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Ultimo aggiornamento il 31/03/2023

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Inchieste/709

Angelo Vassallo

Torniamo sull'assassinio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo. In questo pezzo magistrale Rosaria Federico svela depistaggi e menzogne e, soprattutto, mai come oggi, dimostra che la verità finalmente potrebbe essere vicina.

 

Sarebbe come una partita a poker se non si trattasse di un efferato omicidio. E nel poker si bluffa. È una di quelle partite in cui l’unico vincitore, dodici anni dopo il delitto, è l’assassino, colui che ha tra le mani una vincita milionaria: la sua impunità.

È la storia dell’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ucciso il 5 settembre del 2010 alle ore 21,12. In questa storia gli orari e le date sono importanti. Fondamentali. La partita a poker è quella giocata in questi anni dai ‘giocatori’ noti e ignoti, che sono entrati e usciti dall’inchiesta giudiziaria. Un giro vorticoso di testimonianze, pezzetti di intercettazioni ambientali e telefoniche, affari, supposizioni, suggestioni, piste, e soprattutto incredibili circostanze che rilette oggi, dodici anni dopo, lasciano sgomenti e ingigantiscono gli interrogativi. 

Omicidio Vassallo, molti sanno, tanti tacciono

Molti sanno, molti tacciono e in tanti pensano di conoscere dettagli fondamentali spacciati per verità, salvo poi ritrattare all’ultimo momento davanti a un magistrato. Ma molti, questa è l’impressione, nascondono qualcosa per proteggere se stessi, i propri interessi, perdendo di vista l’obiettivo principale: la verità sulla morte del sindaco Pescatore. Si scopre anche questo nel nuovo capitolo dell’inchiesta che ha portato, il 28 luglio scorso, ad emettere un decreto di perquisizione a carico di nove indagati. Spuntano nuovi testimoni eccellenti a partire da un noto avvocato penalista, impaurito e in lacrime che rivela particolari ‘in...

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Pasquale D'Acunzi

"A luglio ho da pagare una bolletta da 300 mila euro a fronte dei 45 mila dello scorso anno per soli 8 giorni di lavoro. la proiezione di agosto ci dà numeri stratosferici, ho lavorato tutto il mese, stimo una bolletta di 1 milione e 400 mila, sono costretto ad accendere un mutuo per pagare, mai successo in tanti anni, eppure ho investito molto in impianti di energia sostenibile. Viviamo una situazione che non ha pari nella storia. Se devo pagare 2 milioni e mezzo all'anno di metano con un fatturato di 7 milioni e mezzo, è un disastro. Si parla di un tetto ad ottobre ma a noi serve uno stop ora, altrimenti pagheremo tutto a prezzo pieno". Questo lo sfogo in u8na dichiarazione rilasciata a Repubblica di Pasquale D'Acunzi amministratore delegato Fratelli D'Acunzi "La Carmela", azienda conserviera nata nel 1957 a Nocera Superiore.

A dire il vero il problema riguarda molti altri s...

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Angelo Vassallo

C'è un risvolto inquietante nell'omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo. La novità emerge da un'inchiesta pubblicata da Vincenzo Iurillo sul "Fatto". Intervistato l'ex vicesindaco di Lustra sostiene che forse Vassallo conosceva il suo assassino e, fatto ancora più angosciante, di essersi rivolto a un potente politico cilentano per fermare lo spaccio ad Acciaroli, un politico che aveva accumulato inspiegabili risorse. Un altro capitolo di una vicenda ancora oscura. A seguire il pezzo di Iurillo.

Domenico Vaccaro, ex vice sindaco di Lustra, un paesino del Cilento, ha raccolto alcune delle confidenze di Angelo Vassallo nei giorni precedenti l’omicidio del sindaco pescatore di Pollica. Vaccaro è stato sentito un paio di volte dai pm di Salerno, tra dicembre e gennaio scorso. Solleva un dubbio inquietante sulla dinamica del delitto. “Angelo mi disse di avere paura perché aveva visto e saputo cose che era meglio non vedere e non sapere. Aggiunse che per questo tornava a casa sempre prima di mezzanotte, senza fare mai la stessa strada, senza dire a nessuno che strada faceva. ‘Dummì, chiunque incontro non mi fermo, nemmeno se è mio figlio’”.

Invece la sera del 5 settembre 2010 si fermò e lasciò il finestrino dell’auto abbassato davanti al suo assassino. Non apparivano segni di frenata brusca o di tentativo di fuga, c’era il freno a mano tirato.

Me lo sono sempre chiesto. Perché si fermò? Chi c’era per strada? Ha visto un amico, una persona fidata? Se avesse visto un estraneo, avrebbe tentato di passare, ci sarebbe stato un urto, un incidente.

Lo ha riferito ai pm?

Ai magistrati ho detto tutto.

Cos’altro le confidò Vassallo?

In quei giorni gli raccontai che una volta andai a un appuntamento con un politico che ...

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Mentre prosegue l’avanzata di Fratelli D’Italia e Partito democratico nelle intenzioni di voto (con Lega e M5s che arretrano e Calenda che supera la soglia del 5%), in una campagna elettorale – almeno al momento – basata più su accordi e alleanze che sui temi, quali sono per gli elettori le priorità e le emergenze da affrontare in Italia? Lo ha chiesto ai cittadini l’istituto di ricerca Demos & Pi in un sondaggio realizzato per Repubblica.

Dalle interviste viene fuori che le opinioni dei cittadini sono molto mutate nel corso dell’ultimo anno. Oggi a preoccupare gli italiani è, in particolare il costo della vita e l’aumento dei prezzi (priorità per il 23% della popolazione) e la situazione economica (emergenza da affrontare per il 20% degli intervistati). Due questioni che oggi sono considerate le più importanti dal 43% dei cittadini ma che nel maggio del 2021 era...

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Vincenzo e Piero De Luca

Ha ragione papà, il governatore della Campania Vincenzo De Luca, che alla festa di partito a luglio disse: “Il Pd è un partito di pinguini, più perdi e più fai carriera”. Infatti il figlio Piero De Luca, uno che non ha mai vinto una elezione, sonoramente trombato nel 2018 nell’uninominale di Salerno (vinto dai 5S) e recuperato nel listino di Caserta, si appresta a ritornare trionfalmente in Parlamento. Attraverso la via più comoda: quella da capolista di Salerno. E per spalancargliela, ecco 600 amministratori dem salernitani che firmano un documento al commissario Pd campano Francesco Boccia col quale dipingono De Luca jr come uno statista, “protagonista di tutte le più importanti iniziative parlamentari per il superamento della pandemia, la ripresa economica, la gestione del conflitto in Ucraina, il riequilibrio delle risorse per il Mezzogiorno”.

Ma sarà vero? Il dubbio non è...

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Claudio Pagano della rete civica No Gori al portavoce sindaco di Sarno Giuseppe Canfora: “Chiedo se è legittimo sapere come è orientata ad esprimersi in merito la rappresentante della nostra città in seno al consigio Eic”.

Il Consiglio di Distretto Sarnese Vesuviano è chiamato oggi a esprimersi sulle tariffe Gori. Tariffe che possono e devono essere diminuite, visto che da anni sono di gran lunga le più alte della regione e tra le più salate d’Italia, e che già nel 2022 hanno subito un rincaro del 2,4% e che potrebbero averne altri ancora più significativi, dopo una serie di aumenti record (tra il 2012 e il 2019 + 70%)

La Rete dei Comuni per l’Acqua Pubblica ha tentato in ogni modo di aprire un confronto per trovare una soluzione condivisa sia sulla tematica delle Partite pregresse “ante 2012” che sulle tariffe 2012-2015 annullate dalla sentenza 5309/2021 del Consiglio...

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