Alla fine Vincenzo De Luca, super sindaco di Salerno, non entra nel governo. E' rimasto vittima della prevedibile guerra all'interno delle correnti del Pd per una poltroncina di sottosegretario. Non si può lamentare, però. De Luca, con la sua arroganza e le battaglie nel partito per imporre il pensiero unico, è tra i principali responsabili di questo clima di odio che oggi si respira tra i democratici. Ha sempre spazzato via chiunque non la pensasse come lui.
Ha diviso il mondo tra i suoi amici e i suoi nemici. Un ex fedelissimo, Mario De Biase, lo ha spiegato con chiarezza: "Se dissenti finisci nella lista nera". Ovviamente qualcuno a Roma non deve avere nemmeno dimenticato la disinvoltura con la quale è passato dall'appoggio a Bersani a quello a Renzi. Come non gli avrà giovato tutta la questione del doppio incarico mantenuto per mesi in barba, ancora prima che alla legge, al buon senso politico. Volendo volgarizzare, se fai fetenzie te le devi anche aspettare. De Luca a Roma sarebbe quasi certamente andato a fare il sottosegretario allo sviluppo di Salerno. Allora meglio lasciarlo a casa.
Carlo Meoli
Pubblicato da Carlo Meoli
Vincenzo la fetenzia
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