Calano gli omicidi, ma non quelli che hanno per vittime le donne. E otto donne su dieci conoscevano il proprio assassino. E' quanto emerge da un rapporto dell'Istat riferito all'anno 2018 in Italia. Secondo l'analisi, le donne vengono uccise in ambito domestico da partner e familiari, gli uomini da sconosciuti negli spazi pubblici. Delle 133 donne uccise nel 2018, più dell'80% è stata vittima di una persona conosciuta.
In particolare, nel 54,9% dei casi dal partner attuale o dal precedente. Sono state uccise dal proprio partner 63 donne (47,4%) mentre per altre dieci (7,5%) l'autore del delitto è quello precedente. Altre 33 (24,8%) sono state vittima di un parente e solo nel 12,5% l'autore è sconosciuto. Infine nel 6,8% dei casi si tratta di un omicidio con autore non identificato. Tra i partner, nel 2018, i mariti e gli ex mariti sono stati gli autori del 71,2% degli omicidi, con una percentuale in crescita rispetto al 2017 (anno che ha registrato il valore minimo, 51,9%).
Questi sono i dati che nessuno può smentire. E la situazione è molto simile anche per le aggressioni. Sono drammi che, molto spesso, si consumano tra le misura domestiche. E lì restano. Personalmente noi di Saleincorpo riteniamo un BASTARDO l'uomo che usa violenza su una donna. C'è un problema, però, e non parlarne sarebbe ipocrita. Le leggi esistono e sono stati fatti passi avanti indiscutibili per quanto riguarda le tutele della parte debole della catena, la donna appunto. Per intervenire, però, bisogna denunciare. Quando si arriva al pronto soccorso con un occhio gonfio e un braccio fratturato non raccontate più che siete cadute dalle scale. Dite la verità. Evitate di pensare che è stato solo un momento di rabbia e che non accadrà più. Non è vero.
Chi ti picchia una volta lo rifarà, non ci sono dubbi. E' solo una questione di tempo. Fermateli finché ne avete la possibilità. Si rischia che la famigerata "prossima volta" potrebbe essere anche l'ultima non per il carnefice, ma per voi.