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Ultimo aggiornamento il 28/03/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Inchieste/833

Va accolta come una ottima notizia il voto unanime che la Camera ha dato alla legge sul cosiddetto “oblio oncologico”. In un Paese che, a differenza di ciò che avviene normalmente nel mondo occidentale, ci si divide tra destra e sinistra riguardo ai diritti civili, ai diritti della persona e alla norme antidiscriminatorie che altrove son considerati patrimonio comune di civiltà, un risultato di questo tipo non poteva essere dato per scontato. Ed ha infatti il sapore amaro della discriminazione e dell’accanimento sulla vittima lo stigma istituzionale al quale andava finora incontro la persona che – guarita da una malattia oncologica – era condannata a trascinarsi appresso per tutta la vita una valutazione negativa in ambito finanziario e assicurativo ma anche nella ricerca di un lavoro o nell’avvio di un processo di adozione venendo considerata perennemente un soggetto a rischio e quindi “inaffidabile” dai punti di vista esemplificativamente elencati.Grazie alla legge appena approvata in prima lettura, gli Istituti finanziari, assicurativi, o comunque chi sarà chiamato a svolgere indagini sulla affidabilità o sulla solvibilità della persona, non potranno chiedere informazioni o attingere a dati relativi a patologie pregresse e sul rispetto della nuova normativa vigilerà il Garante della Privacy.

E’ vero che – nonostante la comunità scientifica consideri guarita la persona affetta da patologie oncologiche trascorsi 5 anni dalla conclusione del trattamento terapeutico – questo limite di maggior favore si applicherà solamente alle persone per le quali la patologia sia insorta prima del compimento dei 21 anni di età, mentre alla generalità dei casi si applicherà il più severo limite dei dieci anni ma questo non fa venir meno l’importante avanzamento che la norma r...

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Non solo le misure per arginare le alluvioni e ridurre il rischio idrogeologico. A sparire dal “nuovo” Piano nazionale di ripresa e resilienza sono anche i fondi per la medicina territoriale. Nella rimodulazione del piano del ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Raffaele Fitto, sono stati ridotti i già scarsi finanziamenti previsti per la sanità pubblica. Eppure, il collasso del sistema sanitario a cui abbiamo assistito durante la pandemia avrebbe dovuto insegnare qualcosa: senza strutture adeguate e senza un livello intermedio di assistenza, gli ospedali – e in special modo i pronto soccorso, già molto in affanno – sono destinati a scoppiare. In effetti, il Pnrr è stato ideato proprio per rilanciare il Paese dopo lo shock economico e sociale causato dal Covid. Porre rimedio alle lacune che l’emergenza ha portato a galla è uno degli obiettivi principali del Recovery Plan. Il gov...

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Forse la professoressa Anna Maria non se l’aspettava nemmeno più. Ma dopo due anni di pensione, in questi giorni, il ministero dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara le ha mandato una mail per comunicarle ciò che aveva atteso per una vita: il posto di ruolo. La vicenda è davvero singolare e oltre a sorprendere la signora che lo scorso mese di aprile ha spento settanta candeline, ha lasciato a bocca aperta le organizzazioni sindacali che ogni giorno hanno a che fare con il mondo del precariato nel mondo della scuola.

La docente in questione ora vive a Bisaccia, il paese del poeta Franco Arminio in provincia di Avellino, per anni è stata iscritta nelle Gps (Graduatorie provinciali supplenze) nelle scuole di Rimini facendo l’insegnante di sostegno alle superiori. Una vita da precaria che in Italia accomuna migliaia di persone. La professoressa Anna Maria nel 2018 aveva fatto anche il concorso e proprio da quell’elenco è stata “ripescata” per la proposta di una cattedra a tempo indeterminato. Peccato che il contratto le sia stato proposto fuori tempo massimo, quando ormai è tornata nella sua terra per godersi il “meritato” riposo. Nemmeno volendo potrebbe tornare ad insegnare perché sarebbe incompatibile. Da notare tra l’altro che l’assunzione in ruolo gli è stata proposta in un istituto di Salerno, a un’ora e mezza da casa. Contattata dal fatto.it la signora ha preferito non commentare, seppur ammettendo la ricostruzione fatta. Resta l’amaro in bocca per un sogno non realizzato ma non solo: per una pensione che – secondo i sindacati – potrebbe persino essere meno di mille euro al mese.

“Se n’è andata dal mondo del lavoro da precaria – spiega Simonetta Ascarelli, segretaria provinciale Flc Cgil di Rimini – senza ricostruzione di carriera; priva d...

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Felice Faiella fa parte del gruppo ambiente e territorio di FUTUR 🌻AMA. Nella galleria del sito è possibile trovare altre foto a corredo dell'articolo. 

 

Finalmente si sono accorti che era necessario ed urgente intervenire su via Atzori all’uscita dell’A3 per risolvere l’annoso problema delle lunghe code di autovetture che si formano a tutte le ore del giorno. La Regione Campania, compotente per i trasporti regionali, insieme alle ferrovie dello stato, finanziarono un progetto per la realizzazione di una rotatoria all’uscita dell’A3 a Nocera Inferiore, dove fu previsto un tratto stradale dedicato esclusivamente all’arrivo, alla sosta ed alla partenza di autobus della società BusItalia, appartenente alle FFSS. Ottima idea perchè così gli autobus non si sarebbero inoltrati nella città, riducendo i tempi delle corse ed anche l’inquinamento. Con il coinvolgimento anche de...

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Il 15% degli ambulatori chiusi, la qualità dell’assistenza compromessa in almeno un reparto su due e i medici che per non abbandonare i pazienti fanno ore di straordinario, turni di notte e saltano i riposi settimanali. Negli ospedali italiani si sta vivendo l’ennesima estate di crisi, in particolare nei reparti di medicina interna. Lo stato (drammatico) dell’arte viene denunciato dall’indagine della Federazione medici internisti ospedalieri (Fadoi) in 206 Unità operative ospedaliere di medicina interna in tutte le regioni italiane. Ma i problemi sono noti e risalgono perfino a prima della pandemia: le carenze di organico tra giugno e settembre diventano insostenibili, visto che circa un terzo dei medici va in ferie. L’emergenza Covid ha probabilmente acuito le difficoltà, che hanno portato un anno fa gli stessi medici a decidere di scioperare, chiudendo gli ambulatori per due giorni....

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Gennaro Sangiuliano

Un nastro a Pompei, un festival a Positano, una lectio magistralis a Napoli. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è particolarmente attivo nella “sua” Campania, dove è richiestissimo a inaugurazioni e cerimonie varie. Il tutto sta però assumendo contorni grotteschi: ogni quattro-cinque giorni Sangiuliano ha qualcosa da celebrare nella terra in cui è candidato in pectore del centrodestra alle prossime Regionali (mancano un paio d’anni, ma i partiti si stanno già organizzando), sponsorizzato soprattutto da Fratelli d’Italia. Ergo: le attività legate al ministero gli consentono un tour elettorale in largo anticipo, col vantaggio (in caso di eventi istituzionali) di usufruire di strutture, status e portafoglio gentilmente concessi dal ministero stesso.

Basta sfogliare all’indietro le pagine dell’agenda di Sangiuliano per accorgersi della sua onnipresenza in Campania. Anch...

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