info@saleincorpo.it
Testata registrata presso il tribunale di Nocera Inferiore n.86 del 13/02/2017.
Direttore responsabile Alfonso Tramontano Guerritore / Editore Carlo Meoli. Questo sito non riceve contributi da enti pubblici. Sostieni Saleincorpo, sito indipendente. Puoi farlo versando un contributo a piacere e su base annua sul c/c bancario IT96G0538776270000000001187 intestato a Carlo Meoli. Causale Sostengo Saleincorpo. Grazie.
Code & Graphic by iLab Solutions
Ultimo aggiornamento il 27/03/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Lloret del Mal, Cesso de Mar, Loreto Mare. Chiamatela come vi pare, ma Lloret de Mar è stata sempre questa. Chi ci ha lavorato e vissuto lo sa. Le risse, gli scontri tra opposte fazioni o tifoserie, le bravate, sono all’ordine del giorno. Quello che è successo l’altra notte al St.Trop, discoteca da sempre off-limits per gli italiani, capita ogni giorno nella piccola cittadina della Costa Brava, in italiano letteralmente “costa selvaggia”. Stavolta ci è scappato il morto. Un fiorentino di 22 anni, Niccolò Ciatti, che forse non è riuscito a rendersi conto di chi aveva di fronte. Tre ceceni, poco più che ventenni come lui sono stati arrestati. E la vita di un giovanissimo si è sgretolata con un solo calcio in faccia. Un colpo violentissimo filmato dai cellulari di tutti i presenti/assenti. Roba da condividere e far invecchiare con un click. Il tempo di morire. A Lloret de Mar.

Una cosa simile capitò già nel 2008, quando una ragazza del trevigiano fu violentata e uccisa dall’uruguagio Vicotr “El gordo” Diaz Silva. Anche allora Lloret balzò agli onori della cronaca per il suo stile di vita estremo, per la “demasiada fiesta”. Tutti a puntare il dito contro la libertà e l’apertura culturale spagnola, quella delle associazioni pro-cannabis stile coffe shop olandesi, quella della “siesta” pomeridiana, dei “puti club” e delle discoteche. Eppure bisognerebbe riflettere su altro. Bisognerebbe spostare l’attenzione su quei cellulari. Sul cerchio formatosi attorno alla rissa, sull’impassibilità degli altri. Sul voyerismo di chi sta attorno, filma la scena e poi torna a ballare. La perversione da far girare su whatsapp. “Io c’ero, l’ho filmato” ma in fondo è come se tutti si fossero girati dall’altra parte. Via dai guai. Meglio filmare.

Riflettete anche su cosa ci aspettiamo da una vacanza e soprattutto su come ci si approccia all’estate per eccellenza: quella post diploma. Vi invito a vederli, gli italiani a Lloret de Mar, al di là della tragedia che ha colpito questo povero fiorentino ventiduenne. Vi esorto a spingervi oltre e ad esaminare il comportamento degli italiani all’estero. Un mix di euforia, immaturità e fanciullezza esaltata dalla credenza di poter sfasciare il mondo. La prima vera vacanza all’estero per molti di loro, ma anche per molti di noi, è stata proprio così. E le varie Lloret de Mar del mondo, come Sunny Beach in Bulgaria, Benidorm sempre in Spagna, Budva in Montenegro, o Gallipoli in Italia, sono degli autentici paradisi per esprimere al meglio gli ardori giovanili. Queste mete estive rappresentano da sempre l’alternativa economica alle capitali mondiali del divertimento. Non puoi permetterti Ibiza? Mykonos non fa per te? Rimini e Riccione rappresentano il passato? Bene, Lloret de Mar è il posto ideale per soddisfare al meglio le esigenze di tardo adolescenti o adulti con la sindrome di Peter Pan. “Sol, mar, sangria y sexo” è uno degli slogan più citati sulle t-shirt in vendita in tutti i negozietti del lungomare, di Avenida Just Marles, la strada delle discoteche, o della centrale Carrer de Sant Pere. Alcool pessimo a basso costo in qualsiasi baretto della città, droghe di media qualità ad ogni angolo, spiagge enormi e libere, ragazze più o meno disinibite e soprattutto disco, disco, disco. Ci sono le “Ladies Night”, gli imperdibili “Sciuma Party”, gli ospiti internazionali come Bob Sinclair, Gue Pequeno dei Club Dogo (quello della sega su Instagram), il “Love Party”, i party sul catamarano, quelli pomeridiani in piscina, i cocktail di benvenuto, etc. Dai 10 euro con 2 consumazioni fino ai 20 euro con “4 copas” sono le offerte che ogni sera le decine di pr ripetono ad ogni cosa che respira e si muova. Se potessero, parlerebbero anche con gli animali. “Quello che succede a Lloret de Mar rimane a Lloret de Mar” è il patto che ogni comitiva, gruppo di amici o semplici conoscenti, sancisce all’inizio di ogni vacanza. Stavolta a Lloret c’è rimasto un ragazzo di 22 anni. Ma meglio dar la colpa agli altri e non intervenire. «Al massimo lo filmo con l’ I- Phone».

 

Aldo Padovano