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Ultimo aggiornamento il 31/03/2023

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Inchieste/709

Si parla ormai da tanto della crisi del Servizio sanitario nazionale per mancanza di risorse economiche adeguate e per mancanza di personale. Nei prossimi 5 anni ci saranno circa 40.000 medici in meno rispetto agli attuali in servizio. Mentre per la salute degli italiani si continua a spendere meno che per le armi e si cerca di porre rimedio alla mancanza di medici proponendo di aumentare l‘età pensionabile degli stessi a 72 anni. Questa non può essere una soluzione.

Se solo pensiamo alla difficoltà che hanno gli ultra settantenni anche solo a rinnovare la patente. E’ impensabile che qualcosa di così delicato come la salute possa essere affidato a persone che dopo una vita di lavoro dovrebbero essere, giustamente, in pensione; anche perché non si può lavorare per il 90% della propria esistenza. In merito all’aumento dell’età pensionabile va anche detto che la metà dei medici in servizio è donna e sulle donne ricade anche il carico assistenziale dei figli, dei genitori anziani e della famiglia in generale. E quando l’organizzazione del lavoro è tale da non permettere di fruire delle giuste pause di riposo (ogni anno vi sono circa dieci milioni di ore di straordinario non pagate e regalate alle aziende sanitarie) i tempi normali e umani di conciliazione vita lavoro diventano insostenibili. Per questo, soprattutto per le donne medico e per le donne in generale, si dovrebbe prevedere un’uscita anticipata dal lavoro, altro che aumento dell’età pensionabile.

Quali sono le soluzioni per rispondere alle difficoltà e alla carenza dei medici? Bisogna partire dal realizzare migliori condizioni di lavoro per il personale sanitario fin da subito. Oggi, infatti, la maggior parte dei medici impiega la metà del proprio tempo in mansioni di tipo amministrativo. C‘è bi...

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Una bellissima soddisfazione per l'economia del comprensorio. La ciliegia di Bracigliano ha ottenuto dalla Commissione europea la denominazione Igp. La zona di produzione della «Ciliegia di Bracigliano» IGP comprende l'intero territorio dei seguenti comuni nelle province di Salerno e Avellino:

Provincia di Salerno: Baronissi, Bracigliano, Calvanico, Castel San Giorgio, Cava de' Tirreni, Fisciano, Mercato San Severino, Pellezzano, Roccapiemonte, Siano;

Provincia di Avellino: Contrada, Forino, Montoro, Moschiano.

L'importanza economica e culturale della Ciliegia di Bracigliano per il territorio che storicamente la produce è stata testimoniata nel corso degli anni da numerose edizioni di fiere e di sagre, come ad esempio la Festa della Ciliegia di Bracigliano che si svolge annualmente dal 1999 e la parallela manifestazione che si svolge a Siano a partire dal 1997....

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“Per rientrare al lavoro ho anche smesso di curarmi, ma non è bastato. Ieri l’azienda mi ha comunicato che mi manderà alla collegiale dell’Asl per poi dichiararmi inidonea al lavoro e licenziarmi. Purtroppo siamo tanti, soli contro un muro del pianto”. Non lontano da Milano c’è una multinazionale che fattura più di 300 milioni di euro l’anno. In fondo allo stabilimento c’è un magazzino e da lì risponde un’impiegata affetta da patologica cronica autoimmune in massima cura farmacologica. Ha esaurito i giorni di malattia a sua disposizione, ma quando chiede di tornare l’azienda da 1800 dipendenti risponde che la sua mansione “non è compatibile con lo smartworking“, che se proprio vuol tornare al suo posto, deve farlo in presenza. Solo che il suo posto non c’è più: al suo rientro non trova la scrivania, non ha un pc e neppure il badge che a lei, incontinente, eviterebbe di dover attraversare ogni volta lo stabilimento. Quel che trova è una sedia in laminato marrone nello spogliatoio, in fondo al magazzino, dove passa le ore senza occupazione, aspettando la fine di un “turno lavandino” scandito solo dalle gocce che cadono: clin-clan, clin-clan. Il titolare dell’azienda, nominato cavaliere del Lavoro nel 2022, forse non sa quanto quella sua dipendente abbia lottato e sofferto per tenersi stretto il suo, che a furia di camminare attorno al cratere lasciato da un legislatore distratto, è arrivata a fare il più radicale dei salti: smettere di assumere i farmaci salvavita che prende da 20 anni, giacché la loro prescrizione darebbe il destro all’azienda per lasciarla a casa senza neppure la disoccupazione. E non è certo l’unica. “Siamo in tanti – racconta – . Soli davanti a un muro del pianto”.

Soli per un insidioso stigma sociale di cui poco si parla. In Italia, infatt...

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Salute e benessere urbano. Questo il tema di una riflessione tra Armando Torno e Andrea Lenzi. Già un paio dei anni fa, a Nocera Inferiore, l'associazione aveva posto l'accento sulla centralità della questione salute. La testimonianza arriva anche da una serie dei pezzi pubblicati da Saleincorpo. E a proposito di questo Lorenzo Guarnaccia, commentando il post, scrive: "Nel 2020 abbiamo dato, nel nostro piccolo, il via a ragionamenti che vanno nella stessa direzione. Seguiremo con interesse ed entusiasmo questa iniziativa che ci inorgoglisce. FUTUR 🌻AMA piccola associazione locale continuerà su questa strada🌻".

 

La salute rafforza il sogno nella realtà.Nata da un accordo tra Unesco e Sapienza, la nuova UNESCO Chair, diretta da Andrea Lenzi del Dipartimento di Medicina Sperimentale, ha l’obiettivo di promuovere un sistema integrato di ricerca, training e informazione su...

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Era prevedibile e purtroppo sta accadendo. E' iniziato lo sperpero dei fondi del Pnrr. Lo spiega sul "Fatto", in questo bel reportage, Antonello Caporale. 

Discese ardite e che risalite! Cambio di passo, di gamba, di scena. Traiettorie fantastiche nell’altissima velocità ferroviaria che deve connettere Salerno con Reggio Calabria sotto la soglia delle 4 ore. Gallerie lunghe quanto tre tunnel della Manica, binari costosi quanto quattro Tav Torino-Lione. Per fare tutto e bene e presto, anzi prestissimo, il tragitto si allunga di 58 chilometri, producendo così una striscia di 434 chilometri. Progettati per puntare a sud di Salerno, i binari per una bella tratta si allargano ad est come per prendere la rincorsa, fregandosene della geografia. Superata la prima facile vallata, quella del fiume Sele, il super frecciarossa inizierà a correre in galleria. La meraviglia è che di buco in...

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Cosentino e Cesaro

Il crepuscolo di un ex potente, potentissimo della stagione berlusconiana si è consumato pochi giorni fa in un’auletta dell’ufficio Gip di Torre Annunziata. Il rinvio a giudizio per corruzione di Luigi ‘a Purpetta’ Cesaro, imputato di aver ricevuto favori e una mazzetta di 10.000 euro dall’imprenditore in odore di camorra Adolfo Greco, per contribuire a spianare la strada del progetto di riqualificazione residenziale dell’ex Cirio di Castellammare di Stabia, segna forse il punto di non ritorno. Il suggello, che chiuderebbe la porta a eventuali ripensamenti, su un addio definivo alla politica. Addio che l’ex senatore peraltro aveva già annunciato rinunciando a qualsiasi tentativo di ricandidarsi alle ultime elezioni politiche.

All’udienza preliminare dei giorni scorsi, Cesaro ha vestito lo status di “detenuto per altra causa”. E’ ai domiciliari da ottobre, da quando ha perso le...

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