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Ultimo aggiornamento il 18/06/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Inchieste/873

La Sinistra è vecchia. La Sinistra è lenta. In un mondo che viaggia alla velocità di un click, la Sinistra pretende ancora di ragionare, differenziare, mediare. La donna o l’uomo di Sinistra sembrano la bambina posseduta del film “L’esorcista”: la testa girata di 180 gradi a guardare indietro, ad ammirare le grandi battaglie sociali del secolo scorso, le conquiste del Welfare e del benessere più o meno diffuso.

Il mondo invece corre, parla un linguaggio del tutto diverso, apparentemente nuovo. Il mondo non pensa neppure più, non ne ha bisogno: alle domande più scabrose non deve sforzarsi di dare una risposta giacché la risposta la trova nella nuova religione mondiale: la Rete. E’ tutto scritto lì, gli influencer hanno già indicato la Via, non c’è problema che non abbia già la sua soluzione: ovviamente la più semplice e di rapida esecuzione. L’immigrazione? Semplice: basta chiudere tutto. La politica? Inutile perder tempo a discutere, molto meglio delegare in bianco l’uomo o la donna soli al comando, magari al vertice di una apparente democrazia (non sia mai che qualcuno possa gridare alla dittatura).

La crisi della Sinistra  non è un problema di partito o di leadership. Lo sarebbe se fosse un problema solo italiano o di qualche altro Paese europeo. In realtà assistiamo, in tutto il mondo a noi più affine, ad un irreversibile scomparsa dei vecchi partiti che un tempo costituivano l’ossatura della Sinistra internazionale. I risultati delle prossime elezioni europee, con ogni probabilità, costituiranno una svolta epocale: i partiti di Destra o addirittura di estrema destra, ovvero quelli più contrari a cedere porzioni di sovranità a favore dell’Europa, saranno maggioranza a Strasburgo e a quindi a Bruxelles, con effetti che potranno essere dirompenti.

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Non si sentono “all’altezza di questa vita”. Potrebbe essere questa la sintesi del drammatico aumento negli ultimi anni “degli episodi depressivi e ansiosi, delle oscillazioni dell’umore, delle psicosi e dipendenze da sostanze o comportamentali (internet), autolesionismo, disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, isolamento in casa, aggregazione in bande”, spiega al FattoQuotidiano.it il professor Claudio Mencacci, copresidente Sinpf (Società italiana di neuropsicofarmacologia) e Direttore emerito di neuroscienze al Fatebenefratelli – Sacco di Milano).

I numeri del disagio

D’altronde gli ultimi dati palano chiaro, con un aumento del 30% dei disagi mentali soprattutto tra i più giovani. La prevalenza di questi disturbi sta per superare quella delle patologie cardiovascolari. Nell’ultimo rapporto dell’Unicef emerge che 1 ragazzo su 7, tra i 10 e i 19 anni, convive ...

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“Nelle ultime due settimane abbiamo celebrato il funerale di due persone che accoglievamo nei nostri servizi”. La riflessione sull’aumento del numero delle persone in condizione di senza dimora morte in strada nel 2023, rispetto agli anni precedenti, parte dal concreto parlando con Danilo De Luise, responsabile dei servizi di San Marcellino, associazione genovese che unisce all’intervento sociale un serio lavoro di studio e formazione: “Anche quando le cause ‘ultime’ e specifiche dei singoli decessi possono essere patologie, da anni verifichiamo come la vita di strada impatti pesantemente sulla vita delle persone, che spesso muoiono prematuramente”.

Un’osservazione che trova conferma nel monitoraggio annuale della Federazione degli organismi per le persone senza dimora (fio.PSD); dove si legge che le persone senza dimora, in Italia, hanno un’aspettativa di vita inferiore di 30 anni rispetto al resto della popolazione. Il numero delle vittime di quella che viene definita una “strage invisibile” potrebbe essere sottostimato, in quanto raccoglie solo i casi noti ai servizi o usciti sui giornali locali, ma è comunque in crescita da quattro anni e arriva a 415 morti nel 2023 (+4% rispetto al 2022). Il drammatico epilogo della morte in strada accomuna traiettorie personali molto diverse tra loro, sulle quali pesano responsabilità che è utile individuare e distinguere. “Non si muore di freddo o di caldo, si muore di strada”. Lo osservava Pedro Meca, frate e operatore sociale che con i “Compagnons de la Nuit” condivise la vita con le persone in condizione di senza dimora, lo rimarca oggi De Luise: “Non si riflette abbastanza su quanto sia pesante la vita all’aperto. Restare esposti a temperature o condizioni climatiche estreme, doversi arrangiare per fare i propri bi...

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La legge sull’autonomia differenziata è stata varata dal Senato, e con tutta probabilità sarà approvata anche dalla Camera. Questo non determina automaticamente la concessione di maggiore autonomia alle Regioni che l’hanno richiesta: si stabiliscono solo le procedure per quella concessione. Sarà necessario che i governi nazionale e regionale sottoscrivano apposite intese (una per regione), e che queste siano poi a loro volta approvate dai due rami del Parlamento. La strada è quindi ancora lunga. Questa è una buona notizia: ma purtroppo l’unica in questa vicenda. Vediamo perché.

Questa legge non è giuridicamente necessaria: non a caso il governo Conte-1, nel 2019, stava arrivando all’approvazione delle intese, senza alcuna precedente normativa. Di più: si tratta di una legge ordinaria; quindi, le successive norme che conterranno le intese potrebbero stabilire disposizioni diffe...

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Aveva subito una truffa tramite sms da 241mila euro, e aveva poi sporto denuncia. Dopo circa un anno di indagini, avviate grazie alla querela di un ottantenne milanese, la Polizia di Stato ha eseguito diciotto perquisizioni tra Toscana e Campania a carico di altrettante persone indagate, in concorso tra loro, per truffa aggravata. L’attività investigativa, condotta dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica Lombardia sotto la direzione della procura di Milano, ha permesso di ricostruire l’insidioso meccanismo che ha indotto la vittima a trasferire l’ingente somma su conti correnti aperti e gestiti dagli indagati. Gli accertamenti svolti dal C.O.S.C. Lombardia hanno consentito agli investigatori di risalire ai 18 soggetti – 11 dei quali con precedenti penali, anche specifici – di cui 7 residenti nell’Agro aversano, 8 a Napoli, 2 a Battipaglia e uno a Livorno.Il cittadino milanes...

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Italia 2024, siamo improvvisamente più spreconi, a tu per tu con il cibo. Si passa da 75 a quasi 81 grammi di cibo buttato ogni giorno pro capite nelle nostre case (80,9 grammi, per l’esattezza) e da 524,1 grammi settimanali nel 2023 a 566,3 grammi settimanali nel 2024. Si tratta dell’8,05% di spreco in più rispetto a un anno fa.

Nel 2024 in Italia lo spreco alimentare costa circa 290 € annui a famiglia, 126 € pro capite ogni anno. Si spreca di più nelle città e nei grandi Comuni (+ 8%) e meno nei piccoli centri, sprecano di più le famiglie senza figli (+ 3%) e molto di più i consumatori a basso potere d’acquisto (+ 17%). Si spreca di più a sud (+ 4% rispetto alla media nazionale) e meno a nord (- 6% rispetto alla media). Vale oltre 13 miliardi €, per l’esattezza 13.155.161.999, lo spreco complessivo di cibo in Italia: un dato vertiginoso che include lo spreco a livello domest...

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