Sulla vicenda del concerto di Clementino e la droga, di cui abbiamo riferito nell'articolo di apertura, pubblichiamo un intervento, di acuta ironia, di Giancarlo Di Serio, direttore amministrativo presso il ministero di Grazia e Giustizia, in passato fortemente impegnato nei movimenti civici a Nocera.
E dunque, all'improvviso, è atterrato un "cattivo maestro" che travia gli ingenui giovani del nostro territorio incoraggiando lo spinello libero. Da molti dei commenti che si leggono sulla vicenda del concerto di piazza Diaz del primo gennaio emerge che gli sforzi di eserciti di genitori che si impegnano a educare i propri figli alla luce dei valori più sani, in un attimo, sono stati vanificati dall'esibizione di un artista con la "complicità" involontaria dell'amministrazione comunale.
Dobbiamo essere quindi solidali coi padri e con le madri di questa città che, con il loro esempio, insegnano a non fumare, a non bere, a non sporcare le strade, a non picchiarsi il sabato sera tra i locali della movida, a non assalire i mezzi dei tifosi avversari nei pressi dello stadio, a non pipparsi di cocaina: tutte cose che a Nocera non accadono proprio perché ci sono genitori irreprensibili che inondano le famiglie di messaggi e opere virtuose.
E poi sbuca sul palco un Clementino qualsiasi e rovina anni di buona educazione. Eh no!, non si fa! Blocchiamogli il cachet. Denunciamolo questo oscuro personaggio che è venuto a sconquassarci tutti e chiudiamo presto questa triste parentesi così da tornare a essere quella esemplare comunità che siamo sempre stati.