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Ultimo aggiornamento il 28/04/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Inchieste/850

Sotto la lente della Procura di Trapani che indaga sul ruolo delle ong Jugend Rettet, Save The Children e Medici Senza Frontiere durante gli sbarchi dal 2016 non sono finite solo le organizzazioni che si occupavano del soccorso in mare dei naufraghi, ma anche diversi giornalisti italiani, intercettati dalle forze dell’ordine nel periodo in cui raccontavano la rotta migratoria nel Mediterraneo e le condizioni nelle quali i migranti venivano detenuti nei lager libici. A rivelarlo sul quotidiano Domani è Andrea Palladino, che ha avuto accesso a centinaia di pagine di telefonate intercettate, trascritte e depositate nell’inchiesta trapanese. La storia è stata poi ripresa anche dal Guardian.

Tra i reporter finiti nel mirino della polizia giudiziaria – lo Sco, la squadra mobile di Trapani e il comando generale della Guardia costiera – c’è anche il giornalista del Fatto Quotidiano, Antonio Massari, registrato mentre parlava con delle fonti. Fu lui poi a rivelare, nell’agosto del 2018, i rapporti tra gli operatori della Imi e Matteo Salvini. Il caso più eclatante è quello della freelance Nancy Porsia. Esperta di Libia, dove si è recata molte volte per realizzare i suoi reportage, Porsia è stata intercettata a lungo, anche durante le telefonate con il proprio avvocato, Alessandra Ballerini, nelle quali si diceva preoccupata per le minacce ricevute dalle milizie libiche guidate dal trafficante Bija che, insieme ad Avvenire, ha contribuito a smascherare, dimostrando con immagini anche la sua presenza a un incontro al ministero dell’Interno quando a guidarlo era Marco Minniti.

Il suo lavoro occupa ben 22 pagine, con fotografie, contatti sui social, rapporti personali e nomi di fonti sul campo, oltre ai suoi contatti con altri giornalisti italiani e internaziona...

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Assurdo, ma vero e nuovo record nella saga del lavoro culturale non pagato: il lavoro a spese tue. La Provincia di Salerno cerca restauratori che lavorino in perdita. Il testo dell’avviso esplorativo, datato 24 marzo, è stato rilanciato da un comunicato stampa nella giornata di lunedì. L’ennesimo annuncio di “lavoro volontario”? Di più.

Si legge: “Le proposte progettuali e la realizzazione degli interventi non dovranno comportare oneri per l’Ente e pertanto saranno realizzate a cura e spese del restauratore”. Ripetiamolo: spese a carico del professionista incaricato. Attrezzatura, materiali, con costi che possono variare dalle poche decine alle centinaia di euro a seconda dell’intervento, supponendo che siano poco gravosi. Naturalmente alla domanda deve essere allegato “il curriculum vitae” dal quale “si evinca chiaramente, oltre al titolo di studio conseguito e ad ulteriori c...

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Una spiaggia in Spagna

Impossibile uscire dal proprio Comune in zona arancione e dalla propria abitazione in zona rossa, ma ci si può muovere tra le Regioni per raggiungere un aeroporto e volare all’estero in vacanza per Pasqua. Con il turismo sostanzialmente azzerato in Italia, esplode la polemica di fronte a una nota del Viminale, riportata dal Corriere della Sera, che spiega come “sono giustificati gli spostamenti finalizzati a raggiungere il luogo di partenza di questo tipo di viaggi che, in quanto generalmente consentiti, non possono subire compressioni o limitazioni al proprio svolgimento”. Insomma, circolazione libera ma sempre “muniti di autocertificazione”.

E la lista di Paesi verso i quali è possibile muoversi, come noto da tempo, è lunga e ricca di mete appetibili vista la primavera. Si va dal Belgio alla Danimarca, dalla Grecia ai Paesi Bassi e ancora Portogallo, Spagna, Svezia e altre decine. Per fare rientro è obbligatorio il tampone negativo eseguito massimo 72 ore prima, mentre al ritorno da altre mete – Austria, Regno Unito e Stati Uniti – esiste l’obbligo della quarantena fiduciaria per 14 giorni. Come già accaduto per i tedeschi e i francesi, che possono volare verso la Spagna dove le regole anti-Covid in questo momento sono molto meno rigide, adesso scoppia la polemica anche in Italia.

La Spagna è infatti diventata per molti turisti la meta privilegiata per evadere dalle restrizioni locali. Il governo ha lasciato alle comunità autonome la possibilità di decidere sulla chiusura dei confini regionali, ma permette l’arrivo degli stranieri dal resto dell’Unione Europea. Questo ha creato quello che alcuni giornali iberici definiscono un “paradosso”: agli spagnoli è vietato spostarsi tra le regioni, mentre i turisti possono scegliere una destinazione e approfi...

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Era stato derubato da due rapinatori a bordo di uno scooter di grossa cilindrata, ma Giuseppe Greco, 26enne napoletano, ha deciso di inseguire i suoi aggressori, e dopo averli speronati li ha investiti uccidendoli. Gli investigatori sono impegnati nel chiarire la posizione dell’uomo, così da inquadrare i fatti e capire se si è trattato di un atto volontario o colposo, se non di omicidio stradale.

Le vittime sono Ciro Chirollo di 30 anni e Domenico Romano di 40, due pregiudicati di Sant’Antimo che avevano affiancato il 26enne a bordo di un T-Max e lo avevano minacciato armati di pistola. I due dopo aver strappato il Rolex che Giuseppe Greco aveva al polso sono fuggiti, convinti di lasciarsi alle spalle il ragazzo che a sua volta viaggiava a bordo di una Smart. Il giovane ha però reagito all’aggressione, e dopo la tragica conclusione dell’inseguimento ha abbandonato entrambi i v...

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A fine giugno, quando scadranno le moratorie su quasi 300 miliardi di euro di prestiti bancari, c’è il rischio che 2,7 milioni di imprese e famiglie italiane si trovino sull’orlo di un “sostanziale dissesto finanziario” e in base alle nuove norme Eba vengano classificati in posizione di default. L’avvertimento arriva dal sindacato dei bancari Fabi. Intanto Bankitalia annota che le 350mila famiglie che hanno ottenuto un rinvio del pagamento delle rate dei mutui potrebbero, alla fine del periodo di sospensione, avere difficoltà a riprendere il regolare pagamento, poiché “la loro capacità di sostenere gli oneri del debito dipenderà dalle condizioni dell’economia e dal recupero del reddito individuale”. “È pertanto cruciale definire il termine delle moratorie e distribuirne gli effetti nel tempo”, si legge nella pubblicazione di via Nazionale.

La Fabi allarga lo sguardo anche alle...

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Sergio Cofferati

Quarantasei ex sindaci hanno scritto una lettera a Mario Draghi per esprimere la loro preoccupazione in vista della stesura del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) da consegnare alla Commissione Ue entro aprile. Gli ex primi cittadini – tra cui Sergio Cofferati (Bologna), Giuliano Pisapia (Milano), Enzo Bianco (Catania) e Massimo Zedda (Cagliari) – manifestano il “timore” che “la filiera della Governance istituzionale italiana non sia all’altezza della condivisione e coesione richieste per una scrittura e un’applicazione coerente ed efficace del Piano”.

“Troppe volte – si legge nella lettera inviata a Draghi – abbiamo visto comuni che non si confrontano fra loro, le Regioni che non dialogano con le Città Metropolitane e che ad ogni occasione si distinguono dalle indicazioni del governo”. Per questo gli ex sindaci hanno coinvolto alcuni giuristi, Roberto Bin e Alessa...

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