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Ultimo aggiornamento il 07/05/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Molti ragazzi del Sud sono costretti ad andare al Nord per lavorare. Questo, però, non significa perdere il senso dei sapori della terra d'origine. Allora i genitori mandano ai figli generi alimentari. A dei ragazzi napoletani è venuta una bellissima idea. Non ve la svelo, scopritela da soli leggendo questo bellissimo pezzo di Enrico Fierro pubblicato oggi dal Fatto.

 

Ai lettori di questa rubrica e al caro Coen. Tempo fa raccontai di un signore napoletano che si era inventato un modo sgradevole per fare soldi, portare i turisti in giro per Napoli in una sorta di vomitevole “mafia tour”. L’iniziativa, ovviamente, è stata aspramente criticata da chi ama la città e da chi non sopporta più il cinismo di chi vuole speculare sui suoi drammi. Oggi, però, voglio raccontarvi una iniziativa di due giovani napoletani che va in direzione ostinata e contraria. Il “mammapack”. L’idea è semplice e di sicuro successo perché punta sulle mamme napoletane (intese come mamme dell’intero Sud) che hanno i figli che vivono fuori, per studio o per lavoro. Quelli, per intenderci, che quando tornano a casa per le feste riempiono le valige di alimenti e cibo, per ritrovare anche in luoghi lontani odori, sapori, sensazioni, della loro terra.

Quando le derrate alimentari finiscono, e il giovane emigrato avvisa la famiglia, nelle case del Sud scatta il panico. Mamma, padre, zii e nonni danno vita ad una meravigliosa macchina organizzativa: la famiglia tutta si mobilita per preparare e mandare al figlio lontano il “pacco”. C’è chi pensa agli acquisti, chi alla preparazione, chi alla spedizione. L’iniziativa dei due giovani napoletani si offre come il modo più veloce e meno stressante per rendere il tutto più veloce. Bastano pochi clic sul sito (mammapack.com) e il gioco è fatto. L’idea è geniale ed è anche il triste segno dei tempi. Il Sud, soprattutto quello delle piccole città e dei paesi, si spopola. La gioventù è costretta ad andar via per trovare una strada. E “noi – mi ha detto giorni fa lo studioso Vito Teti – soffriamo per tutta la vita di una doppia mancanza, da bambini quella del padre emigrato all’estero per trovare fortuna, da adulti e genitori quella dei figli che vanno via per lo stesso motivo”. Parole che fanno riflettere, dolori che il pacco di mammà potrà solo parzialmente lenire. Parole che danno il senso profondo di un fallimento. Il Sud si sente abbandonato e parte.