In una situazione drammatica come quella che stiamo vivendo è giusto vietare e sanzionare chi non rispetta le regole. Non si può, però, solo reprimere. Rischia di passare un messaggio pessimo: i risultati si ottengono solo ricorrendo alla forza. In questo modo anche il cittadino perbene penserà di essere sottovalutato, disprezzato.
Bisogna seguire anche la strada del buonsenso, che è poi quello che ha fatto il governatore del Veneto, Luca Zaia. Di fronte a un miglioramento oggettivo della situazione ha deciso di alleggerire le misure dicendo una cosa, a nostro avviso, importante: "E' un atto di fiducia, ma usiamo il buonsenso, non ne siamo fuori". La parola magica è "fiducia". Ridare, al di là delle singole decisioni che possono essere più o meno discutibili, una speranza. Chi governa deve fidarsi dei governati, senza dimenticare mai, ovviamente, che ci sono quelli che capiscono solo l'imposizione.
Noi crediamo, sempre compatibilmente con la situazione sanitaria, che una strategia di uscita soft sia alla lunga vincente. E riteniamo che, tutto sommato, sia la strada che intende seguire anche il governatore campano, Vincenzo De Luca. Se escludiamo le solite e ormai noiose battute da infimo cabaret, pensiamo che abbia gestito, almeno fino a ora, bene la situazione. Certo, non aveva di fronte i disastri del Nord, ma ha usato i suoi poteri, come quando, e meno male che lo ha fatto, ha chiuso paesi che erano pericolosi focolai del virus. Magari l'avesse fatto qualche suo collega del Nord.
Infine, ci sono i numeri. Non casualmente Saleincorpo ha pubblicato due interviste al virologo Giulio Tarro. Il professore ha ribadito spesso un concetto: i dati "reali" non sono quelli della Protezione civile, ma le analisi dell'Istituto superiore di sanità. Non sappiamo se ha torto o ragione, ma questa cosa ci fa riflettere.