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Ultimo aggiornamento il 12/05/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Un sito di approfondimento con un pizzico di provocazione ed ironia. Un punto di vista differente rispetto alle notizie, agli avvenimenti, ai fatti e misfatti di questi ultimi anni. Dal nazionale al locale, senza nessuna preclusione.

L'occasione sono i quarant'anni di vita della libreria "Dante & Descartes". Da qui nasce il volume della casa editrice omonima che ho fondato. Parlo di "Quarant'anni di libri perduti e ritrovati" (18 euro) che contiene i ricordi e le testimonianze di tante persone che sono passate nei locali della libreria. Tra queste c'è Erri De Luca che scrive: "... Napoli aveva la sua esagerata quota di analfabetismo di miseria, eppure aveva molte più librerie di adesso che è più sazia. Non torna il conto in queste sproporzioni: più lettori di prima e meno negozianti del prodotto. Si spiega con le difficoltà di commercio del settore, con la distribuzione che assorbe maggiore di prelievo su ogni copia, con le grandi catene che praticano sconti. Questo per dire che l'esistenza di Raimondo comporta virtuosismo...".

Questo frammento del prezioso testo di Erri De Luca dice molto di più di ta...

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Ormai è diventata prassi. Molti sindaci del comprensorio, non ultimo quello di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, hanno settimanalmente uno spazio autogestito su una televisione locale. Vincenzo De Luca, con Lira Tv, è stato una sorta di antesignano. Ovviamente nulla contro i colleghi delle televisioni commerciali che gestiscono queste trasmissioni. Fanno il loro lavoro. Più che altro sarebbe interessante capire chi paga, ma questo è un discorso che mi riservo di approfondire.
Quello che colpisce è la monotonia di questi interminabili monologhi, il volere chiarire a tutti i costi perché c'è sempre un giornalista che, nella migliore delle ipotesi, ha "equivocato il mio pensiero". E' triste. Assomiglia un po' alle pagine facebook o ai tweet di molti amministratori nostrani. Piatti, inconsistenti, intolleranti alle critiche, incapaci di essere propositivi. E noi, operatori dell'informazione, che facciamo? Ci mettiamo una volta alla settimana davanti a un televisore per capire questo o quel sindaco che vuole fare. Poi copiamo, spesso traduciamo in italiano, e pubblichiamo. Un gigantesco spot finisce per diventare una notizia, ma solo perché siti e giornali riprendono le varie vulgate. Modesta proposta: e se cambiassimo canale quando cominciano a parlare? Credo che ci guadagneremmo, soprattutto in salute.

Carlo Meoli

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Grillo è stato penoso. Nell'incontro con Renzi ha propinato l'ennesimo e inutile monologo sulla grandiosità del movimento. Ha contestato al presidente del Consiglio incaricato cose vecchie, in gran parte anche vere, ma già note. In più non gli ha dato la possibilità di parlare. Da cittadino e votante del movimento mi sono sentito in grande imbarazzo.
E' stata persa una occasione. Si poteva incalzare Renzi su tante cose visto che di problemi ne ha in abbondanza. Invece no, abbiamo dovuto assistere a uno squallido spettacolino costruito appositamente per lo streaming. Credo, però, che ci sia un problema politico molto più serio. Renzi, con tutti i suoi limiti, rompe certi vecchi schemi. Se gioca bene le sue carte può anche avere un certo appeal su una parte del movimento. Quindi si è scelta la strada di sputtanarlo, senza peraltro riuscirci.
Allora, pur accettando il principio...

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Certe volte ti sforzi di pensare che l'Italia possa migliorare, crescere, dare un contributo serio allo sviluppo morale europeo. Poi arriva, sistematica, la bastonata e devi prendere atto che non c'è veramente speranza.
Fiandaca e Lupo, il primo studioso di diritto, il secondo storico della mafia, hanno scritto un libro. L'oggetto è la trattativa Stato-mafia. Riassumendo, secondo la magistratura ci fu un accordo (il "papello" di Riina), tra il 1992 e il 1993, per cui pezzi delle istituzioni concordarono con i boss una tregua. In sostanza, stop alle bombe in cambio di una di serie di concessioni al i malavitosi, tra cui l'abolizione del 41 bis (il carcere duro). Sulla vicenda è in corso un processo e nel libro si sostiene che non ci sono prove per sostenere le accuse. Questo è un piano dove saranno i giudici a decidere. Ma i due affermano una cosa ben più grave.
Dicono che è normale che uno Stato avvii una trattativa per salvaguardare la vita dei cittadini. Da questo punto di vista quello che potrebbe essere accaduto è giustificabile. Non gli sfiora nemmeno il pensiero, a questi due signori, che la trattativa ha significato, laddove ci sia veramente stata, una legittimazione della mafia. Non hanno capito che è stata offesa la memoria di tanta gente che è morta per difendere lo Stato. Dimenticano magistrati, politici, poliziotti, carabinieri, preti e giornalisti che hanno pagato con la vita la loro onestà. Spero che questi signori vengano messi all'indice. Non so cosa accadrà ma, francamente, quando vedo e leggo certe bestialità, mi sento di vivere in un paese di merda.

Carlo Meoli

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Quello che è successo alla primarie del Pd spiega meglio di ogni altra cosa perché il partito è diventato, in provincia di Salerno, un fantasma. Guglielmo Vaccaro, pacco raccomandato di Letta, denuncia brogli. Così parte la farsa dell'occupazione della sede del partito, con tanto di pizze, cornetti e sacchi a pelo. Una vergogna. Tutti sapevano che avrebbe vinto la Tartaglione, ma quello che conta è fare casino. Michele Grimaldi, forse il migliore dei tre, ha cercato di mantenere un profilo alto ma, alla fine, si è impantanato anche lui. Il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, ha parlato di "cabaret". E se lo dice lui, attore consumato, c'è da credergli.
Enzino ha distrutto un partito guerreggiando con Bassolino e il suo principale referente locale, quell'Isaia Sales che ha avuto le sue occasioni ma le ha malamente sprecate. Restano solo le macerie. Anche una sinistra disastrata ...

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Domani si voterà il nuovo segretario regionale del Partito democratico. Una battaglia anomala, silenziosa, rumorosa solo nell’ultima settimana, da quando due dei tre candidati in lizza hanno presentato le proprie liste in netto ritardo rispetto ai tempi stabiliti.
Il primo è Guglielmo Vaccaro, deputato scafatese dell’area Letta e sponsor della macchina "spreca euro" Patto dell’Agro, che sarebbe arrivato in ritardo a causa di un consigliere regionale "fuggito" con una sua lista.
L’altra candidata ritardataria è la deputata napoletana Assunta Tartaglione, presente grazie a un accordo tra Renzi e il viceministro, sindaco, "sceriffo" e "incompatibile" Vincenzo De Luca. L’outsider è il trentenne scafatese Michele Grimaldi, ex segretario regionale dei Giovani democratici e membro dell’assemblea nazionale, primo a presentare la propria candidatura.  E' stato anche l’unico a chieder...

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La morte di Giovanni Liguori mi ha portato indietro nel tempo. Agli inizi degli anni Novanta l'Agro era insanguinato da una terribile guerra di camorra. Collaboravo con il "Roma" e seguivo gli omicidi insieme a Maurizio D'Elia. Ero, come dire, di supporto. Giovanni era il fotografo del "Mattino" e un altro grande che non c'è più, Michele Adinolfi, lavorava con noi. Hanno immortalato con scatti indimenticabili quella violenza cieca, quelle morti che si susseguivano a un ritmo quasi quotidiano. Eravamo concorrenti, certo, ma c'era tra di noi una stima massima. Nessuno avrebbe mai barato. I patti si rispettavano.
Ognuno di noi ha raccontato, con articoli e foto, quella storia. Era ancora un mestiere, le notizie te le dovevi faticare sul campo, non si era ancora persa quella dimensione artigiana che mi ha avvicinato e poi fatto amare questo lavoro. Sono passati oltre vent'anni. Alcun...

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