Pubblichiamo un pezzo molto duro di Massimo Fini su come i media hanno trattato la morte di Nadia Toffa. L'articolo, apparso sul "Fatto" di ieri, farà discutere. Fatti alcuni distinguo condividiamo la tesi di fondo che lo guida.
"L’enfasi di tutte le televisioni, di tutti i giornali, di molti personaggi dello spettacolo sulla morte per cancro di Nadia Toffa la trovo oltraggiosa nei confronti delle centinaia di migliaia di ammalati di tumore che non hanno un nome e un cognome famosi. A parte questa discriminazione sociale fra Vip, o presunti tali, e quella che, senza accorgersi dello sprezzo, viene chiamata “gente comune”, il fatto è che noi non siamo più capaci di accettare quelli che i filosofi, quando esistevano ancora, chiamavano “i nuclei tragici dell’esistenza”, il dolore, la vecchiaia, la morte. E cerchiamo di coprire questi che ci sembrano degli “scandali”, mentre sono eventi naturali della vita, con la retorica. Scrive Alberto Savinio in “Sorte dell’Europa”: “La retorica è un male endemico nel nostro paese, è il male che inquina la nostra vita, la nostra politica, la nostra letteratura e una delle cause principali, se non addirittura la principale, delle nostre sciagure”.