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Ultimo aggiornamento il 21/05/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Abbiamo sempre avuto massima fiducia nella scienza e comprendiamo che di fronte a un'emergenza come quella del Covid-19 gli esperti possano avere opinioni diverse. Quando, però, si arriva a minacce di azioni legali condite da insulti la nostra fede comincia a vacillare. Leggete quello che è successo nel pezzo che pubblichiamo a seguire.

 

 

L'associazione Patto trasversale per la scienza (Pts) ha inviato una diffida legale a Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano, "per le gravi affermazioni ed esternazioni pubbliche sul coronavirus, volte a minimizzare la gravità della situazione e non basate su evidenze scientifiche".

Pts chiede a Gismondo di "rettificare alcune sue affermazioni che possono indurre la popolazione a violare i precetti governativi, con nefaste ricadute in termini di salute pubblica, soprattutto perché provenienti da un medico con responsabilità istituzionali nella regione più colpita d'Italia". Gli scienziati contestano alla microbiologa "affermazioni quali: 'è una follia questa emergenza, si è scambiata un'infezione appena più seria di un'influenza per una pandemia letale (del 23 febbraio); 'non voglio sminuire il coronavirus ma la sua problematica rimane appena superiore all'influenza stagionale (1 marzo); 'tra poco il 60-70% della popolazione è positivo ma non dobbiamo preoccuparci' (13 marzo); 'l'epidemia potrebbe esser mutata, sta succedendo qualcosa di stranò (21 marzo)". Per questo chiedono a Gismondo di "rettificare immediatamente le sue argomentazioni che potrebbero aver indotto ad una minimizzazione del problema coronavirus, nonostante le robuste evidenze della drammaticità della situazione", e la invitano ad "astenersi dal diffondere notizie se non supportate da evidenze scientifiche".

Un attacco al quale replica poco dopo Gismondo. "Ho la coscienza a posto e chi mi attacca è pietoso. Non torno indietro sulle mie dichiarazioni. Invece di perdere tempo in queste cose, perché non si uniscono al mio appello a lavorare tutti insieme? Diamo spazio alla scienza", attacca Gismondo. "Se chiedono a me di fare un passo indietro sulle mie dichiarazioni, devono farlo anche per quelle del virologo Pregliasco, di Ilaria Capua e del direttore dell'Oms - aggiunge Gismondo - Non devo dimostrare nulla perché quello che ho detto è pubblicato ovunque. La Capua, ad esempio, ha detto che questo virus 'diventerà come un raffreddore'. Inoltre non sono mai stata in un tavolo governativo e non posso aver influenzato nessun decisione - prosegue la Gismondo - Ho espresso un mio parere e ho sempre detto quello che si sa sul coronavirus, ovvero che è un virus sconosciuto e potrebbe rivelarsi positivo o negativo a seconda del cammino che farà".