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Ultimo aggiornamento il 23/04/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

"Ci ci sono tra di noi visioni differenti". La Lega ha scoperto ora quello che era chiaro a tutti da tempo: l'alleanza con il M5S è spuria, innaturale e irragionevole. Si basa un contratto che non è un compromesso, politicamente accettabile, ma solo un piantare bandierine vicendevolmente sotto gli occhi diffidenti dell'alleato.

Per giustificare l'anomalia si sono anche inventati un premier tecnico che conta meno di zero. Si va, insomma, verso il più inutile dei voti anticipati. La Lega, stando ai sondaggi, dovrebbe stravincere. Noi, in verità, diffidiamo sempre dei sondaggi. Secondo gli esperti l'onda sovranista avrebbe dovuto travolgere il parlamento europeo. Non è successo. E gli esempi simili potrebbero essere tanti.

Sono convinto che Pd e M5S dovrebbero cominciare a parlarsi, elaborare una strategia comune, fronteggiare questa ondata di odio alimentato da un signore che non ha fatto, nemmeno per un minuto, il ministro degli Interni. Capiamo che dialogare con questo Pd non è semplice. Renzi lo aveva trasformato in una lobby e le tracce del disastro sono ancora visibili. La strada, però, va trovata.

C'è un modo per uscirne: riavviare i contatti con quel 45 per cento di italiani che non va a votare perché convinto che non cambierà mai nulla. Bisogna convincerli che un paese diverso è possibile. Questa è la vera scommessa delle forze sinceramente democratiche. Non vogliamo una Italia razzista, ostile alle classi più povere, egoista, illegale e capace solo di fregare il prossimo. Vorremmo un Paese un po' più onesto e libero. Chiediamo molto?