Inchieste/709
Un altro duro attacco alla sanità dell'Agro nocerino. La firma è quella della Regione. Come anticipato dal sito www.salernosanita.it è stata sospesa la rete ictus all’ospedale di Nocera Inferiore. Per quindici giorni al mese i neurologi e gli internisti dell’Umberto I sono alle prese con l’interdivisionale aiutandosi a vicenda e garantendo assistenza ai pazienti ricoverati. Tutto ciò per far fronte alla carenza di personale, cronica da anni, e all’attenzione della direzione sanitaria.
Intanto, gli specialisti si ritrovano a seguire pazienti non del reparto di appartenenza, ma quello che preoccupa è la rete emergenziale garantita a macchia di leopardo. Come dire, bisogna essere fortunati anche per sapere quando, venuto l’ictus, in ospedale vi è il personale dedicato.
Ormai quello che si prospetta su scala provinciale è chiaro. Tutto ruota intorno a tre punti: rafforzare Salerno, depauperare le strutture dei Nocera e Sarno, dare spazio ai privati, a partire da Aldo Patriciello, ras della sanità molisana. Si tratta di una questione politica, di potere. Giovanni D'Alessandro, consigliere comunale dei minoranza a Nocera, ha chiesto la convocazione di un Consiglio monotematico sulla vicenda. Vedremo. Nel frattempo la città, tra un concertino e l'altro, perde un altro servizio ospedaliero. Non è il primo e non sarà l'ultimo.
Continua a leggereNegli ultimi dieci mesi, dall’invasione russa del 24 febbraio, la guerra in Ucraina ha monopolizzato risorse militari, attenzione mediatica e geopolitica e supporto economico dei principali paesi occidentali. Ma non è l’unico drammatico scontro in corso. Ecco una breve rassegna dei cinque conflitti dimenticati, a cui si aggiungono, secondo il Global Conflict Tracker del think tank statunitense Council on Foreign Relations, altri 22 aree di crisi, ad alta o bassa intensità, che potranno mettere in crisi il 2023.
Yemen senza pace dal 2014
Quella nella repubblica alla propaggine sud-est della penisola arabica è la ‘guerra dimenticata’ per definizione, benché stia provocando forse la peggiore crisi umanitaria contemporanea. Tecnicamente è una guerra civile, scoppiata nel 2014 quando gli Houthi, una compagine di combattenti sciiti vicini all’Iran, hanno preso il controllo d...
Continua a leggereL'anno che verrà sarà nel segno della incoscienza. Un governo che abolisce per decreto povertà e Covid non è credibile. Forse i diecimila che a Milano erano in fila per un pasto caldo saranno impostori. Il ritorno pandemico sarà colpa dei cinesi. E' sempre colpa dei cinesi. Intanto vogliono offrirci l'immagine di un paese che non c'è. La verità è che la finanziaria è il frutto di una nazione con poche risorse. Quindi si gratta dove si può: naturalmente è stato attaccato il reddito di cittadinanza. Inevitabile.
L'Italia è un paese strano. La sensazione è che, alla fine, ce la caveremo sempre. Una toppa qua, un'altra di là, e si tira avanti. Insomma, un po' io speriamo che me la cavo. Ma forse dovremmo anche reagire. Pretendere una nazione diversa. E' questa la scommessa del 2023, almeno noi di Saleincorpo lo speriamo.
Per quanto riguarda questo sito siamo soddisfatti a metà. Le visualizzazioni sono state straordinarie, ma la partecipazione è monca. Saleincorpo non è ancora diventato quello strumento di confronto e discussione che speravamo. E ci sono sicuramente anche le nostre colpe. Aiutateci a far diventare questa realtà informativa un vero punto di incontro. Lamentarsi con sciocchi post su fb non serve a nulla. Buon anno a tutti.
Continua a leggereImmaginiamo un territorio in cui la criminalità attacca le forze dell’ordine. Brucia loro gli automezzi. Si introduce di notte nelle caserme per vandalizzare. Sui muri della città le scritte ricordano a tutti che la mafia regna. Un luogo in cui lo Stato per demolire un ristorante abusivo colpito da interdittiva antimafia deve chiamare l’Esercito perché nessuno lo vuole fare. Un luogo in cui gli atti intimidatori sono continui, verso tutti.
Questo luogo di paura è in Italia. In Puglia. Nel Gargano.
Avevo già scritto della mia “missione” nel Gargano. Da due anni sono amministratore unico dell’azienda pubblica di gestione rifiuti dei comuni di Manfredonia e Vieste. Venni chiamato nell’ambito dello scioglimento per infiltrazione della criminalità organizzata del Comune di Manfredonia. Ne ho parlato qui e qui. Ho poi raccontato dell’aria che si respira nel Gargano. Dei cont...
Continua a leggere«Siate operatori di pace attraverso le parole e le immagini»: questo l’invito che mons. Giuseppe Giudice ha rivolto ai giornalisti dell’Agro, ricevuti al Palazzo vescovile per il consueto incontro per lo scambio di auguri natalizi.
«Siamo in un tempo di guerre – è stata la riflessione del Vescovo -. Non solo di una guerra vicina a noi, ma di guerre a tutti i livelli. Perciò siamo chiamati ad essere operatori di pace. Ci sono quelli che belano la pace e poi ci sono quelli che fanno la pace. E la pace non si fa soltanto con la diplomazia e la giustizia, ma anche attraverso le parole e le immagini».
«Oggi si assiste ad una banalità ed una superficialità sistematiche che tante volte offuscano il bello, il vero e il buono», ha proseguito il Vescovo, che poi ha sottolineato: «In latino c’è una differenza tra il dicunt e il dicitur, tra il dicono e il si dice. Oggi si è molto...
Continua a leggereNon c’è pace per l’Espresso: il direttore Lirio Abbate è stato rimosso dal nuovo proprietario, Danilo Iervolino, che al suo posto ha piazzato un fedelissimo, Alessandro Rossi, a sua volta direttore di Forbes Italia. La redazione ha reagito con la proclamazione immediata dello stato di agitazione e ha dato mandato al Cdr di “prendere ogni tipo di iniziativa a tutela del prestigio e dell’indipendenza della testata”. Oggi il comitato di redazione incontra i vertici aziendali e nessuna ipotesi è da escludere: alle condizioni attuali non sarebbe facile, per il nuovo direttore, mandare l’Espresso in edicola (non è in discussione l’edizione di questa settimana, ma quella della prossima).
Per capire quanto sia radicale e apparentemente scellerato il cambio di direzione, bisogna ricostruire le biografie dei protagonisti e le motivazioni di chi ha deciso la sostituzione.
Abbate ...
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