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Ultimo aggiornamento il 18/05/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Inchieste/859

Mancano una settantina di miliardi al Sud nella ripartizione dei fondi Pnrr, ve ne siete accorti? Rinfreschiamoci la memoria. L’Italia avrà accesso a circa 191,5 miliardi di euro (122,6 prestiti e 68,9 trasferimenti) grazie al dispositivo di finanziamento per la ripresa e la resilienza (Rrf), a cui si aggiungeranno 30 miliardi da attingere dal fondo complementare nazionale, finanziato dallo Stato italiano, per un totale complessivo di 221,5 miliardi di euro. Ai quali vanno inoltre aggiunti altri 13,5 miliardi del programma React-Eu.

Il Governo italiano lo scorso 25 aprile ha concluso gran parte dell’iter burocratico giungendo all’approvazione definitiva del Consiglio dell’Unione Europea, che ha emanato una serie di linee guida generali riguardo alle modalità con cui i diversi Stati dovranno utilizzare e investire i fondi, che andranno impiegati principalmente per la creazione di nuovi posti di lavoro e per le politiche dell’ecosostenibilità ambientale. Uno dei primi punti di discussione, a livello nazionale, insieme alle famigerate riforme richieste da Bruxelles, è stata la ripartizione delle risorse, essendo il nostro un Paese che viaggia a diverse velocità; dove sin dai tempi dell’Unità d’Italia non c’è mai stata una reale volontà politica di uno sviluppo economico omogeneo.

Dal lato europeo mancano infatti delle indicazioni specifiche sulla suddivisione delle risorse nei vari Stati. Quindi il nostro Governo ha affermato la volontà di eseguire investimenti per le otto regioni del Sud pari al 40% (82 miliardi), mantenendosi poco al di sopra della quota del 34% già prevista per il Mezzogiorno dalla legge per gli investimenti ordinari, creata in base alla percentuale della popolazione residente al Sud e nelle isole. Si tratta del principio di proporzio...

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La rete ciclabile è tendenzialmente progettata senza considerare i bisogni di persone con qualche difficoltà, tuttavia le città devono offrire infrastrutture per una mobilità ciclistica e no, inclusiva, adatta a tutti i cittadini. A fronte di questo utilizzo non si è però visto un aumento di interesse da parte dei decisori pubblici, per questo FUTUR🌻AMA propone di sensibilizzare tecnici e amministratori al fine di diffondere buone pratiche progettuali e realizzative, per una mobilità inclusiva. Lo staff tecnico di FUTUR🌻AMA riconoscendo ai diversamente abili il diritto di circolare liberamente sulle strade urbane ed extraurbane, propone un adeguamento delle reti stradali e una rete ciclabile inclusiva senza barriere architettoniche, fruibile a tutti, che si dirama dal centro urbano fino alle periferie, per creare un continuum con altri centri urbani dell’agro nocerino-sarnese, per dar...

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La Normale a Pisa

Quindici duri minuti di discorso che colpiscono il cuore del problema: un sistema accademico inadeguato, basato sulla “retorica dell’eccellenza“, che spesso accentua le disuguaglianze e il divario di genere. Anche e soprattutto all’interno di istituzioni, come la Scuola Normale di Pisa. Le parole di tre neodiplomate della celebre accademia, hanno lasciato il segno durante la consegna dei diplomi del 9 luglio scorso. Virginia Magnaghi, Valeria Spacciante e Virginia Grossi, rappresentanti delle allieve e degli allievi della Classe di Lettere, hanno letto un discorso a sei mani che fotografa la realtà dal punto di vista di chi, l’università, la vive in prima persona, gli studenti.

“Dopo un confronto durato mesi se non anni vorremmo provare oggi a riassumere le contraddizioni che sentiamo quando pensiamo a dove siamo ora a come stiamo ora“, esordisce una delle ragazze, specificando che “proprio perché la Scuola ha significato così tanto per noi vorremmo oggi provare a spiegare come mai quando guardiamo noi stessi o ci guardiamo intorno ci è difficile vivere questo momento di celebrazione senza condividere con voi alcune preoccupazioni”.

“Crediamo che sia oggi necessario cominciare descrivendo il contesto lavorativo, sociale e e culturale in cui gran parte di noi è ormai inserita. Contesto che negli ultimi 13 anni è stato investito da cambiamenti profondi”, spiega ancora Virginia Magnaghi, la prima delle tre studentesse a prendere la parola. “Ci riferiamo al processo di trasformazione dell’Università in senso neoliberale, intendiamo un’università-azienda in cui l’indirizzo della ricerca scientifica segue la logica del profitto in cui la divisione del lavoro scientifico è orientata a una produzione standardizzata, misurata in termini puramente quantitativi ...

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Quando mi vergogno di essere italiano? Ecco alcuni casi.

1) E' normale che un assessore giri armato e per sedare un litigio spari a uno straniero? E' normale che si invochi la legittima difesa? E' normale che per evitargli il carcere il pm contesti l'eccesso di legittima difesa in omicidio colposo?

2) La macelleria nel carcere di Santa Maria Capua Vetere è stata per mesi insabbiata, anche quando ci sono stati gli arresti. Poi sono usciti i video. E' normale che questa gentaglia indossi ancora una divisa?

3) E' normale che un calciatore faccia una trattativa "minacciando" un prefetto e imponendo, in piena pandemia, la sfilata di un bus tra migliaia di persone? Ovviamente a Roma ora si contano centinaia di contagiati.

4) E' normale che una ministra, che è stata oltretutto presidente della Corte costituzionale, presenti una riforma sulla quale la stessa pr...

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Uno scorcio della serata di presentazione del gruppo

Aver protocollato presso i Comuni di Nocera Inferiore e di Pagani lo studio di fattibilità per il progetto di una “Casa della salute” o Casa della comunità vuol essere un segnale e contemporaneamente un impegno per gli aderenti all’Associazione FUTUR🌻AMA. Un segnale di coerenza con quanto affermato nello statuto, negli atti compiuti e negli atteggiamenti politici fin qui tenuti. In questa fase della storia della nostra città, del nostro territorio, e possiamo tranquillamente dire dell’intero Paese, è sempre più necessario distinguere e caratterizzare la propria azione rendendola riconoscibile, realizzabile e utile alle esigenze vere dei cittadini e del territorio in cui essi abitano. Districarsi in questo ginepraio che è diventato il cosiddetto “palazzo” è diventato sempre più difficile, distinguere il governo dall’opposizione un’impresa disperata e disperante. Il gioco democratico de...

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Un altro contributo alla ricostruzione della vicenda in esame, difficilmente compatibile con tutti quelli sopra analizzati, veniva fornito con la deposizione (in parte già anticipata) di Francesco Paolo Maggi, Sovrintendente della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile di Palermo. Il poliziotto era uno dei primissimi rappresentanti delle forze dell’ordine ad intervenire in via D’Amelio ed arrivava sul posto, con il funzionario di turno (dottor Fassari della Sezione Omicidi), con l’automobile di servizio (fondendone il motore), appena una decina di minuti dopo la deflagrazione. Al momento del suo arrivo, il poliziotto notava l’Agente Antonio Vullo, unico superstite fra gli appartenenti alla scorta del dottor Paolo Borsellino, in evidente stato di shock, seduto sul marciapiede, con il capo fra le mani. Il poliziotto, dunque, confidando di poter trovare qualcun altro ancora in...

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