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Ultimo aggiornamento il 27/04/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Pubblichiamo un articolo di Enrico Fierro apparso sul "Fatto" di ieri (3-giugno-2019).

Caro Coen, ho un desiderio. Vorrei avvicinare uno ad uno i 964 abitanti di Cassano Irpino, piccolo e gradevolissimo borgo stretto tra i monti Picentini e il fiume Calore, e porgli una domanda semplice semplice, spiegatemi perché alle ultime elezioni avete tributato un piccolo ma significativo plebiscito a Salvini e alla sua Lega del “prima gli italiani”. Il 60%. Prometto che mi limiterei solo ad ascoltare. Lo scopo è quello di capire perché i meridionali, non quelli metropolitani, ma quelli che vivono nel Sud remoto, interno, spopolato, hanno affidato le loro speranze ad uno come Salvini che li ha sempre platealmente schifati. Perché – hanno risposto gli abitanti di Cassano ai giornalisti – bisogna smetterla con l’immigrazione selvaggia e i neri. Ora, premesso che a Cassano Irpino vivono 36 stranieri, e di questi 20 sono cittadini comunitari, presumibilmente europei dell’Est, si capisce che non ci sono i numeri per parlare di invasione. E allora dobbiamo cambiare schema di analisi, e dire che quel Sud abbandonato, destinato a morire di spopolamento (Cassano nel 1951 contava 1967 abitanti), si sente ormai periferia d’Europa e d’Italia. E si ribella a modo suo, piegandosi su se stesso e urlando, come in una sorta di ultimo atto di disperazione e dolore, le parole più feroci della politica. Anche a Favignana, paradiso delle Egadi, nelle sei sezioni elettorali Salvini è diventato primo col 29,11% dei voti. Certo, la percentuale dei votanti è stata bassissima (24,36), ma conta chi entra nell’urna. E la Lega ha trionfato. Benefici? Eccone uno, archiviato il voto, il Ministero dell’Agricoltura ha rivisto la “quota tonno” abbassando i livelli di pesca e di trasformazione assegnati all’isola. Appena 14 tonnellate, poche rispetto alle almeno 100 necessarie per far funzionare la tonnara recentemente riaperta e ora destinata alla chiusura. Ancora una volta, il Sud si prepara a vivere la sua ennesima delusione.