Questo commento di Claudio Sabelli Fioretti è apparso oggi sul Fatto.
Sono i soliti napoletani. Non potendosela prendere con i meridionali per aver diffuso il virus (merito – come tutti sanno – dei milanesi) tutti se la prendono con loro perché festeggiano la vittoria. Io ricordo le strade di Napoli tutte dipinte di azzurro quando vinsero lo scudetto. I napoletani sono fatti così, esagerano. Scendono nelle strade, si abbracciano, si baciano, si stringono. Le mascherine? Stiamo scherzando? Bastano le sciarpe azzurre a salvare i napoletani dai bacilli. Il Covid? Abbiamo la Coppa. Chi vince è immune. E gli altri rosicano.
I grandi giornali pubblicano foto e commenti scandalizzati. Ma come, dopo tutti i sacrifici? Ricordate Atalanta-Valencia quanti positivi causò? Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Oms, ad “Agorà”, Rai Tre, si lascia andare ad un commento rasserenante: “Napoletani sciagurati”. Reagiscono forte le istituzioni. Vincenzo De Luca, presidente o governatore della Campania, il quale, sembra ieri, minacciò l’uso del lanciafiamme, stavolta è pompiere, non incendiario. E tace. D’altra parte, avete visto la foto di tutti i napoletani in campo che si fanno fotografare in un gruppone che definire assembramento è poca cosa? De Magistris, il sindaco, non si tira indietro. “Solo chi non conosce Napoli poteva pensare che i tifosi avrebbero esultato fra le quattro mura”.
Ma un vero giornalista a schiena dritta come me deve sapere approfondire. Quell’urlo di Ranieri Guerra, “napoletani sciagurati”, non può rimanere impunito. Perché, si chiede l’italiano medio? Ho indagato. Ecco la spiegazione. Ranieri Guerra è di Verona. Ricordate “Giulietta è ‘na zoccola”? Vostro onore, non ho niente da aggiungere.