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Ultimo aggiornamento il 01/05/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Le prenotazioni in molte farmacie arrivano ormai fino a fine di dicembre. E sono sempre di più le persone che si rivolgono ai medici di famiglia per proteggersi dalla nuova variante. Ma a fronte dell’impennata della domanda di vaccinazioni contro il Covid, le somministrazioni languono: dalla fine di settembre sono state poco più di un milione. Tutte dosi Pfizer – l’unico attualmente disponibile – adattato alla variante XBB 1.5, la cosiddetta Kraken, particolarmente contagiosa, anche se fino ad ora clinicamente non molto aggressiva. La circolare del ministero della Salute con le indicazioni per la campagna vaccinale 2023- 2024 risale al 27 settembre. Da allora poco o nulla si è mosso nonostante la raccomandazione per il vaccino a over 60, ospiti delle Rsa, donne in gravidanza, operatori sanitari e fargili.

Che succede? Semplicemente l’approvvigionamento è quasi fermo, strozzato in un imbuto: “Fino alla metà di novembre le fiale non sono arrivate, adesso arrivano col contagocce”, dice Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale. Intanto i contagi aumentano. L’ultimo monitoraggio effettuato dall’Iss, nella settimana tra il 23 e il 29 novembre, rileva un incremento del 16% dei contagi e un balzo delle ospedalizzazioni: 9,2% il tasso di occupazione dei posti letto nell’area medica degli ospedali contro il 7,7% di una settimana fa. E si contano quasi 300 decessi. Numeri che sollecitano la corsa alla vaccinazione anche in vista delle feste di fine anno.

Come mai tanta scarsità? Per il ministero della Salute le dosi date alle Regioni sono sufficienti, il problema è da ricercare nella distribuzione dei vaccini e, soprattutto, negli accordi con i medici di famiglia, anche se le convenzioni, che stabiliscono il compenso per ogni somministrazione, in realtà ci sono già. Poi c’è il fatto che, come sempre accade, le Regioni si muovono in ordine sparso. “Ci sono quelle che hanno siglato una intesa con l’amministrazione postale, che comunque non sempre funziona, e quelle dove sono i medici che per approvvigionarsi devono recarsi al servizio farmaceutico dell’azienda sanitaria, a volte molto lontana dallo studio o dall’abitazione”, spiega Scotti. “Condizioni che demotivano i medici”, dice Pier Luigi Bartoletti, vice segretario Fimmg. Infine c’è la questione dell’indisponibilità del vaccino Moderna, la cui somministrazione è più semplice di quella di Pfizer (da una fiala di quest’ultimo si devono ricavare almeno sei dosi). E infatti i medici preferiscono usare Moderna. Tanto che il ministero sta valutando di acquistarne un milione di dosi fuori dal perimetro dei contratti stipulati dalla Commissione europea con le case farmaceutiche.

Un’ipotesi, per ora, ma è sul tavolo. Nel frattempo, per bypassare resistenze e ritardi, raccomanda alle Regioni di organizzare dei grandi open day e verifica se riportare nell’hub nazionale di Pratica di Mare, nel Lazio, le grandi scorte dei vaccini non scaduti ma inutilizzabili (perché non adattati alla nuova variante). Per adesso tutto procede al ralenti. Dal 17 al 30 novembre sono state fatte appena 358.583 somministrazioni. Come sempre con grandi differenze tra le varie regioni, con quelle del Sud che arrancano. Da quando è stata diramata la circolare ministeriale, 315.511 sono state fatte in Lombardia (ed è utile, per farsi una idea, il raffronto con la popolazione: 10 milioni di abitanti), 163.725 in Emilia-Romagna (4,4 milioni di persone), 164.421 in Toscana (poco più di 3,6 milioni), appena 62.052 in Lazio, che conta 5,7 milioni di residenti.

Ma è nel Meridione che la nuova campagna vaccinale di fatto non è ancora partita. In Campania, che di abitanti ne conta quasi 5,6 milioni, sono state fatte 14 mila vaccinazioni, in Calabria 3.450, in Basilicata 416, in Sicilia 2.488. Nel Sud c’è un’unica regione che sembra andare un po’ in controtendenza. Ed è la Puglia, dove di somministrazioni fino ad ora ne sono state eseguite quasi 44 mila. Ancora poche. Ma con un andamento migliore rispetto alle altre regioni del Meridione.