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Ultimo aggiornamento il 18/04/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

"Professore, mi raccomando, al massimo un paio di cartelle". L'invito veniva sistematicamente ignorato. E Franco Ortolani ci mandava pezzi lunghissimi che eravamo costretti a tagliare. Ora che il 75enne geologo e ambientalista ci ha lasciato, colpito da due tumori, sappiamo che ci mancherà tantissimo.

Ho sempre ammirato di Ortolani il suo essere in prima linea, dote rara per gli accademici. Ha combattuto battaglie epiche contro discariche e inceneritori. Fu uno dei primi a denunciare lo scempio del territorio dopo il terremoto in Irpinia del 1980. E aveva alzato un muro contro la realizzazione degli invasi a Serre, Terzigno e Chiaiano.

Per capire chi era veramente Franco Ortolani, che per anni ha collaborato con Guido Bertolaso, riportiamo una sua dichiarazione pubblicata, oggi, dal Corriere del Mezzogiorno. "La mia più grande delusione è quando vedo professori universitari che interpretano il proprio ruolo non al servizio della collettività, dei cittadini, ma dei propri interessi privati e personali".

Sono stato testimone del suo dolore quando, di fronte alla tragedia della frana di Sarno, disse con chiarezza che quei morti potevano essere evitati. Un po' come i tumori della "terra dei fuochi". E' stato intellettuale vero, sensibile, attento ai problemi della gente comune. Noi lo abbiamo sempre saputo ed è per questo che quando dovevamo tagliare i suoi interventi lo avremmo "ammazzato" ma, subito dopo, guardandoci in faccia in redazione, senza retorica, capivamo che non era un uomo comune. 

Adesso la cosa veramente importante è salvaguardare la sua lezione. Le battaglie per l'ambiente si combattano nelle strade, parlando con la gente, inchiodando alle proprie responsabilità quelli che hanno avvelenato le nostre terre per anni. Altrimenti tutto quello che ha fatto sarà stato inutile.