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Ultimo aggiornamento il 09/05/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Se qualcuno ne avrà voglia potrà rileggere le nostre opinioni. Le nostre opinioni ora non bastano più, abbiamo bisogno di altre opinioni, di altre proposte che si aggiungano o integrino o sostituiscano le nostre.  Idee tutte che diano, sempre, una spinta al dibattito ed al cammino verso il futuro che immaginiamo.    

 

 

In   questa   nota   ci   vogliamo   soffermare   sull’interdipendenza   tra l’organizzazione sanitaria e la politica, o meglio la Politica, locale. Ci sono argomenti, quando si parla di salute e sanità, che sono intimamente legati alla società nella quale si vive ed alle modalità di organizzazione sociale che si scelgono. Gli enti istituzionali sono coinvolti nella qualità del servizio sanitario come gli operatori, come tutto il personale sanitario, e con rilievo non certo secondario.

Noi di  FUTUR 🌻 AMA  questo pensiamo, per questo volevamo e vogliamo coinvolgere nel nostro impegno le istituzioni del territorio, in primo luogo i Comuni ed i Sindaci che li rappresentano. Perché lo chiediamo con forza? Le regioni “programmano e gestiscono in piena autonomia la sanità nell’ambito territoriale di loro competenza, avvalendosi di aziende sanitarie o ospedaliere. Si devono garantire i LEA, livelli essenziali di assistenza. Le prestazioni sanitarie erogate dal SSN sono integrate con le prestazioni sociali garantite dal comune”. Riportiamo, di seguito, l’incipit dell’articolo su quotidianosanità a firma Mauro Valiani, presidente Forum Diritti alla Salute del 11/04/2019 e invitiamo tutti alla lettura completa ed attenta dello stesso: “Tutti i programmi per le prossime elezioni comunali conterranno una parte sui servizi sociali e sanitari. I soggetti politici che si presentano dovrebbero costruire proposte che rispondano ai bisogni vecchi e nuovi della popolazione.”. 

La conferenza dei sindaci dei comuni compresi nell’ambito territoriale di ciascuna azienda sanitaria locale esprime i bisogni socio-sanitari delle comunità locali e corrisponde alle esigenze sanitarie della popolazione. E’ presieduta dal Sindaco del Comune cui fa capo il distretto più popoloso. Se è importante partecipare alla gestione sanitaria quando essa è virtuosa e ricca di risorse umane, economiche, strumentali, logistiche, ancor più la voce dei territori deve essere incisiva quando risultano palesi ed evidenti, da molti anni, le carenze di prestazioni sanitarie, qualitative e quantitative.

Ciascuno ha verificato, FUTUR 🌻 AMA  e noi tutti abbiamo verificato, sia come operatori sanitari che come pazienti fruitori dei servizi, liste di attesa   con   progressivo   ed   inaccettabile   allungamento,   esodi extraprovinciali ed  extraregionali per cure e trattamenti la cui larga parte potrebbe, dovrebbe, essere eseguita nei nostri ospedali, nelle nostre strutture con perdite di credibilità e perdite economiche rilevanti per i pazienti, le strutture sanitarie ed il territorio. Qualche sindaco ne ha fatto una strumentalizzazione a discredito politico o occasione elettorale, non sono questi i Sindaci che immaginiamo e che servono. 

E’ essenziale, invece, che il nostro Sindaco sieda nel consesso previsto, rappresenti esigenze e necessità e le rappresenti con la forza della libertà da   vincoli   partitici,   da   alleanze,   da   debolezze,   da   ambizioni,   da sottomissioni.  A  lui  o  Lei   ricordiamo   che   c’è   pur   sempre   un’ampia   parte   di popolazione, non quella di portavoti e faccendieri con i quali si contraggono   debiti   elettorali   ineludibili   ed   inqualificabili,   che ripagherebbe questo semplice eppur rivoluzionario impegno politico. 

Ma poi un Sindaco non è chiamato alla organizzazione ed ottimizzazione di viabilità e crescita territoriale? E un Ospedale, ovvero una qualsiasi struttura sanitaria, può mai essere immaginata avulsa dalla sede in cui è collocata, e dalla viabilità e dai collegamenti possibili? Perché il Sindaco, con la sua Giunta, non debbono avere un ruolo centrale in questa organizzazione logistica? C’è un sito intestato al Registro Tumori nell’ASL Salerno dal quale si  possono ricavare tutti i dati necessari per farsi, ciascuno autonomamente, un’idea della malattia neoplastica, della sua incidenza, anche della sua curabilità, nei nostri territori. 

Nel Registro Tumori ASLSA i dati più recenti riportati sono del 2009. Nel Registro Tumori della Campania i dati sono riportati fino al 2017. Vengono valutati periodi temporali dal 1996 al 2020 con analisi di incidenza e mortalità di due quadrienni comparati, 2013-2020. Viene anche trascritta una “proiezione” dei numeri della neoplasia previsti nel 2022. L’incidenza e la mortalità risulta aumentata nel periodo 2010-2017, rispetto al periodo complessivo analizzato dal 1996 al 2020. Alcune neoplasie appaiono in aumento, altre in diminuzione; sussistono differenze di genere.

E’ molto difficile un’analisi di dati così riportati, non omogenei e valutabili.  Da evitare allarmismi o sottovalutazioni o strumentalizzazioni che pur risultano possibili per l’incertezza interpretativa di rapporti lacunosi.  I Sindaci anche su questo dovrebbero aiutare supportando le richieste di FUTUR 🌻 AMA  e di altri di riscontri e chiarimenti, imponendo trasparenza ed efficienza agli uffici preposti. Ci sia consentito segnalare, infine, che è andata perduta l’efficienza e la  trasparenza che hanno connotato il Registro Tumori della nostra Provincia, tra i primi in Italia a lavorare e riportare dati indispensabili per una  programmazione sanitaria oncologica, e che auspichiamo torni al più  presto quello che è stato e che vogliamo ricordare.