Inchieste/858
Un nastro a Pompei, un festival a Positano, una lectio magistralis a Napoli. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è particolarmente attivo nella “sua” Campania, dove è richiestissimo a inaugurazioni e cerimonie varie. Il tutto sta però assumendo contorni grotteschi: ogni quattro-cinque giorni Sangiuliano ha qualcosa da celebrare nella terra in cui è candidato in pectore del centrodestra alle prossime Regionali (mancano un paio d’anni, ma i partiti si stanno già organizzando), sponsorizzato soprattutto da Fratelli d’Italia. Ergo: le attività legate al ministero gli consentono un tour elettorale in largo anticipo, col vantaggio (in caso di eventi istituzionali) di usufruire di strutture, status e portafoglio gentilmente concessi dal ministero stesso.
Basta sfogliare all’indietro le pagine dell’agenda di Sangiuliano per accorgersi della sua onnipresenza in Campania. Anche volendosi limitare all’ultimo mese e mezzo, c’è da perdersi dietro ai continui viaggi a Napoli – la sua città – e dintorni. Si parte il 9 giugno, con la proclamazione di Sangiuliano “laureato illustre” all’Università Federico II, nonostante la contestazione degli studenti fuori dall’Ateneo. Passano un paio di giorni e il ministro omaggia pure l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, regalando una lectio magistralis su Giuseppe Prezzolini (su cui di recente ha scritto un libro) e visitando poi la scuola di restauro dell’istituto. La sera successiva, trovandosi in zona, Sangiuliano non si fa mancare la presentazione di un libro dell’imprenditore Paolo Scudieri sulla Ferrari e il Made in Italy, durante una serata di gala ospitata dal Palazzo Reale di Napoli.Il 17 giugno è tempo invece di una tappa a Positano, una delle perle della Costiera Amalfitana. Qui Sangiuliano partecipa alla s...
Continua a leggereQualche riflessione a freddo sollecitata dalla manifestazione Cgil del 24 giugno in difesa del diritto alla salute. La situazione sanitaria italiana che emerge dal rapporto internazionale Ocse Health at Glauce 2022 è solo parzialmente rappresentabile dalle medie degli indicatori tematici con i quali rimane abbastanza allineata. Queste infatti, osservandone la composizione, mostrano scostamenti molto elevati dei valori che le compongono e quindi una forte eterogeneità di offerta sanitaria quali-quantitativa tra diverse aree geografiche che qualsiasi autonomia regionale differenziata non potrebbe che aggravare, in quanto maggiormente pesata sulle rispettive risorse territoriali e non sugli effettivi bisogni.
Inoltre, l’assenza di ogni programmazione regolatoria, tra uscite fisiologiche di personale dal Servizio sanitario per pensionamento ed entrate di medici specialisti formati...
Continua a leggerePubblichiamo stralci della lezione tenuta da Paolo Borsellino agli studenti dell’Istituto professionale “Remondini” di Bassano del Grappa il 26 gennaio 1989.
Vorrei cominciare [parlando] di cultura della legalità, una cosa che probabilmente a scuola si insegna molto poco. Che cosa intendo per cultura della legalità? Sapere e recepire appieno che cosa sono le leggi e perché le leggi debbono essere osservate. Verrebbe da pensare che le leggi vengono osservate soprattutto perché, se non si osservano, ci sono sanzioni penali o civili. Ma non è vero (…). Le leggi, la maggior parte della popolazione le osserva o dovrebbe osservarle, perché acconsente a esse, cioè ritiene che si tratti di comandi o divieti giusti. (…) Ma è chiaro che, tanto più queste leggi vengono osservate, quanto più si ritiene che le leggi siano giuste, quanto più il cittadino tende a identificarsi con le istituzioni (…). Ci sono dei bisogni del cittadino che sono il bisogno di giustizia, il bisogno di sicurezza, che il cittadino chiede naturalmente che gli vengano assicurati da un’istituzione sovrapersonale quale è lo Stato. Quando ritiene che non gli vengano assicurati, quando non si identifica, quando non ha la fiducia nelle pubbliche istituzioni, cerca naturalmente di trovare dei surrogati a queste esigenze (…). Se il mio vicino, il mio contraente, non mi paga, io devo essere in condizione di rivolgermi a un giudice che lo condanni a pagare e che mi assicuri la possibilità di riprendermi quello che gli ho dato (…).
Senza fiducia Come e perché la mafia entra nello stato
Quando tutte queste cose non funzionano, cioè quando questo clima di reciproca fiducia non viene assicurato dallo Stato (…) allora, se esiste, se storicamente si è formata un’orga...
Continua a leggereIl sindaco Canfora, che si definisce un "condannato innocente" , confonde il senso di responsabilità con altro. Sulle pagine di un noto quotidiano, pubblicato stamane, ha dichiarato che fin quando la legge gli consentirà di fare il sindaco resterà incollato alla poltrona, lasciando intendere che lo fa per il bene della sua città. E subito dopo chiarisce il vero motivo: sono in arrivo i fondi del PNRR, e questa è una occasione ghiotta per fare la “campagna elettorale”. A questo punto è necessario chiarire che Canfora già con la sentenza di conferma della Corte di Appello doveva essere dichiarato decaduto per effetto dell’art. 11, lettera b), comma 1 della legge Severino.
Ma, evidentemente, si è voluto attendere il responso della Suprema Corte. E adesso che anche la Cassazione ha confermato la co...
Continua a leggereLeggere i nostri giornali locali ogni giorno mi dimostra come e perché siamo la provincia d’Italia a maggiore mortalità evitabile, ma che non vogliamo minimamente cercare di ridurla. Il nostro fragilissimo lungomare si basa su ben tre gallerie che, ostruite da un eccesso di traffico veicolare per mancanza di mezzi pubblici su ferro (metro, tram ecc.), crea delle mortali camere a gas per attraversare le quali ogni cittadino napoletano comprende come si perdono migliaia di anni di vita (morti premature/anno) per il solo inquinamento dell’aria, come ci comunica regolarmente ogni anno l’Agenzia Ambiente Europea (giammai nessuna istituzione regionale campana, tipo Arpac, Asl ecc.).
Pertanto, osannare eventi come il Pizza Village sul lungomare di Napoli, che creano una situazione totalmente invivibile sia per i cittadini napoletani residenti che in transito, è semplicemente un assur...
Continua a leggere“Truccavano” il tonno, aggiungendo additivi “non consentiti” per “esaltarne aspetto e colore”. Ma, di fatto, lo rendevano “nocivo” per la salute. Tanto da aver provocato oltre trenta intossicazioni alimentari. A fermare la presunta associazione a delinquere sono stati i Nas di Bari, coordinati dalla procura di Trani, al termine di un’inchiesta che conta 18 indagati tra titolari e dipendenti di due aziende ittiche di Bisceglie, di un laboratoro di Avellino e di una società di consulenza. Si tratta della Ittica Zu Pietro Srl e della Izp processing, del laboratorio Innovatio Srl e della società di consulenza Studio summit Srl.
Su ordine del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani in 12 sono finiti agli arresti – 5 in carcere e 7 ai domiciliari – mentre gli altri sei sono stati raggiunti da provvedimenti che prevedono il divieto e l’obbligo di dimora. Le accuse ...
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