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Ultimo aggiornamento il 28/03/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Un sito di approfondimento con un pizzico di provocazione ed ironia. Un punto di vista differente rispetto alle notizie, agli avvenimenti, ai fatti e misfatti di questi ultimi anni. Dal nazionale al locale, senza nessuna preclusione.

Licenziata mentre era in malattia, un tumore che ora la costringe a vivere in un hospice, piena di debiti, in attesa del Tfr e della liquidazione. È il caso di Anna Vitiello, insegnante di Scienze Motorie, 54 anni, torinese, che si è rivolta al sindacato Cub scuola e ricerca per chiedere assistenza. La docente ha scoperto nel 2017 di essere malata, ma ha continuato a insegnare e tre anni fa è passata di ruolo. “A dicembre 2022 – racconta l’insegnante – il cancro non mi permetteva più di fare tutte le ore di servizio pertanto feci partire la malattia, successivamente chiesi la visita collegiale per poter richiedere la pensione di inabilità al lavoro”. Il 5 ottobre è in effetti arrivata la dichiarazione di inabilità.

Due mesi prima era però scaduto il suo contratto in un istituto scolastico ed era rientrata nella sua scuola di appartenenza, l’Istituto Superiore Primo Levi di Tor...

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Profumo di camorra. Si respira a Napoli, dove fioccano le fragranze che fanno l’occhiolino ai boss del passato. In confezioni lusso, disegni e brand studiati nei minimi particolari, sono sul mercato da settimane almeno due profumi ispirati al ricordo di due personaggi che hanno fatto la storia della camorra passata e recente.

Prima di Natale ha fatto capolino su Instagram l’essenza ‘O Lio’, commercializzata da Nunzia Giuliano con il soprannome del padre, Carmine Giuliano, morto di malattia nel 2004, già boss di Forcella negli anni 80 quando la famiglia Giuliano imperava sui traffici illeciti del rione e organizzava feste alle quali accorreva Diego Armando Maradona, poi ritratto con loro nella vasca da bagno a forma di conchiglia in una foto che fece il giro del mondo.

Il profumo unisex è andato forte come un treno, a 60 euro a boccetta, pubblicizzato per 14 mila follower su TikTok da video con slogan del tipo “acquistando questo profumo state dando rispetto al mio papà, perché voi avete ricevuto rispetto da lui”. E giù commenti entusiasti sotto alle foto del leone stilizzato con la corona, brand di ‘O Lio’. Commenti che hanno fatto storcere il naso a chi ricorda cosa hanno rappresentato i Giuliano a Napoli, la loro faida con la Nco di Raffaele Cutolo e la scia di sangue che attraversò la città.

Ora un negozio di abbigliamento e accessori di Pianura ci riprova con “EroeS 17”, e le maiuscole e i numeri non sono messi a caso. Sono le iniziali di Emanuele Sibillo, il capo della paranza dei bambini ucciso a 20 anni nel 2015, e il 17 è la lettera S dell’alfabeto. Una sorta di leggenda nel mondo della cultura pop sub-camorristica, che si nutre di esibizioni sui social e canzoni neomelodiche inneggianti ai boss e contro i pentiti “infami”, dove si sog...

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L’ultima vittima si chiamava Gianfranco Conte, aveva 37 anni e due figlie. È stato schiacciato da una bobina staccatasi da un carro ponte nello stabilimento della multinazionale Jindal Films a Brindisi. Poche ore prima era toccato a un operaio di 59 anni morire mentre lavorava in una falegnameria a Tiarno di Sopra, in Trentino: ucciso da un muletto. Solo martedì sera, un ragazzo di 26 anni di Volla, in provincia di Napoli, era morto schiacciato da un macchinario nello stabilimento della Laminazione Sottile a San Marco Evangelista, in provincia di Caserta. Si chiamava Giuseppe Borrelli e lavorava da precario, riassunto poche settimane fa con un contratto in staff leasing nell’azienda che lavora alluminio.

Alla Laminazione Sottile hanno incrociato subito le braccia, già martedì sera, proseguendo lo sciopero mercoledì. E giovedì si fermeranno tutti i metalmeccanici della provinci...

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La giostra degli aiuti diretti erogati dal governo ai quotidiani e periodici italiani è proseguita anche nel 2022. Con lo stesso ritardo consueto di almeno un anno, il 28 febbraio il Dipartimento per l’editoria di Palazzo Chigi ha reso nota la ripartizione dei contributi pari a 70 milioni alle imprese editrici. I fondi di Stato hanno fatto un altro giro, ma le testate che hanno beneficiato delle elargizioni maggiori sono rimaste esattamente le stesse del 2021, con qualche piccola variazione nella top ten delle più beneficate. Tra i sussidiati compaiono numerose testate che alcuni analisti della pubblicazione specializzata DataMediaHub considerano “molto borderline” per le loro caratteristiche societarie, come nei casi di Libero, del Foglio, del Secolo d’Italia e in altri ancora. Una costante rispetto al passato è anche la concentrazione delle risorse, con le prime dieci società che incamerano poco meno del 60% delle risorse complessive e le prime 20 che arrivano quasi ai quattro quinti della somma totale. Alla faccia del pluralismo che queste risorse dovrebbero servire a tutelare.

In cima alla classifica 2022 delle testate più aiutate da Palazzo Chigi c’è sempre Dolomiten con poco meno di 6,2 milioni. Il quotidiano in lingua tedesca più antico e più letto dell’Alto Adige è finanziato in quanto testata rivolta a una minoranza linguistica, ma i fondi vanno al Gruppo Athesia dell’ex politico della Svp Michl Ebner (per 30 anni parlamentare ed europarlamentare di Südtiroler Volkspartei) e della sua famiglia, che detiene il controllo quasi quasi integrale dell’informazione nelle province di Bolzano e Trento, perché possiede, tra le numerose altre testate, anche il quotidiano L’Adige e Radio Dolomiti. Dal 2018 i contributi alla testata sono quasi quintuplicati rispe...

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Ambulatori a pagamento per decongestionare il pronto soccorso degli ospedali, medici pagati con un gettone presenza per sopperire alla carenza di organico delle strutture pubbliche, analisi nei laboratori privati per saltare liste d’attesa di mesi e mesi: la sanità italiana si sta trasformando in una società per azioni? Presadiretta – in onda lunedì 11 marzo alle 21.20 su Rai 3 con la puntata dal titolo “Sanità S.p.a.” – è andata negli ospedali di Lombardia e Calabria per capire se la trasformazione in atto del sistema sanitario nazionale verso la privatizzazione sia la strada giusta per assicurare il diritto alla salute dei cittadini. Nonostante il governo Meloni abbia investito 2,4 miliardi di euro per aumentare gli stipendi, non si ferma la grande fuga del personale sanitario. Tra il 2020 e il 2022 180 mila tra medici e infermieri hanno scelto di lasciare la sanità pubblica, miglia...

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9 marzo 2020, scattava il lockdown nazionale. Il 21 febbraio 2020 era stato individuato il primo caso italiano di infezione da Covid-19. Erano giorni tremendi, di paura e sgomento. Ma anche di confusione, errori e di inconfessabili pressioni. Non è casuale che fino ad ora il triste anniversario sia passato nel silenzio di quasi tutti i media mainstream. Proprio per questo è bene ricordare cosa accadde.

Non dimentichiamoci che…

28 febbraio 2020: i positivi in Lombardia erano già 531 dei quali 103 nella zona bergamasca. L’allora assessore al Welfare, Giulio Gallera, dichiarava, riferendosi ad Alzano: “Nuove zone rosse non sono all’ordine del giorno nell’ordinanza che abbiamo preso”.

2 marzo: i contagi a Bergamo in 24 ore sono quasi raddoppiati da 100 a 209, Gallera annuncia: “Stiamo lavorando intensamente… per rafforzare il personale negli ospedali e coinvolgere ...

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Sono intervenuto nel dibattito sulle riforme istituzionali indetto dall’Associazione ex parlamentari. Ho sottolineato come perorare l’ elezione diretta del Presidente del Consiglio richieda compensarne il potere, fatalmente ingigantito, con la salvaguardia di un Parlamento forte, libero e denso di spirito critico.

Un Parlamento eletto con liste bloccate non ha di certo queste caratteristiche. Un Parlamento di “nominati “ è un Parlamento gravato da sensibilità ancillare verso i capi partito che compongono le liste. Tra essi non può che collocarsi il Presidente del Consiglio così come partorito dal disegno riformatore. Questi, a seguito del successo elettorale, è accompagnato da un premio di maggioranza che, allo stato, assegna a quanti lo abbiano sostenuto il 55 per cento dei seggi. E ciò senza che sia imposto un limite minimo dei consensi idoneo a far scattare il premio.

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