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Ultimo aggiornamento il 15/05/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Inchieste/858

Alfonso Schiavo

Civismo: necessario un “bugiardino”. Dagli anni ‘90, un secolo fa, ad oggi l’esigenza di risposta immediata ha indotto ognuno a immaginare che tutto sia semplice e la vita il risultato di operazioni algebriche. Esempio di quanto affermo il successo delle medicine alternative, innegabile e sorprendente. Anch’io ne fui affetto e votai per l’abrogazione delle preferenze al referendum promosso da politici di rilievo nazionale come Fini e Segni, uno dei primi promotori di “movimenti civici” per la “liberazione” degli umani dalla “soverchieria” dei partiti. Innumerevoli sono gli “episodi” civici nazionali che culminarono nella produzione del più organizzato, il M5S.

Ciò ha prodotto, come succede in tutti i fenomeni umani, esiti positivi e esiti negativi. Come succede ogni volta che si instaura una terapia per una malattia. La differenza, però, sta nella necessità di stilare una scheda tecnica, volgarmente detto “bugiardino”, senza la quale non si ottiene l’autorizzazione e la prescrivibilità del farmaco e, quindi, della stessa terapia. È indubbio che molte scelte fatte sulla convinzione della “soluzione” a portata di mano sono state contraddette. Lo conferma, per esempio, la ricerca di tornare ad una condizione “quo ante” perché tali scelte si sono dimostrate “terapie” peggiori del problema o, quantomeno, inappropriate. Mi riferisco innanzitutto all’abolizione delle preferenze, scelta di cui mi pento e mi induce ad una estrema critica sul “civismo”, almeno quello inteso in accezione omeopatica.

Vieppiù, dopo l’evoluzione che ha avuto il mio tentativo di essere eletto sindaco, non più di 3 anni fa, contribuendo ad una proposta, civica, di visione della città. Ulteriormente mi sono convinto che il civismo, non potendo avere la redazione di un “bugiardino”, ri...

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Al centro Mauro Maccauro

Capita spesso di imbattersi in chi ritiene che la contrapposizione tra destra e sinistra abbia, ormai, fatto il suo tempo, che l’ideologia dei partiti sia superata e che gli stessi debbano lasciare il passo al civismo per governare al meglio le nostre comunità. Credo esattamente l’opposto, ritenendo che chi pensa il contrario lo faccia per rinnegare il proprio passato politico, per opportunismo o semplicemente perché non ha mai avuto un’ideologia in cui credere o non ha mai vissuto quella che definirei la formativa esperienza di una militanza politica. Provate a farvi raccontare una di queste esperienze da un comunista, un socialista o un democristiano degli anni settanta/ottanta. Lo farà con orgoglio, passione. Vedrete brillare ancora i suoi occhi. 

Certo, la società è cambiata, gli equilibri internazionali sono mutati, ma ritengo che le esigenze dell’uomo siano rimaste le st...

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Dove eravamo rimasti? In questi anni noi di sinistra insoddisfatti della politica (?) del Pd e dubbiosi rispetto a Leu siamo rimasti zitti. Un silenzio assordante che ha eliminato le differenze, appiattito qualsiasi cosa, dato spazio a un populismo all'amatriciana di cui Salvini è stato il massimo interprete.

C'è bisogno di recuperare il terreno perduto. Non si tratta di fondare l'ennesimo partito, dio ce ne scampi e liberi. Partendo dal nostro disastrato Agro è necessario elaborare un progetto per il territorio. La strada maestra per farlo rimane la creazione di una rete civica che inglobi le intelligenze più sensibili. Fondamentale deve essere, poi, anche l'azione di controllo. Come su questo sito Lorenzo Guarnaccia ha scritto mesi fa arriverà una cascata di miliardi e troppi squali si intravedono già all'orizzonte.

Vecchi e nuovi amici devono ricominciare a parlare, a litigare anche, perché le differenze esistono e far finta di non vederle è un errore grossolano. Non puoi vivere in un posto, lamentarti e non fare niente per cambiare le cose. Le persone, quando vogliono, possono incidere. Concludendo, abbiamo un'occasione unica per evitare che l'Agro per l'ennesima volta venga schiacciato tra Salerno e Napoli. Cerchiamo di non buttare al vento questa opportunità.

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l 6 gennaio del 1980 il presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella, sale a bordo della sua Fiat 132 insieme alla sua famiglia. Pochi attimi dopo, in via della Libertà a Palermo i killer si avvicinano all’autovettura e sparano diversi colpi di pistola. Il resto è impresso nelle immagini della fotografa siciliana Letizia Battaglia giunta sul luogo. Il suo scatto in bianco e nero ritrae l’attuale presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accovacciato di fianco all’auto con in braccio il corpo del fratello martoriato dai proiettili e circondato dalla folla. Fin da subito le indagini della Procura di Palermo seguono la pista nera, dopo la testimonianza di Irma Chiazzese che aveva riconosciuto nella figura di Giuseppe Valerio Fioravanti il killer “dagli occhi di ghiaccio” che assassinò suo marito. Insieme a Fioravanti venne indagato anche Gilberto Cavallini, ma entrambi fu...

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Questo articolo di Miles Johnson è apparso sul Financial Times.

 

A un osservatore casuale sarà sembrata solo una delle tante pagine Facebook che dispensava aforismi motivazionali (insieme a qualche occasionale minaccia). Invece “Onore è dignità”, 18 mila “mi piace”, era un vero e proprio esercizio di “social media branding” realizzato da un mafioso italiano. Per cinque anni, prima di finire in carcere nel 2017 con una condanna a 30 anni, il capo ‘ndranghetista Vincenzo Torcasio, di Lamezia Terme, si è meticolosamente costruito un consistente seguito online, attraverso un improbabile mix di immagini kitsch di rose e di cuori, citazioni dello scrittore Paulo Coelho e occasionali perle di saggezza gangster.

In alcuni post se la prendeva con le regole carcerarie dello Stato italiano contro la mafia. In altri pubblicava immagini di grandi somme di denaro scrivendo ...

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In questi giorni di difficoltà per il Governo si sono sentite alte e forti le voci di notissimi “nominati” come Boccia, Franceschini, ecc. dichiararsi pronti ad andare subito alle urne e di non aver paura del voto popolare (sic!). Insieme alla (normale) richiesta dell’opposizione di far ritorno al voto con le dovute eccezioni, vedi il morbido consenso della Lega pronta a “sacrificarsi” in un governo sostenuto dai transfughi dei 5S e di un Berlusconi sempre pronto ad essere responsabile! Potenza unificante dei 209 miliardi di euro che qualcuno dovrà “maneggiare”. 

È la seconda parte della commedia, mentre fuori infuria la tragedia della pandemia e avanza velocemente la trasformazione epocale dell’economia mondiale con la decadenza sempre più marcata dei vecchi imperialismi e l’affermarsi prepotente di nuove potenze economiche, commerciali e militari. La Ue per chi scrive resta ...

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