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Ultimo aggiornamento il 18/04/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

C’era una volta una storia d’amore. E poi l’ossessione, le minacce, le denunce. Fino alla morte, che stavolta non riguarda la donna agognata ma il suo persecutore, ucciso in un incidente ancora pieno di ombre. Dove le sole certezze riguardano il decesso di Fabrizio Senatore, 43enne salernitano già sotto accusa per stalking a danno della sua ex, e un’indagine a carico di Domenico Senatore, amico della donna.

 

Le verità di questa vicenda riguardano una storia sentimentale degenerata, con Fabrizio Senatore morto dopo essere stato investito dall’auto guidata da Domenico Senatore. I due, che solo per caso hanno lo stesso cognome, si sono ritrovati la notte tra sabato 7 e domenica 8 aprile sotto casa di lei. Lo stalker avrebbe cercato la donna per i locali della zona, insieme ad un amico, per poi arrivare sotto casa di lei ed aspettare, forse per capire chi fosse quell’uomo, forse no. Lui non può spiegare cosa è accaduto, ucciso da un unico colpo alla testa nella caduta, senza altri segni sul corpo, investito dalla Fiat Bravo, che dalla perizia gli sarebbe passata sopra durante (o dopo) una colluttazione. Agli atti dell’indagine mancano le foto dei luoghi e dell’auto incidentata, senza una perizia che ricostruisca il sinistro. Lo dice il giudice, parlando di elementi scarni agli atti dell'indagine e di dinamica da ricostruire, con un incidente anomalo e un investimento in retromarcia. Non si sa se il guidatore volesse fare del male allo stalker o soltanto difendersi da un’aggressione, né se avesse capito che lo stesso stalker fosse finito sotto le ruote della vettura. La donna di certo era stata con Fabrizio in passato, era amica di Domenico e dell'uomo che quella sera era in compagnia della vittima. Domenico, dopo aver accompagnato la donna casa, sarebbe stato aggredito da Fabrizio. Quando la ragazza fu sentita dalla polizia, disse che Domenico le aveva confidato di essere stato aggredito da una persona, e che questa persona aveva simulato un incidente insieme ad un altro uomo. Forse l’indagato aveva pensato ad una rapina e aveva cercato di fuggire, senza voler uccidere l’aggressore. Fabrizio, che era agli arresti domiciliari per stalking nei riguardi della donna, lo aveva individuato come un rivale in amore.

 

 

Questa storia di amore malato, con l'ex che diventa stalker, la donna-vittima e il suo amico in carcere, è finita sotto le ruote di un’auto, in una notte senza uscita, segnata dal sangue e da una scritta sul muro. 

 

 

ATG