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Ultimo aggiornamento il 18/04/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Al sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, del Pd, che ha pure festeggiato per avere scampato la sospensione dalla carica in base alla legge Severino per un cavillo giuridico dopo una condanna a due anni per tentata concussione, vorremmo raccontare una storia. Il protagonista è Nicola Maisto, un giovane avvocato nocerino. Maisto, alle ultime elezioni, si candida in una lista civica a sostegno del sindaco Manlio Torquato e viene eletto consigliere comunale.

Poi scoppia il doppio caso dei rapporti tra politica a camorra e presunta compravendita di voti. Maisto viene indagato. Con tutto il rispetto per il lavoro dei magistrati a noi l'inchiesta sembra molto solida laddove ricostruisce i rapporti del boss Antonio Pignataro. Notevoli perplessità, invece, suscita l'indagine nella sua seconda parte, quella dove viene affrontato il tema delle presunte collusioni con gli amministratori. Ma tant'è.

Su Maisto inizia un pressing asfissiante. In molti, e "Saleincorpo" è tra questi, gli chiedono di dimettersi. Attenzione, Maisto è solo indagato. Il consigliere appena eletto tentenna, vive momenti di grande difficoltà anche a livello emotivo, ma alla fine lascia. 

Ecco, in fondo la questione morale è tutta qui. C'è chi come Maisto non ha atteso i tempi vergognosamente biblici della giustizia italiana e ha lasciato il suo incarico. Altri, invece, da condannati brindano per avere evitato una sospensione dalla carica di sindaco. E' proprio vero, la classe non è acqua.