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Ultimo aggiornamento il 28/03/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Inchieste/833

La camorra. La malavita. Il racket. Intimidazioni, screzi, sgarri e via dicendo. Un territorio in guerra. Gli alieni. I fascisti, i Vietcong. Anzi no. Niente di tutto questo. Eppure sembrava. Da Cava a Nocera, passando per Sarno e Pagani, una pioggia di fuoco seminava botte e paura, come se le gang del bronx o gli scissionisti fossero di colpo decisi a mettere un comprensorio a ferro e fuoco. Si trattava invece di un solo uomo, L.C, 27enne, armato di una sola pistola, a bordo di una stessa macchina, una Fiat Punto grigia, con un solo filo capace di mettere insieme i fantomatici spari. Un filo, spezzato dopo ore di rompicapi investigativi, ricostruiti partendo dall’evidenza. L’auto, la stessa su tutti i luoghi dei colpi, i colpi della stessa arma, una Glock, e le testimonianze dei malcapitati testimoni.

 

La pistola era del fratello: gliel’aveva presa per la sua scorribanda, degna di un vendicatore, forse di un misterioso eroe, con la probabile sussistenza di problemi psichici ad incombere sulla storia. In tre giorni l’impresa ha toccato i comuni di Sarno, Nocera, Pagani e Cava de’ Tirreni, a partire da lunedì sera per arrivare a qualche ora fa, sforacchiando vetrine, seminando il panico e ferendo alle gambe un 67enne sull’uscio di un bar e una ragazza di 21 anni, per otto complessivi episodi. Si parte da Cava, si prosegue a Nocera in via Giordano, colpendo un parrucchiere, con un pregiudicato sotto tiro solo per caso, poi un bar a Sarno,  e poi ancora Pagani. Qui gli spari hanno raggiunto una smart rimasta senza finestrini, mentre la coppia terrorizzata, appena scesa dall’auto, si buttava a terra nel terrore. In serata lo spettacolo si è spostato al prolungamento Matteotti a Nocera, passando per il...

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Era una notte sul golfo, l’ultima col mare nero in un luogo da sogno. Poi lo sguardo si è perso, l’atmosfera se n’è andata ed è iniziato l’incubo. Sembra un film ma è una storia di violenza. Una storia di stupro, consumato in gruppo tra le mura di un albergo d’eccellenza nella città simbolo del turismo campano, dove membri del personale di servizio hanno eseguito un abuso sessuale ai danni di una turista straniera. L’inchiesta ricostruisce la caccia iniziale del gruppo di uomini, la punta e poi l’attacco. La vittima, una donna cinquantenne, inglese, era con la figlia. Entrambe hanno bevuto dei cocktail, poi la signora è rimasta sola. Le hanno somministrato la droga dello stupro, ed è cominciata la festa, ordita ai suoi danni, come quella che i convitati della masseria fanno all’animale più grasso, scannato suo malgrado e ridotto a tagli e frattaglie. Un cameriere è s...

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Volevano lo sconto e lo hanno ottenuto: due coniugi sono accusati di estorsione ai danni del titolare di un’agenzia immobiliare. La coppia, lui professionista e lei sottufficiale dei carabinieri, è indagata in concorso con per estorsione aggravata dall’abuso di potere connesso al ruolo rivestito dalla militare, con minacce e intimidazioni prospettate all’intermediario immobiliare durante la ricerca di un’abitazione. Per quello sconto, pari ad una riduzione del cinquanta per cento, erano arrivate minacce nei confronti di un dipendente dell’agenzia, con riferimenti a sue pendenze giudiziarie, oltre a mistificazioni, attacchi e parole pesanti. «Ti faccio chiudere l’attività» «Denunciamo il tuo collaboratore» ed altre formule venivano raccontate dalla vittima nella denuncia, arrivata all’attenzione della procura della repubblica di Nocera Inferiore, con il contestuale avvio di un’inchiesta. Ancora, il marito della sottufficiale avrebbe inviato una nota alla società di franchising immobiliare, formalizzando una segnalazione di anomalie, con una successiva nota firmata da un legale per presunti comportamenti irregolari, con riserva risarcitoria. La vicenda, che dovrà essere necessariamente approfondita, presenta numerosi nodi, tutti collegati alle richieste attenzioni, in parole povere un forte sconto sul lavoro di intermediazione, divenuto sostanzialmente una pretesa pura e semplice. Secondo la denuncia, le richieste pressanti dei due coniugi non rimasero isolate: ulteriori raccomandazioni sarebbero avvenute anche da parte di ulteriori esponenti dell’arma, per un occhio di riguardo. Per il titolare dell’agenzia, almeno inizialmente, tali interessamenti si ricollegavano affinché il servizio fosse svolto nel migliore dei modi, ma la verità sarebbe emersa col tempo. Il marit...

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Foto di Luigi Pepe

Vent'anni fa una frana cancellò centinaia di vite. Sarno pagò il tributo più alto. Abbiamo assistito alle celebrazioni dei giorni scorsi e, francamente, tranne qualche rara eccezione, sanno di stantio, di vecchio. Bisognerebbe solo vergognarsi. Dopo tanto tempo restano aperti, e sono solo alcuni esempi, i capitoli relativi alle vasche di contenimento, agli espropri, ai risarcimenti ai familiari delle vittime.

In un paese normale si parlerebbe di scandalo e si organizzerebbe soltanto un corteo silenzioso con le bandiere listate a lutto. Invece no. Non ci hanno risparmiato proprio nulla. Mostre, paginate a raffica, ricordi, analisi più o meno credibili, una sfilza di autorità tra cui abbiamo notato anche persone che oggi farebbero bene a nascondersi. Per questa tragedia è stato condannato, con sentenza passata in giudicato, l'ex sindaco di Sarno, Dino Basile.

Sarebbe giu...

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Ogni paganese che si rispetti da circa 10 anni è abituato a convivere con una emergenza rifiuti ogni 3 mesi. Tale consuetudine va al di là dell’emergenza rifiuti diffusa in tutta la regione Campania nel 2007, negli ultimi anni del governatore Antonio Bassolino. Se quel disastro è un lontano ricordo in tutto il territorio regionale, a Pagani sembra ormai una tradizione a cui nessuno vuole rinunciare. Problemi allo Stir di Battipaglia, bassissima raccolta differenziata, dubbi sulla prossima azienda o ente che gestirà il ciclo dei rifiuti, braccia incrociate dei dipendenti paganesi, liquidazione del Consorzio di Bacino Salerno1 rappresentano i motivi delle montagne maleodoranti diffuse in tutta la città. La storia dell'emergenza senza fine, tornata attuale in questi giorni è frutto di un percorso lungo e complesso, lastricato da contratti incomprensibili, emergenze crea...

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C’era una volta una storia d’amore. E poi l’ossessione, le minacce, le denunce. Fino alla morte, che stavolta non riguarda la donna agognata ma il suo persecutore, ucciso in un incidente ancora pieno di ombre. Dove le sole certezze riguardano il decesso di Fabrizio Senatore, 43enne salernitano già sotto accusa per stalking a danno della sua ex, e un’indagine a carico di Domenico Senatore, amico della donna.

 

Le verità di questa vicenda riguardano una storia sentimentale degenerata, con Fabrizio Senatore morto dopo essere stato investito dall’auto guidata da Domenico Senatore. I due, che solo per caso hanno lo stesso cognome, si sono ritrovati la notte tra sabato 7 e domenica 8 aprile sotto casa di lei. Lo stalker avrebbe cercato la donna per i locali della zona, insieme ad un amico, per poi arrivare sotto casa di l...

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