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Ultimo aggiornamento il 15/05/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Inchieste/858

Vincenzo e Roberto De Luca

Cuore in gola e paure superate. “Ho preso un proiettile vagante che forse non era rivolto direttamente a me”. Lo ha detto Roberto De Luca, ex assessore di Salerno, figlio di Vincenzo De Luca. È tornato a Salerno da scrittore venerdì sera. Ospite di un festival letterario foraggiato dalla Campania del padre e che è stato fonte di polemiche scatenate da Roberto Saviano, che ha rinunciato alla sua ospitata al Festival di Ravello perché sgradita al governatore. De Luca jr. verrà applaudito sei volte. Giocava in casa.

Il proiettile, metaforico, era sparato al padre. Era l’alba del 2018 e di lì a poco si sarebbe votato per le politiche e Roberto De Luca si dimise all’esplodere di uno scandalo. Aveva ricevuto nel suo studio di commercialista un faccendiere dei rifiuti munito di telecamerina nascosta che prometteva tangenti a chiunque e fece lo stesso con l’intermediario dell’appuntamento. Quei video, messi in rete da Fanpage, testata mai citata durante l’intervista di Paolo Di Paolo, fecero il giro del mondo. De Luca jr. fu censurato perché aprì la porta a quelli che l’altro ieri ha definito “degli scappati di casa”. Avrebbe dovuto lasciarli fuori, a che titolo parlavano di rifiuti con lui? Su questo è stato tranchant: “Non sapevo chi fossero, me li hanno mandati addosso”.

Roberto De Luca faceva (e fa) notizia in quanto figlio di, altrimenti le vicende di un giovane assessore alle Finanze di Salerno sarebbero rimaste confinate tra Telecolore e Lira Tv. Invece “in quei giorni i tg nazionali parlavano di me prima della Merkel”. Sono soddisfazioni. Indagato a Napoli per corruzione. De Luca jr ha atteso “580 giorni, che passano lentamente” prima di vedere archiviata la sua posizione con un provvedimento che ne ha riconosciuto la totale estraneità a ogni ipotesi ...

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Il sindaco Torquato

Ospitiamo un intervento del sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato.

 

Si fa un gran parlare di civismo in vista delle prossime comunali, a Nocera.

Civismo finito o duraturo? Dominante sui partiti? Aggregato ai partiti o arginante i partiti? Comunque la si giri, le domande che ancora ci si pone sull’“esperienza civica” sono la prova che un segno il civismo lo ha lasciato. In un modo o in un altro bisognerà ancora farci i conti dopo un decennio in cui è stato egemone del campo politico ed amministrativo in questa città. Ed un decennio niente affatto facile. Che non si sarebbe potuto gestire con i metodi tradizionali dei partiti. Dall’indebitamento, al predissesto, alla pianificazione urbana, al riordino delle società partecipate, alla riorgan...

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Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: - Case della Comunità – Ospedali di Comunità.

Il PNRR, prevede per la Salute un finanziamento di 15,63 miliardi di euro che divide sulle seguenti due componenti:

1. Reti di prossimità, strutture intermedie e tele medicina per l’assistenza sanitaria territoriale (7 miliardi); 

2. Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale (15,63 miliardi). 

Le quattro parole chiave: One-Health; Domotica; Telemedicina; Digitalizzazione.

One-Health: modello sanitario basato sul riconoscimento che la salute umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema, siano legate indissolubilmente. 

Domotica: applicazione dell’informatica e dell’elettronica alla gestione dell’abitazione. 

Telemedicina: insieme di applicazioni telematiche alla medicina per diagnosi e terapie a distanza.

Digitalizzazione: semplificare e risparmiare utilizzando la tecnologia con soluzioni diverse in base alle necessità per comunicare e condividere informazioni in tempo reale, in un unico ambiente connesso e collaborativo anche da remoto. 

Questo articolo, in sintesi, si occuperà dei 7 miliardi di euro della componente sub 1) che prevede 

il conseguimento di obiettivi generali, quali:

 • Potenziare il SSN, allineando i servizi ai bisogni delle comunità e dei pazienti, anche alla luce delle criticità emerse durante l’emergenza pandemica.

• Rafforzare le strutture e i servizi sanitari di prossimità e i servizi domiciliari.

• Sviluppare la telemedicina e superare la frammentazione e la mancanza di omogeneità dei servizi sanitari offerti sul territorio.

• Sviluppare soluzioni di telemedicina avanzate a sostegno dell’assistenza domiciliare....

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Ilario Capaldo

A Nocera Inferiore è finita l'epoca dei movimenti civici iniziata nel 2011 con il sindacato Torquato? Difficile dirlo quando manca poco meno di un anno alle elezioni amministrative, ma gli indizi sono concordanti. Da questo punto di vista fa riflettere un intervento del consigliere comunale Ilario Capaldo. Durante l'ultima assise il leader di "Moderati per Nocera" è stato chiaro: si andrebbe, in sostanza, verso una città saldamente in mano al centrosinistra guidato dal Pd.

I democrat, a meno di clamorose sorprese, il loro candidato per la poltrona di primo cittadino lo hanno già. Si tratta di Paolo De Maio. Inoltre alcune adesioni, vedi i casi di De Nicola e Arena, mirano a rafforzare il partito a livello numerico in tutto l'Agro. Capaldo, e in verità non è l'unico, ha un dubbio: ma un Pd totalmente schierato con Piero De Luca non rischia di schiacciare Nocera tra Napoli e Sal...

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Ritrovarsi senza un lavoro e avere tra i cinquanta e i sessant'anni è umiliante. Non sono solo i problemi economici, che pure esistono, a schiacciarti. Il vero dramma è la mancanza di una prospettiva, l'impressione che non si riuscirà a lasciare nemmeno un minimo segno del proprio passaggio, di quello che di buono comunque si è fatto.

Ci si sente inutili. Chi si propone per lavori "umili" deve accettare condizioni devastanti. In primis, è ricattato. "Ce ne sono cento pronti a prendere il tuo posto. Se ti sta bene resta, altrimenti vattene". Chissà quanta gente se lo è sentito dire. A volte sembra di vederli quelli che attendono. Stanno lì, smunti, con abiti lisi, convinti che non si può più non mettere in gioco anche la dignità pur di un posto.

La disoccupazione sta uccidendo le speranze dei giovani e massacrando l'esperienza di chi ancora tanto potrebbe dare e, forse,...

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Che la narrazione del “divano” sia una caricatura lo ha ribadito solo ieri la sottosegretaria al Tesoro Maria Cecilia Guerra (Leu), ricordando come una bella fetta di poveri assoluti un lavoro ce l’abbia, ma guadagni troppo poco per garantirsi una vita dignitosa. Ora i dati ufficiali vengono ulteriormente in soccorso per ridimensionare gli attacchi contro il reddito di cittadinanza. In particolare quelli stando ai quali i beneficiari rifiutano le offerte di un posto perché preferiscono vivere con il sussidio. Basta un’occhiata alle cifre appena diffuse dall‘Istat nell’Osservatorio su reddito e pensione di cittadinanza aggiornato al mese di maggio: l’importo medio ricevuto dagli 1,18 milioni di nuclei familiari – corrispondenti 2,7 milioni di persone – che lo percepiscono è di 583 euro complessivi, compresa dunque la parte destinata a pagare l’affitto o il mutuo. Difficile pensare che ...

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