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Ultimo aggiornamento il 02/05/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

L’elemento soggettivo di questa riflessione mi porta a ricordare con tristezza il senso di smarrimento e il disorientamento che mi indusse ad abbandonare la militanza attiva in un partito nel 2009. Il mantra ossessivo di quegli anni, come di questi, era “dobbiamo vincere” senza mai aggiungere quella vittoria a cosa doveva servire, a quali obiettivi a medio-lungo termine tendevano quelle vittorie, quali trasformazioni strutturali produrre all’interno della nostra società. Una vittoria che non mirava al governo dei processi di trasformazione che venivano già prepotentemente avanti emarginando sempre di più fasce di popolazione ed interi territori. Solo la normale amministrazione dell’esistente da conservare a qualunque costo e con qualunque compromesso. Non più un orizzonte di cambiamento e di trasformazioni socioeconomiche con profonde modifiche dei nostri stili di vita e delle nostre abitudini ma grandi proclami che nascondevano il vuoto progettuale e valoriale delle nostre azioni. La sfida che la natura ci ha lanciato, molto prima del covid19, presuppone ripensamenti e sacrifici enormi ed avverto che le mie convinzioni ed i miei strumenti di analisi vanno aggiornati, le mie certezze rimesse in discussione alla luce del cambiamento epocale introdotto anche dalle nuove tecnologie.

Sono comunista e questo ha segnato la mia vita, i miei comportamenti, le mie scelte, le mie aspirazioni e non ho ripensamenti o pentimenti. So bene, però, che devo partire da questa solida pietra per fare un ulteriore passo in avanti, trovare un’altra pietra solida su cui poggiare l’altro piede e continuare così a scalare la montagna. Il faro che ci indicherà la rotta per la terra ferma in questo mare in tempesta sarà costituito dai valori antichi, innanzitutto il lascito straordinario della rivoluzione francese: egualitè, fraternitè, libertè! Gli antichi insegnamenti della rivoluzione cristiana: ama il prossimo tuo come te stesso, dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, accoglienza e fratellanza, siamo tutti figli di un unico Dio. Il fine ultimo di una società comunista, il marxista: ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni. Precetti religiosi e pratiche laiche che mirano allo stesso risultato: costruire un mondo migliore. Ritrovare le motivazioni per una partecipazione naturale alla vita politica come pratica salutare per un corretto funzionamento della vita democratica è una necessità vitale. Aggiornare analisi e conoscenze dei meccanismi che portano al comando dei pochi ed alla subordinazione dei molti è indispensabile per rimettere in moto meccanismi di partecipazione e controllo popolare. Uscire dalla trappola della ricerca del colpevole (il caprio espiatorio) per continuare poi sulla vecchia strada fino al prossimo fallimento ma impegnarsi invece nella la costruzione delle nuove soluzioni. Ecco allora venire fuori nuovi strumenti per tentare di frenare la valanga che incombe sull’umanità e sfruttare invece le straordinarie scoperte e invenzioni che possono segnare l’ingresso in un futuro roseo che è più prossimo di quel che crediamo. 

I destini del mondo si decidono sull'antico, e sempre attuale, tavolo di confronto: profitto/salute, guadagni/benessere, sfruttamento/povertà, rapina delle risorse terrestri/ambientalismo! Aver fatto finta negli ultimi 20 anni che tutto questo fosse superato è stato un colossale imbroglio, una truffa cultural-mediatica che ha precipitato l'umanità ai limiti dell'estinzione. Se non si recupera un sano antagonismo tra le diverse opzioni prima richiamate non ci sono prospettive felici per il futuro. Neanche davanti alla morte ed alla possibile strage di massa si arrendono i famelici. Riordinare e riorganizzare il campo antagonista è l'unica speranza. Riprendere ad informare correttamente, a progettare e praticare nuovi stili di vita, a ritrovarsi intorno al pensiero universale dell'uguaglianza e della fratellanza rimetteranno in moto la nostra umanità ed i nostri veri interessi di massa. Il 99% della popolazione mondiale ha interesse a cambiare l’attuale stato delle cose sia in campo economico che in quello sociale.