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Ultimo aggiornamento il 02/05/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Inchieste/853

C'è stata una notizia di alcuni giorni che mi ha fatto fare un passo indietro di quasi un ventennio. Durante un blitz contro il clan Contini è finito sotto accusa un alto funzionario del ministero degli Interni, Francesco Sperti. In sostanza sarebbe stato uno stipendiato del gruppo criminale. La storia di quest'uomo si intreccia profondamente con quella di Nocera poco prima dello scioglimento del Consiglio per camorra. Lo conobbi in una mattinata di novembre. Il clima al Comune era plumbeo. Bisognava, dopo un ventennio di monopolio assoluto, fare la gara per assegnare il servizio rifiuti. Un affare miliardario. Arrivò una sola offerta e il sindaco decise di prendere tempo, rinviando la gara al giorno successivo.
Arrivò Sperti dalla prefettura di Salerno. La situazione andava sbloccata, disse. A tutti apparve chiaro che si trattava di una forzatura ma il servizio venne assegnato a una ditta del Napoletano. Una mia fonte, affidabilissima, mi disse che la presenza di quel funzionario a Nocera non era casuale. Era stato mandato apposta. L'appalto doveva essere dato a quella impresa, prendere o lasciare.
I sospetti erano forti ma perché dubitare di un servitore dello Stato? Quello che accadde dopo alcuni mesi ha dell'incredibile. Il Consiglio fu sciolto per infiltrazioni della criminalità organizzata. Indovinate chi fu uno dei primi subcommissari ad essere assegnato a Nocera? Francesco Sperti.

Carlo Meoli

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Quello che pubblichiamo è il take dell'Ansa sulle ruberie di monsignor Scarano. Una vergogna che è stata tollerata per anni. Ecco il testo: "Per anni ha presentato dichiarazioni dei redditi che non avrebbero potuto giustificare l'immenso patrimonio personale. La sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio riconducibile a monsignor Nunzio Scarano è apparsa evidente alla Guardia di Finanza di Salerno dopo il sequestro del 21 gennaio scorso, quando le fiamme gialle hanno apposto i sigilli giudiziari a due lussuosi appartamenti,a un box e a conti bancari per circa tre milioni di euro.
Approfondendo le indagini i militari hanno scovato un altro appartamento di otto vani a Salerno, parte di un'altra abitazione di cinque vani, due auto e il 99% delle quote societarie della «Nuen srl» intestato al prelato. Il gip del tribunale di Salerno Dolores Zarone ne ha disposto il sequest...

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Il processo d'Appello contro Gambino è stato rinviato a settembre per incompatibilità di un giudice. Questa è giustizia?

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Riceviamo e pubblichiamo: "Il Movimento È ora ormai da mesi è al lavoro per definire una piattaforma programmatica in grado di restituire un futuro alla città di Pagani.
Pochi e chiari punti sui quali crediamo si possa e si debba costruire un'alternativa vera, forte e credibile al mal governo di questi anni.
Parallelamente, abbiamo lavorato con determinazione per aprirci al contributo di quanti, provenienti da esperienze e culture politiche diverse, condividono con noi la necessità e l'urgenza di una nuova stagione di impegno e di responsabilità.
Su questa strada di apertura è nostro interesse proseguire, dialogando con quanti ritengano di condividere i principi di legalità, rinnovamento e partecipazione che abbiamo posto alla base del nostro impegno.
Da qui si può partire per unire le forze e costruire un percorso comune nel segno di un'idea nuova della politica e...

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Domani inizia, in Corte d'Appello, il processo denominato "Linea d'Ombra". Il principale imputato è l'ex sindaco di Pagani Alberico Gambino. In primo grado c'è stata una raffica di assoluzioni e le condanne dello stesso Gambino e Santilli hanno riguardato episodi tutto sommato marginali rispetto al quadro accusatorio.
Soprattutto non è stato ritenuto esistente il vincolo camorristico, quel vincolo che doveva essere rappresentato dalla presenza dei Petrosino D'Auria. Fin qui la vicenda giudiziaria. Si vedrà cosa succederà ora. Ma alcune cose, credo, è possibile già dirle. L'inchiesta è sempre stata debole, incerta, priva di riscontri. Ci sono persone che si sono fatte la galera a causa di questa imperdonabile superficialità. Qualcuno ha fatto, poi, confusione mischiando il piano giudiziario con quello politico. Io credo che il sistema Gambino abbia profondamente danneggiato la cit...

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La notizia domani sarà pubblicata in breve, quasi una formalità. Il consiglio di amministrazione della Gori ha confermato come amministratore delegato Giovanni Paolo Marati. Ecco il testo integrale del comunicato stampa: <Si è svolto in data odierna, presso la sede della Direzione ad Ercolano, il Consiglio di Amministrazione di GORI, presieduto dal neopresidente Amedeo Laboccetta, che ha confermato Giovanni Paolo Marati come amministratore delegato della Società. Nato a Martano (Lecce) nel 1961 e laureato in Ingegneria presso l’Università di Roma, Marati, attualmente dirigente del Gruppo ACEA S.p.A., dal 2000 ha iniziato ad occuparsi per il Gruppo ENEL delle prime esperienze di attuazione della Legge Galli, tra le quali quella dell’ affidamento del Servizio Idrico Integrato dell’ATO n.3 Sarnese Vesuviano. Approdato in GORI nel 2003 come responsabile della Pianificazione, nel novemb...

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