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Ultimo aggiornamento il 08/05/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Una serie di incontri rimasti per tanti anni segreti tra Enrico Berlinguer e Giorgio Almirante. È questo il fulcro del secondo episodio di “Padellaro racconta”, da oggi disponibile su Tv Loft. Nel clima infuocato degli anni di piombo, tra il 1978 e il 1979, i due “nemici” decisero di incontrarsi in una serie di colloqui riservati di cui pochi conoscono il contenuto. Possibile che i due leader cercassero una soluzione per interrompere la spirale di violenza che insanguinava il Paese?

In quegli anni, infatti il Pci, aveva nemici sia a Est che a Ovest e nessuna possibilità di far parte delle maggioranze di governo. Fu nel 1978, anno in cui fu rapito e ucciso Aldo Moro, che il segretario del Partito comunista Enrico Berlinguer, fece questa scoperta: non potersi fidare né di Washington, né di Mosca. Il suo avvicinamento alle stanze del potere attraverso un patto con la Democrazia cristiana venne visto dal Cremlino come una iattura. Dall’altra parte c’era il Movimento sociale italiano, il cui segretario era per l’appunto Giorgio Almirante, trattato come un appestato dal cosiddetto arco costituzionale. Ecco allora che i due segretari decisero di riunirsi nel deserto parlamentare del venerdì pomeriggio per dialogare. In questi incontri si discusse di terrorismo, ma anche della necessità di capire cosa i due partiti, accerchiati, potevano fare per uscire da una situazione di stallo. Ma perché gli incontri erano segreti? Se il popolo postfascista e il popolo comunista avessero saputo che i due avversari politici si incontravano, la cosa avrebbe creato certamente uno scandalo.

Questo episodio è tratto dal libro Il gesto di Almirante e Berlinguer scritto da Antonio Padellaro (ed. Paper First) nel 2019, un momento in cui – secondo l’autore – la politica è preda delle “sette dei social”. Una politica che non ammette mediazione, dialogo né confronto tra le idee. Al contrario di quella di Giorgio Almirante ed Enrico Berlinguer, dove valori e principi erano fondamentali, perché rispondevano all’esigenza del bene comune.