Non se ne è parlato durante la campagna elettorale per le regionali e si continua a tacere ancora su 209 miliardi di euro del recovery fund che arriveranno in Italia. E una parte di questi soldi pioveranno in Campania. Purtroppo l'Agro non avrà, ancora una volta, alcuna rappresentanza tra le forze di maggioranza. L'unico eletto è Nunzio Carpentieri e sta all'opposizione con Fdi.
Il rischio che si corre assomiglia a un film già visto tante volte in passato: un Agro schiacciato e mortificato, da un punto di vista economico ma non solo, tra l'area napoletana e Salerno. Insomma, una periferia senza voce in capitolo. Eppure i fondi che arriveranno potrebbero essere un grande fattore di sviluppo per il comprensorio.
Noi pensiamo che una prima strada percorribile sia trattare con il confermato governatore Vincenzo De Luca. I sindaci dell'Agro potrebbero dare vita a un comitato superando inutili steccati ideologici e arrivare a formulare un piano organico di rilancio delle nostre terre. Diciamolo chiaramente: il contributo a pioggia per accontentare gli amici sparsi nel comprensorio non serve assolutamente a nulla.
Allora i primi cittadini si parlino e vadano a Napoli per evitare che questa sia l'ennesima occasione sprecata per l'Agro nocerino-arnese.