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Ultimo aggiornamento il 27/04/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Un nastro a Pompei, un festival a Positano, una lectio magistralis a Napoli. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è particolarmente attivo nella “sua” Campania, dove è richiestissimo a inaugurazioni e cerimonie varie. Il tutto sta però assumendo contorni grotteschi: ogni quattro-cinque giorni Sangiuliano ha qualcosa da celebrare nella terra in cui è candidato in pectore del centrodestra alle prossime Regionali (mancano un paio d’anni, ma i partiti si stanno già organizzando), sponsorizzato soprattutto da Fratelli d’Italia. Ergo: le attività legate al ministero gli consentono un tour elettorale in largo anticipo, col vantaggio (in caso di eventi istituzionali) di usufruire di strutture, status e portafoglio gentilmente concessi dal ministero stesso.

Basta sfogliare all’indietro le pagine dell’agenda di Sangiuliano per accorgersi della sua onnipresenza in Campania. Anche volendosi limitare all’ultimo mese e mezzo, c’è da perdersi dietro ai continui viaggi a Napoli – la sua città – e dintorni. Si parte il 9 giugno, con la proclamazione di Sangiuliano “laureato illustre” all’Università Federico II, nonostante la contestazione degli studenti fuori dall’Ateneo. Passano un paio di giorni e il ministro omaggia pure l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, regalando una lectio magistralis su Giuseppe Prezzolini (su cui di recente ha scritto un libro) e visitando poi la scuola di restauro dell’istituto. La sera successiva, trovandosi in zona, Sangiuliano non si fa mancare la presentazione di un libro dell’imprenditore Paolo Scudieri sulla Ferrari e il Made in Italy, durante una serata di gala ospitata dal Palazzo Reale di Napoli.Il 17 giugno è tempo invece di una tappa a Positano, una delle perle della Costiera Amalfitana. Qui Sangiuliano partecipa alla serata inaugurale di “Positano Mare Sole e Cultura”, storica rassegna letteraria arrivata alla ventunesima edizione. Bella occasione per ripresentare il libro su Prezzolini, mentre l’amministrazione comunale ricambia la cortese visita con un prezioso piatto di ceramica raffigurante gli affreschi della Villa Romana di Positano.

Giusto qualche giorno di riposo e poi il ministro torna in Campania, questa volta a Capri. L’ex direttore del Tg2 si spende per promuovere la riapertura di via Krupp, il magnifico sentiero scavato nella roccia chiuso da 9 anni per motivi di sicurezza: “Un simbolo di Capri, una vera e propria opera d’arte”, esulta Sangiuliano facendosi immortalare sulla strada.

Non è che l’inizio di una lunga estate campana. Il 7 luglio c’è l’inaugurazione del Festival delle Ville Vesuviane, immancabile rassegna estiva a Ercolano alla cui serata d’esordio il ministro non rinuncia. Nello stesso giorno, già che c’è, Sangiuliano festeggia insieme a FdI l’apertura della nuova sede del partito a Napoli. Ma è soprattutto il fascino dell’arte a sedurre l’ex direttore. E infatti l’11 luglio Sangiuliano è in prima fila al Teatro Grande di Pompei, dove il maestro Riccardo Muti porta il suo “Vie dell’Amicizia”. Si arriva poi al 16 luglio, forse la tappa più celebre del tour ministeriale perché nobilitata dalla presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sangiuliano tiene a battesimo il primo Frecciarossa Roma-Pompei, presentato qualche giorno prima in una complicata conferenza stampa dove questo treno – inizialmente deputato a spostarsi una volta al mese e accelerando di soli 15 minuti il percorso già esistente – era stato presentato in pompa magna dal medesimo Sangiuliano.

Insieme a Meloni, il ministro visita Pompei ma l’aria della Campania non farà in tempo a mancargli, quando rientrerà a Roma: due giorni fa, il 19 luglio, il ministro torna di nuovo a Napoli, questa volta per inaugurare il museo dedicato a Enrico Caruso. Una frenetica attività di promozione che ha un precedente ben augurante per l’interessato: Dario Franceschini, al ministero prima di Sangiuliano, si era talmente speso per la Cultura a Napoli da candidarsi poi in quel collegio alle ultime elezioni, riconquistando lì il seggio in Senato. Con un po’ di fortuna e perseveranza, il modello sembra replicabile su scala regionale. Vincenzo De Luca è avvisato.