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Ultimo aggiornamento il 30/04/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Leggere i nostri giornali locali ogni giorno mi dimostra come e perché siamo la provincia d’Italia a maggiore mortalità evitabile, ma che non vogliamo minimamente cercare di ridurla. Il nostro fragilissimo lungomare si basa su ben tre gallerie che, ostruite da un eccesso di traffico veicolare per mancanza di mezzi pubblici su ferro (metro, tram ecc.), crea delle mortali camere a gas per attraversare le quali ogni cittadino napoletano comprende come si perdono migliaia di anni di vita (morti premature/anno) per il solo inquinamento dell’aria, come ci comunica regolarmente ogni anno l’Agenzia Ambiente Europea (giammai nessuna istituzione regionale campana, tipo Arpac, Asl ecc.).

Pertanto, osannare eventi come il Pizza Village sul lungomare di Napoli, che creano una situazione totalmente invivibile sia per i cittadini napoletani residenti che in transito, è semplicemente un assurdo a tutela della salute pubblica. Il mezzo milione di visitatori registrato oggi si accompagna molto più opportunamente a tutela della salute pubblica ai circa 500 mila cittadini che restano a passeggiare, ma soprattutto a respirare, con sufficienti spazi sul lungomare di Napoli, con buona pace delle tasche degli organizzatori del Pizza Village.

Abbiamo un eccesso di auto private circolanti per assenza di un valido trasporto su ferro (61 auto vecchie/100 abitanti contro le 41 di Amsterdam e 49 di Parigi). Abbiamo un aereo ogni due minuti che ci decolla o atterra in testa e in pieno centro cittadino (assenza di Grazzanise!) che è pari a circa mille auto a gasolio a motore acceso ciascuno. Abbiamo centinaia di maxi navi all’anno che trasportano merci e turisti nel porto, tutte a motore sempre acceso per assenza di elettrificazione delle banchine, e sono altre circa 50mila auto diesel a motore acceso ciascuna in pieno centro cittadino. I dati appena pubblicati dalla agenzia europea dell’Ambiente ci dicono ufficialmente che ogni giorno muoiono in maniera evitabile (e non evitata!) non meno di 11,5 cittadini campani al giorno, di cui 6,5 sono residenti nella sola provincia di Napoli, la più ammalata di Italia e con la più bassa aspettativa di vita media ormai da decenni, record mantenuto persino quando il nord Italia veniva massacrato e falciato dal Covid-19 (2020).

A livello nazionale abbiamo fatto scomparire dal Ssn il fondo del 5% destinato obbligatoriamente alla prevenzione e lo abbiamo sostituito con il 6% di spesa per soli farmaci oncologici ad altissimo costo. Senza prevenzione primaria stiamo facendo ammalare da decenni troppi cittadini napoletani e campani. Se contemporaneamente li curiamo al meglio rispetto a tutto il mondo, ma con costi altissimi e sconosciuti tutti a carico del Ssn, abbiamo creato la tempesta perfetta per distruggere il Ssn. Il personale dei pronto soccorso si è ormai azzerato perché da troppi anni si preferisce favorire economicamente le lobby dei medici di famiglia anziché chi lavora in pronto soccorso, quindi chi può scappa a fare il medico di famiglia in Campania. Come ci si deve comportare come cittadini, come medici e come media in questa tempesta perfetta? Raccontando e dimostrando sempre tutte le verità e le assurdità della sanità campana, ogni giorno, ma cercando di dare una spiegazione alle notizie, affinché si possa tentare di raddrizzare la rotta di questa barca in tempesta senza valido nocchiere, o almeno capire perché siamo affondati mentre ci dicevamo come e quanto eravamo bravi a curare in eccellenza, ma solamente ad altissimi e sconosciuti costi.