Pubblichiamo un intervento di Carmelo Conte dove, con grande lucidità, si fa notare come nessuno, in quesa campagna elettorale, ha parlato delle decine di miliardi che arriveranno anche in Campania e su come verranno spesi. Saleincorpo, attraverso le analisi di Lorenzo Guarnaccia, già mesi fa metteva in guardia rispetto alla centralità della questione. A seguire l'analisi di Conte.
Il Recovery fund. Il nostro Paese, oltre ai cento miliardi già assunti a debito e oltre agli eventuali 36 miliardi del Mes, dispone di 207 miliardi del Recovery Fund, ripartiti in cinque annualità. E' una massa enorme di euro destinata a finanziare il cosiddetto Piano nazionale "di Ripresa e Resilienza" che il Governo dovrà presentare all'Europa entro il 15 ottobre 2020. Quale architettura avrà, quali contenuti e con quale metodo sarà declinato? Non se ne sa nulla.
Il Consiglio regionale della Campania in carica non ne ha discusso, quello nuovo si insedierà dopo la scadenza europea. In campagna elettorale, fatta qualche eccezione, i programmi hanno ceduto il passo al personalismo e alla qualunque. Si pone, perciò, il problema di come intervenire sulle scelte, anche per per evitare che si riducano ad un'assegnazione di Fondi proporzionati agli abitanti. O, peggio, che si ripartiscano sulla base dei danni emergenti dalla pandemia che sono stati prevalenti al Nord, senza tenere conto dei danni indiretti che hanno inciso di più al Sud per la debolezza del suo apparato produttivo e la mancanza di servizi adeguati.
Dobbiamo candidare un obiettivo strategico "l'Italia mediterranea" e renderla parte integrante dell'Europa: una proposta di sviluppo e di interconnessione strutturale che la Campania deve avanzare e guidare.