Pubblichiamo un intervento della sindacalista Lucia Pagano, candidata alle prossime elezioni regionali nella lista "Centro democratico-De Luca presidente".
Intercettiamo i fondi dell’Unione Europea ed abbassiamo il costo del lavoro per rilanciare l’occupazione nell’Agro nocerino e nell’intera provincia di Salerno. I fondi europei per la ripresa economica post Covid-19 sono un’occasione unica per l’occupazione sul territorio della provincia di Salerno e dell’Agro nocerino sarnese. Dobbiamo puntare immediatamente ad abbattere il costo del lavoro e la pressione fiscale. Il pacchetto per il Sud appena approvato prevede il taglio del 30% dei contributi per chi assume nel Meridione o stabilizza lavoratori precari dal primo ottobre fino alla fine dell’anno. Questa è la direzione giusta, da concretizzare ulteriormente con l’attuazione di un piano per rendere strutturale il progetto. L’idea del governo Conte è di un investimento complessivo di 5 miliardi, al 30% fino al 2025, poi al 20% fino al 2027, e al 10% fino al 2029, il tutto finanziato con il Recovery Fund dell’Ue.
Una direzione sicuramente positiva che però non mi soddisfa a pieno. La strada è quella giusta, ma c’è ancora tanto da fare. La tassazione continua ad essere alta, soprattutto se pensiamo alle altre imposte regionali e comunali che incidono sull’economia dei nostri territori. Dobbiamo agire per liberare finalmente tutte le capacità e intelligenze della nostra terra per agevolarne lo sviluppo e la crescita. Il mio progetto va oltre gli annunci del momento ed entra nel merito della questione per trovare soluzioni concrete per il rilancio definitivo dell’Agro nocerino sarnese e dell’intera provincia di Salerno.
Ad esempio, il reddito di cittadinanza va ripensato per incentivare al lavoro le persone che chiedono un piano per il proprio futuro. Questa è la chiave per rilanciare il territorio e ridare linfa all’economia: con le opportunità, costruendo soluzioni concrete per un’impresa di territorio, collegata alle esigenze della nostra terra, alla sua fisiologia e alla voragine di forza giovane che abbandona la nostra provincia cercando fortuna altrove.
Un obbiettivo da raggiungere anche attraverso il rinnovo del consiglio regionale, con la prossima classe dirigente e politica del territorio che deve essere pronta a cogliere le importanti opportunità che provengono da Bruxelles. Non possiamo farci trovare impreparati. La politica locale e regionale deve essere pronta a cogliere un’occasione unica per sostenere le popolazioni, gli imprenditori, i lavoratori e i giovani del nostro territorio.