno da queste parti non c’è legge. Non per i botti o per i petardi, vietati da ordinanze e sempre esplosi in ogni forma e misura. Non per gli spari. Quelli di pistola. Sparati a caso, perché la fine e l’inizio vanno celebrati con il fuoco. E col rumore, che scaccia i cattivi presagi. 

 

 

Funziona così dalla notte dei tempi. Funziona così in molti paesi dell'agro, a Napoli e anche a Pagani, nelle zone popolari, dove un'arma può sempre servire, specie per una festa o un’occasione speciale. Come a mezzanotte del trentuno dicembre. Poi, ogni primo gennaio, qualcuno si ritrova le finestre bucate, i colpi sul balcone e l'auto centrata da un proiettile. E’ successo alle vetrate delle scuole, in passato, è successo nel cuore di Piazza Cappella, quando cartelli e insegne divennero bersagli di una gara di tiro. E’ successo quest’anno, a Pagani e non solo. Le sequenze di piccoli e grossi calibri si sono confuse con le batterie e i bengala, tra i candelotti magnum, le cipolle e le bombe carta, con i vetri spaccati e le lavatrici volate giù, tra piatti e cocci. «E vabbè- spiegava un signore- qualche colpo di pistola, per capodanno, che fa?». 

 La foto è un caso. Una combinazione. Un frame rimbalzato tra i milioni di video fatti tra fuochi e stelle filanti, ai balconi, sui terrazzi, verso le rose colorate delle esplosioni d’artificio. Qualcuno punta al cielo, cerca i disegni pirotecnici, e tra i colori spunta un anonimo sparatore. Che prima si guarda intorno e poi esegue il suo rito. Punta nel vuoto e preme, più volte, sul grilletto. Uno, due, tre, quattro. Cinque. Sei. Per il nuovo anno. Per gli auguri. Porta bene.  

 

 

 

  

Ad oggi, per capodanno, non ci sono notizie di feriti d’arma da fuoco né di danni particolari. Forse è un caso. Come il futuro, contro cui sparare. Come il nemico di fronte o la guerra nel sangue degli uomini. Una pistola di questi tempi può sempre servire.

Auguri.   

 

 

 

 

 

Playlist

Happyness is a warm gun/ Beatles

Bang Bang/ Nancy Sinatra

A’storia e'nisciuno/ Nino D’Angelo

Napoli serenata calibro 9 / Mario Merola