Sanità e scuola tagliati i fondi del Pnrr
Meno finanziamenti ai giovani ricercatori, meno case e ospedali di comunità, meno asili nido, meno famiglie connesse alla banda ultralarga, meno alta velocità ferroviaria al Sud. Più soldi per le reti idriche e per l’agricoltura, oltre che una dote aggiuntiva per i crediti di imposta alle imprese. E il ripescaggio dei fondi contro il rischio idrogeologico per finanziare la ricostruzione delle aree colpite dalle alluvioni della scorsa primavera. Rispetto alla versione del 2021 il nuovo Pnrr dell’Italia approvato venerdì scorso dalla Commissione europea ha perso per strada una parte degli obiettivi iniziali, sacrificati causa aumento dei costi, scarsa partecipazione ai bandi o cambiamenti delle condizioni di mercato. Non sono passate, nel negoziato con la Ue, alcune delle proposte del governo Meloni: per esempio il Piano non finanzierà la ricerca sui biocarburanti e l’obiettivo di riduz...
Continua a leggereNon solo le misure per arginare le alluvioni e ridurre il rischio idrogeologico. A sparire dal “nuovo” Piano nazionale di ripresa e resilienza sono anche i fondi per la medicina territoriale. Nella rimodulazione del piano del ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Raffaele Fitto, sono stati ridotti i già scarsi finanziamenti previsti per la sanità pubblica. Eppure, il collasso del sistema sanitario a cui abbiamo assistito durante la pandemia avrebbe dovuto insegnare qualcosa: senza strutture adeguate e senza un livello intermedio di assistenza, gli ospedali – e in special modo i pronto soccorso, già molto in affanno – sono destinati a scoppiare. In effetti, il Pnrr è stato ideato proprio per rilanciare il Paese dopo lo shock economico e sociale causato dal Covid. Porre rimedio alle lacune che l’emergenza ha portato a galla è uno degli obiettivi principali del Recovery Plan. Il governo Meloni giustifica lo slittamento delle misure dando la colpa al “contesto attuale” e promette di realizzare comunque i progetti, attraverso altre risorse. Ma le associazioni di categoria non dormono sonni tranquilli: “Serve una sanità territoriale forte, una medicina più vicina ai cittadini. Tutto questo è destinato a rimanere sulla carta?”, ha denunciato Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei medici di Firenze. Con la revisione del Piano, le Case della Comunità finanziate dai fondi europei passano da 1.350 a 936, gli Ospedali di Comunità da 400 a 304. Le Centrali Operative territoriali da 600 a 524. Vista la grave carenza di medici, in molti erano preoccupati che non fosse possibile garantire un organico sufficiente a queste nuove strutture. La buona notizia è che ora il rischio “cattedrale vuota” sembra essere scongiurato. Per il momento non si sa neanche quando verrà costruit...
Continua a leggereForse la professoressa Anna Maria non se l’aspettava nemmeno più. Ma dopo due anni di pensione, in questi giorni, il ministero dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara le ha mandato una mail per comunicarle ciò che aveva atteso per una vita: il posto di ruolo. La vicenda è davvero singolare e oltre a sorprendere la signora che lo scorso mese di aprile ha spento settanta candeline, ha lasciato a bocca aperta le organizzazioni sindacali che ogni giorno hanno a che fare con il mondo del precariato nel mondo della scuola.
La docente in questione ora vive a Bisaccia, il paese del poeta Franco Arminio in provincia di Avellino, per anni è stata iscritta nelle Gps (Graduatorie provinciali supplenze) nelle scuole di Rimini facendo l’insegnante di sostegno alle superiori. Una vita da precaria che in Italia accomuna migliaia di persone. La professoressa Anna Maria nel 2018 aveva f...
Continua a leggereFelice Faiella fa parte del gruppo ambiente e territorio di FUTUR 🌻AMA. Nella galleria del sito è possibile trovare altre foto a corredo dell'articolo.
Finalmente si sono accorti che era necessario ed urgente intervenire su via Atzori all’uscita dell’A3 per risolvere l’annoso problema delle lunghe code di autovetture che si formano a tutte le ore del giorno. La Regione Campania, compotente per i trasporti regionali, insieme alle ferrovie dello stato, finanziarono un progetto per la realizzazione di una rotatoria all’uscita dell’A3 a Nocera Inferiore, dove fu previsto un tratto stradale dedicato esclusivamente all’arrivo, alla sosta ed alla partenza di autobus della società BusItalia, appartenente alle FFSS. Ottima idea perchè così gli autobus non si sarebbero inoltrati nella città, riducendo i tempi delle corse ed anche l’inquinamento. Con il coinvolgimento anche del Comune di Nocera Inferiore e della Società Autostrade Meridionali venne concordato il primo progetto della rotatoria con annesso un parcheggio per vetture e moto di circa 200 veicoli, proprio a ridosso dell’uscita.
Espletate le pratiche di esproprio, il 7 dicembre 2022 è stato tagliato il nastro di inizio lavori. Nel
frattempo viene apportata la prima variante al progetto, eliminando la corsia riservata agli arrivi, sosta e partenza degli autobus di BusItalia. Dove verrano dislocati? La risposta data: «Altrove». Quello che desta sconcerto è il fatto che viene eliminato l’unico aspetto positivo del progetto, lasciando invece in vita
il parcheggio di auto e moto che creerà enormi problemi alla circolazione, peggiorandola, perchè farà aumentare i rallentamenti e le code in uscita dall’A3 nonostante la presenza della rotatoria. Proveremo noi di FUTUR AMAa verificare...
Continua a leggereIl 15% degli ambulatori chiusi, la qualità dell’assistenza compromessa in almeno un reparto su due e i medici che per non abbandonare i pazienti fanno ore di straordinario, turni di notte e saltano i riposi settimanali. Negli ospedali italiani si sta vivendo l’ennesima estate di crisi, in particolare nei reparti di medicina interna. Lo stato (drammatico) dell’arte viene denunciato dall’indagine della Federazione medici internisti ospedalieri (Fadoi) in 206 Unità operative ospedaliere di medicina interna in tutte le regioni italiane. Ma i problemi sono noti e risalgono perfino a prima della pandemia: le carenze di organico tra giugno e settembre diventano insostenibili, visto che circa un terzo dei medici va in ferie. L’emergenza Covid ha probabilmente acuito le difficoltà, che hanno portato un anno fa gli stessi medici a decidere di scioperare, chiudendo gli ambulatori per due giorni....
Continua a leggereUn nastro a Pompei, un festival a Positano, una lectio magistralis a Napoli. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è particolarmente attivo nella “sua” Campania, dove è richiestissimo a inaugurazioni e cerimonie varie. Il tutto sta però assumendo contorni grotteschi: ogni quattro-cinque giorni Sangiuliano ha qualcosa da celebrare nella terra in cui è candidato in pectore del centrodestra alle prossime Regionali (mancano un paio d’anni, ma i partiti si stanno già organizzando), sponsorizzato soprattutto da Fratelli d’Italia. Ergo: le attività legate al ministero gli consentono un tour elettorale in largo anticipo, col vantaggio (in caso di eventi istituzionali) di usufruire di strutture, status e portafoglio gentilmente concessi dal ministero stesso.
Basta sfogliare all’indietro le pagine dell’agenda di Sangiuliano per accorgersi della sua onnipresenza in Campania. Anch...
Continua a leggereQualche riflessione a freddo sollecitata dalla manifestazione Cgil del 24 giugno in difesa del diritto alla salute. La situazione sanitaria italiana che emerge dal rapporto internazionale Ocse Health at Glauce 2022 è solo parzialmente rappresentabile dalle medie degli indicatori tematici con i quali rimane abbastanza allineata. Queste infatti, osservandone la composizione, mostrano scostamenti molto elevati dei valori che le compongono e quindi una forte eterogeneità di offerta sanitaria quali-quantitativa tra diverse aree geografiche che qualsiasi autonomia regionale differenziata non potrebbe che aggravare, in quanto maggiormente pesata sulle rispettive risorse territoriali e non sugli effettivi bisogni.
Inoltre, l’assenza di ogni programmazione regolatoria, tra uscite fisiologiche di personale dal Servizio sanitario per pensionamento ed entrate di medici specialisti formati...
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