Ormai a Pagani siamo alla follia pura. Non si prende una decisione definitiva sulle sorti del sindaco Gambino su cui pende la mannaia dell'incandidabilità. Il vuoto che si è venuto a creare rischia di danneggiare solo i cittadini.
Se Gambino venisse deposto, infatti, tutti gli atti posti in essere dalla sua giunta fino a oggi sarebbero nulli e si andrebbe verso un commissariamento che porterebbe al voto anticipato. D'altronde non si può nemmeno chiedere al primo cittadino, votato dalla stragrande maggioranza dei paganesi, di non fare niente. E qui c'è il paradosso: quello che fa potrebbe non servire a nulla, ma se non facesse nulla sarebbe accusato di immobilismo.
Abbiamo già detto che alcune decisioni prese da Gambino subito dopo le elezioni non ci sono piaciute. In molti casi abbiamo avuto l'impressione che ci si trovasse di fronte a un regolamento di conti con un passato che sembra non passare mai.
Il sindaco neo eletto è legittimato a governare dalla volontà popolare. Non siamo d'accordo con chi sostiene che il rischio che possa essere rimosso dovrebbe portarlo a fare solo l'ordinaria amministrazione. Se il governo non decide in via definitiva la colpa non è di Gambino che avrà tantissimi difetti, ma certo non può sostituirsi al ministro. L'importante è fare chiarezza subito per evitare di vivere in un limbo asfissiante.