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Ultimo aggiornamento il 01/05/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Editoriali/828

Antonio Marfella

 

“La più sorprendente scoperta che ho fatto subito dopo aver compiuto 65 anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare!” (Jep Gambardella)

Avere 65 anni e avere subìto pure il cancro ti fa capire ancora di più e anche meglio la piena libertà in piena responsabilità, che ieri sera ha caratterizzato pure l’intervento di Fedez a Sanremo. Il cancro e l’età ti cambiano, specie se ti accorgi come e quanto si perde tempo senza volere fare niente di serio per migliorare ambiente e salute pubblica.

Nel pomeriggio dell’8 febbraio 2023 ero stato convocato in audizione presso la Commissione Ambiente della Regione Campania sul seguente ordine del giorno: “Verifica dello stato d’attuazione degli interventi e del finanziamento per la bonifica dell’ex deposito di fitofarmaci ‘Agrimonda’ ubicato nel Comune di Mariglianella (NA)”.

Sito Agrimonda e bonifica: perché è cosi importante non sprecare l’occasione della bonifica definitiva? 

1. Il sito inquinato Agrimonda rappresenta un unicum tra i siti inquinati all’interno della Regione Campania: al contrario di tutti gli altri, dove praticamente mai si è certi degli inquinanti tossici presenti senza complicatissime indagini, nel sito in oggetto, conseguente ad un rogo avvenuto nell’agosto del 1995, sono perfettamente noti i tossici presenti e combusti, sia nelle quantità che nelle proprie caratteristiche tossicologiche.

2. Dopo una terrificante paralisi ultradecennale finanche nella semplice rimozione dei tossici combusti lasciati in loco a percolare a partire dall’agosto del 1995, si è giunti sia pure con estrema lentezza dapprima alla rimozione dei rifiuti combusti, e oggi alla predisposizione di un progetto operativo con fondi Pnrr per siti orfani, per la defin...

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Il clan “Martorano-Stefanutti” è un sodalizio mafioso. Lo ha stabilito il giudice Teresa Reggio con la sentenza che ha inflitto otto condanne e due assoluzioni ai dieci indagati che hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato dopo il coinvolgimento nel blitz denominato “Lucania felix” che a novembre 2021 portò all’arresto di 37 persone al termine dell’indagine coordinata dal procuratore Francesco Curcio e dal sostituto Gerardo Salvia della Direzione distrettuale antimafia di Potenza. La pena più alta a 12 anni e 8 mesi di reclusione è stata inflitta a Carlo Troia, l’uomo che secondo gli inquirenti ha permesso al sodalizio, guidato da Renato Martorano e Dorino Rocco Stefanutti che hanno scelto di essere giudicati con rito ordinario, di compiere un salto di qualità ed estendere il dominio sull’intero territorio della Basilicata: secondo quanto emerso dalle indagini, infatti, i...

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Sono ormai trascorsi quattro giorni dall’interruzione dei servizi di posta elettronica di Libero e Virgilio. Con un primo messaggio, i due provider informavano i propri utenti che, “a partire dalla notte del 23 gennaio 2023 si stanno verificando disservizi sull’infrastruttura a cui fanno capo i servizi web Libero e Virgilio, in particolare la posta elettronica” individuando la causa del problema in “un disservizio all’interno del nostro datacenter”. Per poi precisare, in una seconda comunicazione, che il blackout sarebbe riconducibile a “un bug del sistema operativo” di una nuova infrastruttura di storage fornita da un vendor esterno, che avrebbe compromesso il corretto funzionamento del servizio di posta elettronica.

Quanto accaduto è oggettivamente imbarazzante. Non meno delle giustificazioni addotte dai provider, che tentano un po’ maldestramente di salvare la faccia additando come responsabile quel vendor esterno al quale hanno affidato lo storage delle caselle di posta elettronica di milioni di utenti. È evidente, però, che Libero e Virgilio – o meglio, Italiaonline S.p.A., la società che gestisce entrambe le piattaforme – hanno poche scusanti per quanto sta succedendo. Anche ammettendo che il disservizio sia dovuto a una causa accidentale esterna, non si può non rilevare l’inadeguatezza delle procedure di continuità operativa che la società avrebbe dovuto garantire, by design, nella fase di passaggio al nuovo sistema di storage. E vogliamo sperare che esistano solide politiche di backup per evitare che i dati degli utenti divengano irrecuperabili. Ed è comunque fuor di dubbio che l’incidente sia qualificabile come violazione dei dati personali, dal momento che l’indisponibilità dei dati, sia pur temporanea, rientra nella nozione di data breach prevista ...

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Edmondo Cirielli

Spunta una proposta di legge del viceministro Fdi Edmondo Cirielli per una stretta sugli atti osceni in luogo pubblico. L’obiettivo sarebbe quello di modificare il codice penale ripristinando il carcere per questo tipo di reato. Un provvedimento che però, si sono affrettati a far sapere dalla maggioranza, “non rientra nell’agenda dell’esecutivo”. Quindi, almeno per ora, non vedrà l’appoggio del governo Meloni. Così come, ad esempio, le quattro proposte di legge per limitare l’accesso all’aborto.

L’iniziativa di Cirielli prende di mira un presunto “degrado morale” che affliggerebbe “la collettività” e, naturalmente, dice di voler “rafforzare la sicurezza dei cittadini”. “Chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, si mostra nudo o compie atti osceni è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni”, si legge nel testo depositato alla Camera il 13 ottobre 2022, ...

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Battipaglia. Particelle catastali numero 654, 653, 631, 672 e 673 del foglio 28. Numeri che indicano alcuni dei terreni confiscati dieci anni fa all’impero di beni da 28 milioni di euro di un imprenditore, Antonio Campione. Era ritenuto il cassiere del clan camorristico Maiale di Eboli. Ora quei terreni, che secondo il vecchio piano regolatore erano inseriti in aree a destinazione agricola e si trovano in una zona ricca di aziende agricole, fanno parte del patrimonio indisponibile del Comune di Battipaglia. Lo sancisce un decreto del 2016 dell’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati (ANBSC) alle mafie. In questi casi scatta il vincolo di reimpiego per finalità sociali.

Ma su questi terreni si combatte ora una battaglia di carte bollate perché, secondo un ricorso al Tar contro il piano urbanistico comunale (Puc), c’è il rischio che quel vincolo non sia rispettato....

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Antonio Pirozzi

“Quando io e mia moglie abbiamo deciso di rientrare, lo abbiamo fatto ragionando sia sulla carriera sia sul futuro di nostro figlio”. Antonio Pirozzi, 33enne ingegnere aerospaziale, motiva anche così la sua decisione di tornare in Italia dopo circa sette anni di lavoro all’estero. È originario di Pomigliano d’Arco, in Campania, dove ha iniziato la sua carriera durante la laurea magistrale, lavorando in ambito sviluppo e qualifica di motori di una multinazionale. Dopo circa un anno però, ha sentito il bisogno di andarsene. “Lasciare quel contratto a tempo indeterminato è stata forse la scelta più folle che abbia mai fatto”, racconta a ilfattoquotidiano.it. Lo stipendio era ottimo per lo stile di vita di un neolaureato e gli avrebbe permesso di rimanere vicino casa. Eppure, ogni giorno sentiva sempre più stretti i limiti di quella posizione.

“Licenziarsi non era la cosa più sagg...

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