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Ultimo aggiornamento il 01/05/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Ha fatto scalpore la notizia di un sedicente operatore turistico che a Napoli si è inventato il tour della camorra. Pubblichiamo l'analisi di Enrico Fierro apparsa oggi sul Fatto.

 

 

A Napoli, così dicono, esiste ancora l’arte di arrangiarsi. E allora, caro Coen, ti racconto la storia di un tizio (non voglio fare nomi per evitare di fargli pubblicità), che si inventa tour operator e guida turistica per vendere al miglior offerente il cancro della città: la camorra. Organizza un “mafia tour” per turisti un po’ fessi in cerca di facili emozioni. Una ventina d’euro per farsi portare nei luoghi dove, sempre secondo il fantasioso tour operator, la camorra detta legge.

A Forcella, alla Sanità, su per i Quartieri Spagnoli, e perché no, una gita a Scampia. Per rendere più credibile e appetibile la sua offerta, il “nostro” si è proposto sulla rete come uno vicino al “sistema”, un quasi appartenente alla camorra, uno che coi boss andava a braccetto e pigliava il caffè. Non sappiamo cosa faceva vedere e toccare con mano ai turisti. Forse avrà assunto delle comparse per mostrarle ai suoi clienti. Tipo uno con la maglietta che non riesce a contenere la panza e i braccioni tatuati con la scritta “mammà so innocente”.

Oppure, volendo mostrare un boss dei tempi andati, avrà truccato qualcuno come il Nino Manfredi di “Operazione San Gennaro”, che su una assolata terrazza dei Quartieri indossava il kimono di Armandino Girasole in arte Dudù. In ogni caso, la guida aspettava i turisti ogni giorno alle ore 16 in Piazza Garibaldi, proprio di fronte alla stazione, pronto ad iniziare il “mafia tour”. “Mica faccio parte del sistema, e non lo esalto, mostro solo come funziona, per quello che si può vedere e senza mettere a repentaglio il portafoglio di nessuno”, ha detto nelle tante interviste che ha rilasciato. Ovviamente lo hanno coperto di giustissime critiche, e i siti specializzati in turismo (dove il nostro aveva pubblicizzato la sua iniziativa) hanno immediatamente cancellato i suoi annunci. Niente più “mafia tour”. Se vorranno emozioni forti, i turisti dovranno fare la fila per vedere il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino. Guardarlo e commuoversi.